Final Fantasy Versus XIII è stato, e per certi versi lo è tutt'ora, uno di quei titoli che nel corso degli anni cominciano ad assumere i contorni quasi indefiniti di una sorta di leggenda metropolitana. Esiste? E' mai esistito? Lo stanno lavorando e lo vedremo mai girare su qualche console in una versione definitiva? Rimarrà tutto solo un sogno, uno di quelli che quando ti svegli poi la mattina ti lasciano l'amaro in bocca perché scopri che alla fine non c'era niente di reale in quello che stavi vedendo e vivendo? Nulla di tutto questo, e per fortuna le cose sembrano finalmente aver preso un'altra piega: anche se non sappiamo di preciso quanto tempo ci vorrà ancora prima che Square Enix tiri fuori dal mondo dei miti questo progetto, all'E3 abbiamo avuto conferma che esso è vivo e vegeto, e gode di ottima salute.
C’era una volta
Nato originariamente come uno dei giochi legati al marchio Fabula Nova Crystallis del tredicesimo capitolo, quello per intenderci che prevedeva la creazione di diversi titoli ambientati all'interno di un unico universo "mitologico", il prodotto è stato "riconvertito" a videogioco della serie principale, spostato su PlayStation 4 e Xbox One, e ribattezzato quindi Final Fantasy XV. Il motivo di tale cambio di rotta, che pare fosse stato accarezzato già nel 2008, lo ha spiegato recentemente Tetsuya Nomura, character design e direttore del progetto, il quale ha citato fra le ragioni della svolta la volontà del team di sviluppo di implementare nel gioco tutta una serie di idee a loro modo rivoluzionarie, che però per funzionare a dovere richiedevano un hardware più potente rispetto a quello di questa generazione di console. Inoltre Square Enix faceva a sua volta pressioni affinché avvenisse il cambiamento, in quanto da un lato non voleva gettare al vento il materiale già prodotto,
dall'altro dare il via a un'altra costosa produzione che avrebbe dilatato di parecchio i tempi di rilascio di un nuovo capitolo della saga. L'azienda ha così deciso di dare un nuovo imput all'immagine del progetto Versus, riproponendolo con una nuova veste in vista dell'arrivo delle nuove console a fine anno. Non solo, a conferma che la compagnia giapponese punti molto su questo Final Fantasy XV, è stato rivelato che come per Final Fantasy XIII, anche il quindicesimo capitolo avrà i suoi spin-off, e che con ogni probabilità in qualcuno di questi progetti verrà implementata una qualche funzione legata al gioco online. L'annuncio del cambiamento che abbiamo descritto è avvenuto ufficialmente all'E3 2013, dove il titolo è stato presentato da Square Enix attraverso un paio di filmati, uno dei quali mostrava frammenti di giocato. Esso ha confermato quanto in parte conoscevamo sul prodotto, e cioè che quello a cui sta lavorando da tanto tempo il team guidato da Nomura è un progetto particolare. Il tentativo di dare una impronta diversa alla saga, per certi versi più adulta e oscura, con un taglio quasi netto col passato anche a livello di gameplay. Quest'ultimo punterà infatti su di un battle-system in tempo reale improntato sull'azione, con l'aggiunta di elementi tipici da sparatutto in terza persona e da una certa dose di violenza e sangue come mai si era vista in precedenza in un prodotto della saga. D'altronde a occuparsi dell'aspetto tecnico degli scontri sarà la squadra che ha curato quelli di Kingdom Hearts, per cui non c'è da stupirsi per la scelta operata in questo senso. L'obiettivo di Square Enix resta quello di riprodurre nel gioco la fluidità e la spettacolarità delle battaglie del film Final Fantasy Advent Children, e per ottenere tutto ciò un ruolo determinante lo reciteranno fra gli altri le telecamere, coi loro movimenti intelligenti a seguire sempre l'azione sullo schermo con inquadrature ad hoc, e i combattimenti in verticale. In tal senso gli sviluppatori hanno implementato sessioni di lotta dentro e fuori dei palazzi a più piani, sui tetti o sospesi nel vuoto, e la possibilità per i personaggi di eseguire degli attacchi dall'alto.
Battaglie dal taglio cinematografico
I membri che comporranno il party, tre per volta, verranno controllati attraverso un menu dal quale impartire rapidi comandi, e potranno utilizzare svariate armi per colpire i nemici, ma anche per difendersi o, in certi casi e in base alla tipologia dell'oggetto in dotazione, per usarli come appigli ai quali aggrapparsi per sfuggire per esempio a una mossa nemica, o per sfruttare la posizione raggiunta come rampa dalla quale lanciarsi sopra a qualche enorme boss. A patto ovviamente di trovare un punto dello scenario dove conficcare l'arma. Queste spazieranno dai tradizionali spadoni tipici dell'universo della serie, fino a grosse lance, asce e diverse armi da fuoco. Ognuna di esse avrà differenti caratteristiche che varieranno a seconda dei potenziamenti recuperati e implementati col progredire nell'avventura, e del livello di abilità raggiunto dal personaggio che le utilizzerà. Nel filmato di gioco dell'E3, infatti, Noctis, il protagonista, poteva disporre di diversi
strumenti di offesa perché quello mostrato era a un livello di esperienza medio-alto. Questo significa che all'inizio dell'avventura né lui né i suoi compagni potranno usare armi così potenti e in gran numero. Alcune di quelle comunque disponibili potranno essere controllate anche telecineticamente grazie ai poteri del cristallo. Sempre Noctis, per esempio, che sarà libero di muoversi come vuole sul campo di battaglia, potrà teletrasportarsi per brevi momenti da un punto all'altro dello schermo sfruttando proprio l'arma in dotazione: potrà cioè lanciare in una determinata area la spada e apparirvi un attimo dopo accanto, sorprendendo gli avversari. Spettacolarità e azione, quelle che fino a ora abbiamo indicato come le parole d'ordine del gameplay di Final Fantasy XV non significheranno però mancanza di strategia, visto che un ruolo importante lo eserciteranno in questo senso il luogo in cui si svolgeranno gli scontri, e gli amici presenti a sostegno del protagonista. Anche se non è stato ancora chiarito al 100% come si potrà interagire con loro, se cioè sarà possibile utilizzarli direttamente una volta switchato da un componente all'altro del team, oppure se essi agiranno in automatico dopo essere stati richiamati in battaglia come avveniva per esempio con le Summon dei vecchi Final Fantasy, è certo il fatto che la loro presenza si rivelerà determinante per venire a capo di alcuni scontri.
