Prosegue a pieno ritmo il lavoro sul prossimo capitolo di Skylanders, la serie di Activision che è ormai diventata una autentica macchina sforna soldi andando probabilmente ben oltre le più rosee previsioni. Se delle caratteristiche del gioco vi avevamo già parlato durante il precedente test dell'E3 di Los Angeles, in terra tedesca abbiamo potuto approfondire la conoscenza del nuovo episodio soprattutto nella sua veste next gen, e più precisamente nella versione PlayStation 4. La presentazione offerta da un paio di membri del team ha infatti fondamentalmente ripetuto alcuni dei concetti già noti, come l'inedita possibilità di saltare - che permette maggiore complessità del level design - e la presenza di zone accessibili solo con le statuette dell'elemento corretto nelle quali il gameplay cambia totalmente, andando ad offrire diversivi ludici che offrono un piacevole e intrigante cambio di registro in grado di ridurre la sensazione di ripetitività dell'azione.
Nello specifico abbiamo assistito ad una sorta di gara di velocità su un tracciato reso pericoloso dalla caduta di massi da evitare, mentre durante la nostra sessione di gioco ci siamo trovati di fronte ad una sorta di incrocio tra un flipper e Breakout. Delle statuette separabili, vero fulcro di questo nuovo capitolo, vi avevamo già parlato; in pratica, la parte superiore ed inferiore del corpo di ognuno dei nuovi personaggi può essere separata e combinata con quelle di qualsiasi altro, grazie all'aiuto di un magnete che rende semplicissimo il processo. Così facendo si possono dare vita, grazie alle 16 statuette, a ben 250 combinazioni differenti, da utilizzare all'interno di un gameplay sì semplice e accessibile, ma anche allo stesso tempo coinvolgente e stimolante. Dicevamo però della versione next gen, che abbiamo potuto provare, di fatto per la prima volta, in questa occasione. Il risultato è, in una parola, brillante. Il nuovo motore grafico sviluppato da Vicarious Visions riesce infatti a restituire una pulizia dell'immagine e un livello di dettaglio notevoli, uniti ad una qualità delle texture particolarmente elevata. Ovvio e scontato che non si tratti certamente del gioco che più sfrutta le potenzialità delle nuove console, eppure vi assicuriamo che il risultato finale è molto gradevole, di parecchio superiore a quello offerto su PlayStation 3 e Xbox 360. Considerando la piena compatibilità con le statuette delle versioni precedenti, chi ha particolarmente apprezzato finora la serie potrebbe seriamente considerare di attendere l'uscita della versione PlayStation 4 o Xbox One; la solita scusa di comprarlo per il figlio, il fratellino o il cuginetto andrà benissimo anche stavolta.
Il test dall'E3 di Los Angeles
La serie Skylanders è diventata un vero e proprio fenomeno. Sin dalla sua prima uscita, Spyro's Adventure, ha saputo conquistare un pubblico sempre più vasto, ovviamente di giovanissimi, che si è lasciato rapire dalla possibilità di far letteralmente "entrare" nel gioco i propri eroi sotto forma di tecnologiche statuine. Activision è stata brava nel non dimenticare il gameplay e con Giants, uscito lo scorso anno, ha ampliato ancor di più gli orizzonti del suo action platform. L'ulteriore passo avanti per il franchise è Swap Force, che già dal nome ci fa intuire la peculiarità principale di questa nuova uscita: le statuine sono costruite da due parti separabili, ognuna con una sua abilità particolare. Di conseguenza più personaggi si comprano, più possibilità di "crearne" di nuovi si hanno, espandendo quindi le dinamiche elementali alla base del gioco. Un'idea semplice e per quanto potuto vedere (e giocare) davvero efficace, capace di divertire anche chi è troppo vecchio per definirsi l'utente tipo di questo genere di giochi.
Skylanders: Swap Force è in ottima forma, e su next gen è anche un bel vedere
Un aspetto più maturo
Di fronte allo schermo da subito notiamo come la qualità grafica ha fatto un deciso passo avanti. Il nuovo motore utilizzato da Vicarious Visions rende Skylanders Swap Force del tutto assimilabile ad un qualsiasi AAA "adulto", di fatto non c'è più quella tangibile differenza grafica che spesso è presente tra titoli destinati ad un pubblico maturo e quelli per bambini/ragazzi dal basso budget.
