Qualcuno potrebbe obiettare che un'anteprima tradizionale non sia il modo più adatto per parlare di Project Spark. Dopotutto, il nuovo progetto in sviluppo dal Team Dakota per Xbox One e tablet Windows 8 non è un vero e proprio gioco, quanto piuttosto un ricco software nato per uno scopo ben preciso: permettere a chiunque di realizzare e condividere un proprio videogioco in maniera semplice e intuitiva, senza la necessità di scrivere una sola riga di codice. L'idea non può non ricordare le premesse di LittleBigPlanet 2, con la differenza che, mentre il titolo di MediaMolecule nasceva anche come gioco vero e proprio, che fosse appetibile anche a chi era in cerca di un buon platform, in questo caso tutta l'attenzione del team è stata riposta solo ed esclusivamente sull'editor per creare mondi, personaggi e regole di gioco.
Creatore di mondi
In sviluppo da ormai un paio d'anni, Project Spark è composto da tre diverse macro-aree, la prima delle quali è ovviamente l'editor. Superata la schermata iniziale, quello che ci si trova davanti è un progetto del tutto vuoto, sebbene sia possibile scegliere una base di partenza tra diverse tipologie di scenari di partenza, come quello artico, quello boscoso o quello desertico. Si tratta di una modalità sandbox vera e propria, nella quale utilizzare il cursore a schermo per tracciare montagne e colline o scavare fossati nel terreno; chiaramente con un po' di fantasia è possibile creare strutture e mondi assolutamente unici, ma è evidente come l'interfaccia sia stata pensata per rendere l'editor fruibile perfettamente anche attraverso il touchscreen di un tablet.
Creata la forma dello scenario, aggiunte le texture (erba, ghiaccio, sabbia...) e inserito qualche oggetto o personaggio non giocante, si passa a quella che forse è la parte più interessante di tutto il sandbox: la gestione dell'intelligenza artificiale. Per mostrarcelo, gli sviluppatori presenti in fiera ci hanno guidato nella creazione di un masso senziente, in grado di seguire l'utente, saltellando o rotolando. Tutto è basato sull'approccio tipico della programmazione condizionale ("quando accade X, allora Y") ma è possibile cambiare il comportamento dei vari oggetti e personaggi direttamente attraverso un sistema di icone molto intuitivo. Bastano un paio di condizioni per ritrovarsi un cespuglio in grado di inseguire il proprio eroe e danneggiarlo, o un uccello che esplode se ci si avvicina troppo. In qualsiasi momento basta premere un tasto e si viene catapultati direttamente all'interno della mappa, con la possibilità di controllare un piccolo avatar e testare il lavoro fatto fino a quel momento, così da capire cosa va bene e cosa va cambiato.
Nonostante si tratti di un software comunque limitato ai contenuti messi a disposizione dagli sviluppatori, con questo sistema e con la giusta dose di creatività è possibile realizzare qualsiasi tipo di gioco: in fiera abbiamo visto ad esempio un arena shooter sullo stile di Geometry Wars, oppure un clone in tutto e per tutto di Limbo, a dimostrazione della libertà data anche dal punto di vista artistico. Ma per quanto intuitiva possa essere l'interfaccia di gioco, una così vasta quantità di opzioni e possibilità potrebbe inizialmente spaventare l'utente, e proprio per questo sarà implementata una seconda modalità pensata proprio per i novizi o per chi vuole prendere dimestichezza con l'editor in maniera graduale: il tutto viene proposto infatti attraverso quest e obiettivi da portare a termine ed elementi in parte già personalizzati a cui il giocatore deve solo aggiungere piccoli ritocchi. La terza e ultima parte di Project Spark è ovviamente rappresentata dalla sua componente sociale: attraverso un menù apposito sarà possibile condividere i propri giochi con gli altri utenti online, i quali a loro volta potranno giocarli, votarli o addirittura modificarli e riproporli online. Al momento non è ancora chiaro se gli sviluppatori prevedono un sistema di sviluppo collaborativo un po' più articolato, ma le versioni Xbox One e Windows 8 Touch saranno completamente cross-platform, permettendo così di lavorare a una mappa sia mentre si è davanti al televisore di casa, sia quando si è in viaggio col proprio tablet.
CERTEZZE
- Interfaccia intuitiva
- Una gran quantità di contenuti
- Ricca componente social
DUBBI
- Quanto sarà ostico apprendere le basi?
- Il successo dipenderà dal supporto della community