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Fantasia musicale

Il nuovo progetto di Harmonix prende forma, e le prime impressioni sono ottime

PROVATO di Andrea Palmisano   —   14/06/2013
Disney Fantasia: Il Potere della Musica
Disney Fantasia: Il Potere della Musica
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Rivelato pochi giorni fa tramite un trailer ben poco esplicativo, Fantasia: Music Evolved di Harmonix è stato mostrato in maniera più sostanziosa durante l'E3 2013; un evento a porte chiuse che, dopo una piacevole dimostrazione da parte di alcuni componenti del team di sviluppo, ci ha poi anche offerto la possibilità di provare in prima persona il prodotto. Un'occasione più che ghiotta non solo per l'interesse verso il gioco in sé, ma anche nei confronti della nuova versione di Kinect per Xbox One su cui girava la versione presente. Fantasia è infatti previsto sia per la nuova console Microsoft sia per l'attuale Xbox 360, con un'uscita prevista in un generico 2014.

L'apprendista stregone

I collegamenti con il lungometraggio Disney del 1940 con protagonista Topolino sono più che altro ideali; il giocatore veste infatti i panni del nuovo "apprendista stregone", capace di manipolare la musica e il suono a proprio piacimento. La demo si è svolta all'interno di due macro ambientazioni, denominate The Shoal e The Press, rispettivamente legate a un fondale marino e a una fabbrica abbandonata.

Fantasia musicale

In entrambi i casi i primi passi sono nel buio quasi totale, con soltanto la percezione di ciò che effettivamente è presente di fronte ai propri occhi; muovendo una mano si può però gestire il cursore, grazie al quale interagire poi con praticamente qualunque cosa perché - come sostiene il mantra alla base del concept - qualunque cosa può essere uno strumento musicale e produrre un suono. Una specie di giostra di cavallucci marini, o un banco di pesci, o un gruppo di molluschi nelle loro conchiglie, o una schiera di robottini, o un generatore da riaccendere, o una fila di luci: sono solo una parte degli elementi con cui interagire, toccandoli con le proprie mani, per ottenere suoni destinati a creare un accompagnamento musicale sempre più robusto e organico. Allo stesso tempo l'ambientazione guadagna luminosità, colori, vita, diventando un agglomerato brulicante e via via più affollato. Tra le tante cose su schermo si sbloccano poi anche i Performance Portal, che in pratica sono il mezzo attraverso il quale trasferirsi all'altra macro sezione di gameplay di cui è composto il gioco. In questo caso si passa infatti ad una situazione totalmente diversa, un po' meno originale ma comunque ugualmente interessante, più vicina alle meccaniche tipiche dei rhythm game. Sulle note di un brano musicale infatti (nella demo erano presenti Bohemian Rhapsody dei Queen, Locked out of Heaven di Bruno Mars, Some Nights dei Fun e Levels di AVICII) bisogna assecondare col giusto tempismo una serie di indicatori che compaiono sullo schermo; nella maggior parte dei casi si è trattato di frecce, da "spingere" nella corretta direzione una volta che queste passavano sopra al relativo simbolo, ma anche bottoni luminosi da premere o binari da seguire. Non mancano momenti di puro freestyle, in cui manipolare per proprio diletto la progressione della traccia.

Fantasia musicale

Piuttosto interessante è al contrario la possibilità di selezionare, per numerose volte in ogni brano, lo strumento che in quella data sezione aumenterà il proprio "peso specifico", come per esempio la batteria, la chitarra, la voce, le tastiere o i fiati. Completare in maniera positiva una canzone permette poi di sbloccare con gli Interaction Ring altri elementi nell'ambientazione principale, come una enorme tartaruga marina ricoperta di conchiglie da suonare. Comprendiamo bene che descrivere un gioco come Fantasia: Music Evolved sia estremamente difficile, esattamente l'opposto di quanto ci vuole invece ad assimilarne le meccaniche giocandoci in prima persona. Malgrado i mesi che separano dall'uscita siano ancora parecchi, è già evidente come la qualità del prodotto sia indiscutibilmente alta; non sono solo i numeri a dirlo, coi quasi 3 anni di sviluppo, ma anche e soprattutto il curriculum di uno sviluppatore che ha contribuito a ridefinire i giochi musicali moderni. Anche la componente grafica, affascinante, dettagliata e molto colorata, contribuisce a definire il valore della fatica di Harmonix. Meno chiara è invece la precisione del sensore Kinect 2, impossibile da comprendere e valutare con un test così breve e in un ambiente "trafficato" come quello di una fiera; la scelta di garantire l'uscita del gioco sia per Xbox 360 che per Xbox One potrebbe suggerire forse un non approfondito sfruttamento delle superiori capacità della nuova telecamera, ma si tratta di pure e semplici speculazioni che lasciano il tempo che trovano. Da segnalare infine la presenza di una modalità multiplayer a 2 giocatori, che però non abbiamo avuto modo di vedere sotto nessuna forma.

CERTEZZE

  • Harmonix è una garanzia
  • Gameplay interessante
  • Ottima veste grafica

DUBBI

  • Precisione di Kinect 2 da verificare
  • Reale quantità di contenuti sconosciuta