È davvero un bel vedere, siamo per certi versi dalle parti di un Ratchet&Clank, un elemento questo che può far avvicinare tutti coloro che hanno sempre visto Skylanders come un titolo di secondo piano. E visto che la compatibilità con tutte le statuine uscite sinora è garantita, il motore le ricostruisce con le nuove librerie grafiche, donando un vestito nuovo ai vecchi personaggi. Al lancio saranno disponibili sedici Skylanders "componibili", che ci fanno parlare di oltre 250 combinazioni. In pratica il torso definisce il modo in cui si combatte, mentre la parte bassa, le gambe, definisce il modo in cui ci si muove, il tutto rispettando le meccaniche dei vari elementi alla base del gioco. Le nostre scelte definiscono quindi il modo in cui si combatte, di navigare il mondo di gioco, di risolvere i puzzle ambientali, e di accedere o no alle aree bonus relative agli elementi e alle singole abilità di ogni statuina. Ne abbiamo viste due, la prima ci ha visto volare tra cerchi giganti evitando trappole esplosive, mentre la seconda, ancor più particolare, siamo dovuti arrivare alla fine di una sorta di sezione platform verticale con visuale dall'alto.
Da un punto di vista contenutistico c'è molto da giocare, basta semplicemente pensare all'alto numero di combinazioni possibili, cosa questa che renderà ancor più voraci di nuove statuine i ragazzi, senza dimenticare che verrano rilasciati 16 personaggi "Core" normali e 8 "Light Core". Numeri alti come al solito, ben inseriti in quella che sembra una struttura ricca di potenzialità. Abbiamo avuto la possibilità di giochicchiare con un buon numero di statuine, normali e "swappabili" e in un secondo quella che è sempre stata una certa indifferenza data da una marcata differenza anagrafica rispetto al target di Skylanders si è trasformata in un sincero divertimento, quando abbiamo iniziato a piazzare sul portale di collegamento tutti i personaggi a disposizione, combinandoli per vedere istantaneamente come sarebbero diventati. È male sottovalutare insomma il potenziale ludico di Swap Force, sotto l'aspetto di un titolo per ragazzi sembra celarsi un action platform con tutti i crismi del caso, inoltre come i ragazzi di Vicarious Visions hanno tenuto a dire, che se giocato al massimo livello di difficoltà il titolo può metterci davvero alla prova.
La forza dei magneti
Le statuine "swappabili" sono a prova di bambino. Il meccanismo di distacco delle due parti è regolato da un piccolo magnete, se si scuotono, anche con violenza, non si dividono insomma. Ma la cosa più interessante, segno di una grande attenzione per il pubblico dei più piccoli è che la forza del magnete regola il perfetto inserimento della parte superiore. In pratica non c'è bisogno di essere precisi "nell'aggancio", in modo del tutto automatico la nuova parte entra perfettamente in sede, ruotando alla bisogna.
Nuovi eroi
Parlando di personaggi abbiamo visto in azione Wash Buckler, pirata, elemento acqua, dotato di tentacoli, di sciabola e di una pistola a bolle. Può colpire i nemici dalla distanza con i tentacoli, o affettarli indisturbato dopo averli inglobati e resi inermi in una delle sue bolle. Subito dopo, e piuttosto casualmente visto che il livello non conteneva particolari limitazioni per elemento, abbiamo iniziato a provare altre statuine. Come il ninja puzzola di terra Stink Bomb, il pugile non morto NightShift o il veloce robot Magna Charge. Come scritto poco sopra il divertimento sta nel provare tutte le combinazioni possibili. Unendo la parte alta di Wash Buckler con quella bassa di Magna Charge abbiamo creato Wash Charge, veloce come il robot e potente come il pirata. Mentre unendo la puzzola e il non morto si ottiene una perfetta fusione tra le abilità da pugile dotato di teletrasporto e quelle di ninja. Un'ulteriore elemento di novità è dato dalla possibilità, finalmente, di saltare, mancanza questa che è sempre sembrata strana in quello che è a tutti gli effetti un action platform, e che sembra allargare il design dei livelli, aumentandone anche la verticalità. Livelli che come al solito sono di tante tipologie e ambientazioni: abbiamo giocato un livello western, ci daremo da fare con elfi, troll e pirati, combatteremo enormi giganti molto altro. Tanta varietà insomma.
In definitive le nostre impressioni sono davvero positive. Skylanders: Swap Force continua ad essere destinato ad un pubblico giovane certo, ma grazie a quella che sembra essere una solida mole di contenuti e alle dinamiche "componibili", senza dimenticare le meccaniche assodate come il multiplayer locale e la memoria interna delle statuine che tiene traccia della crescita del personaggio, amplia decisamente l'offerta di gioco e si candida, come se ci fosse bisogno, alla palma di miglio titolo da giocare in coppia padre/figlio. Chi tra gli ultra trentenni non ha mai sognato di creare il robot definitivo unendo i pugni perforanti di un Goldrake con il grande boomerang di Mazinga? Ora si può fare, ovviamente l'ambientazione è diversa ma lo spirito è quello. Dopo oltre trent'anni ci si è finalmente arrivati.
CERTEZZE
- Componente tecnica di primo piano
- Gameplay più ampio e variegato
- Lo Swap è davvero efficace...
DUBBI
- ...ma può indurre all'acquisto compulsivo
- Tanto da comprare