Questo perché non solo ognuno degli alleati avrà caratteristiche e abilità uniche da sfruttare, ma anche perché con la coppia di compagni a supporto si potranno creare delle speciali combo, che si attiveranno senza soluzione di continuità. Importante tenere conto pure delle strutture presenti nell'area, visto che pare saranno interattive e utilizzabili per infliggere maggiori danni ai nemici o per cercare riparo dagli attacchi degli stessi. I colpi inferti o subiti saranno visualizzati sotto forma di valori numerici e il giocatore in tal senso dovrà monitorare e gestire gli HP dei tre personaggi della sua squadra per evitare la morte di qualcuno. A completare il quadro, poi, non mancheranno alcuni di quegli elementi tipici dei giochi di ruolo, come la gestione e il potenziamento di armi, abilità e magie, legate come da tradizione ai punti esperienza, agli oggetti speciali e all'aumento di livello del personaggio. Ci sarà spazio pure per le fasi esplorative di un mondo non aperto, ma comunque ampio, caratterizzato da un ciclo giorno-notte e da cambiamenti climatici calcolati in tempo reale, con diverse missioni secondarie e minigiochi, oltre ai viaggi attraverso la world map che ritornerà proprio in questo capitolo della serie, da eseguire a bordo di velivoli. E poi piccole chicche come la possibilità di scattare foto in gioco tramite il cellulare di Noctis e gli spostamenti in automobile, che avranno una funzione simile a quelle dei cristalli di Aetheryte per i trasferimenti rapidi in Final Fantasy XII.
Il lato oscuro
Chiusa l'ampia parentesi dedicata alla descrizione del gameplay di Final Fantasy XV, ne apriamo un'altra più breve sul plot narrativo del quale, a dire il vero, si sa davvero poco se non che ruoterà principalmente attorno a dei cristalli e al giovane che abbiamo più volte citato nei paragrafi precedenti, vale a dire Noctis Lucis Caelum. La sua aria malinconica e un po' distaccata nasconderà una certa inquietudine interiore dovuta probabilmente a qualche evento negativo del suo passato e a ciò che lo aspetta per il futuro. Pare che gli occhi e i capelli del ragazzo cambieranno nel gioco a seconda delle emozioni provate. Nel descrivere ciò che tormenta il personaggio, Nomura utilizzò a suo tempo la parola "pena", una afflizione derivante dalla sensazione di non poter sfuggire a un destino già scritto.
Noctis sembrerebbe discendere da una famiglia reale, ma la sua famiglia è stata paragonata per struttura e modi di agire a quella della Yakuza, incaricata di proteggere, appunto, un prezioso artefatto, l'ultimo del suo genere, che garantisce stabilità politica, economica e militare al Regno di Lucis. Il ragazzo ha dalla sua una sorta di gang formata dagli amici Ignis Stupeo Scientia, Gladiolus Amicitia, Prompto Argentum e Cor Leonis. Sullo sfondo, la minaccia di Niflheim, una nazione che mira a prendere possesso del cristallo di Lucis, e qualcosa di misterioso legato al culto della dea della morte chiamata Etro. Concludiamo il nostro articolo dando uno sguardo alla grafica, che dai video visti all'E3 è apparsa di ottima fattura, pur se non all'altezza di altre produzioni ammirate sempre alla fiera di Los Angeles. Buona comunque come sempre la cura dei dettagli che lascia ben sperare per il prodotto finito, e il character design. Della colonna sonora composta da Yoko Shimomura, responsabile già delle musiche della serie Kingdom Hearts, di quelle del primo Parasite Eve e di Xenoblade Chronicles, abbiamo potuto ascoltare poco, ma il curriculum dell'autore resta comunque una garanzia di qualità. Insomma, l'idea di tentare nuove strade da parte di Square Enix appare rischiosa e irta di insidie, ma al contempo interessante e ambiziosa. La svolta definitiva della serie Final Fantasy verso una componente action, e il taglio netto, deciso con il passato potrebbero far storcere il naso a molti fan di vecchia data. Ma dopo anni di attesa, forse questi cambiamenti porteranno davvero, se ben implementati in un certo contesto, quella ventata di aria fresca che molti altri appassionati chiedevano invece alla saga.
CERTEZZE
- Trama dai risvolti cupi e dalle tematiche adulte
- Combattimenti dal taglio cinematografico
- Libertà di interazione, esplorazione e azione
DUBBI
- Elementi GDR posti in secondo piano
- La bontà del battle system è tutto da verificare
- L'eccessivo hype generato da anni di attesa potrebbe ritorcersi contro gli sviluppatori