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Cacciatori next-gen

Facciamo il punto della situazione sul nuovo MMORPG ambientato nell'universo di Monster Hunter

ANTEPRIMA di Christian Colli   —   19/07/2013

I fan non perdoneranno mai a Capcom il tradimento di Monster Hunter Frontier. Il gioco sviluppato per PC nel 2007 e rilasciato tre anni dopo anche per Xbox 360 è stato il primo Monster Hunter nella categoria degli MMORPG, provvisto di sottoscrizione, negozio online, aggiornamenti e content patch. In Occidente? Non pervenuto:

Cacciatori next-gen

Capcom non se l'è sentita di fare il grande passo, perché dalle nostre parti Monster Hunter non vende quanto in Giappone e il mercato degli MMORPG ha smesso di essere florido da un bel po' di tempo. Intanto, il franchise si è trasferito in pianta stabile su console Nintendo con il binomio Monster Hunter 3 Ultimate (per chi non lo sapesse, un doppio porting da Wii) e si prepara alla sua prima, vera evoluzione con Monster Hunter 4, episodio sviluppato appositamente per Nintendo 3DS e prima iterazione a mostrare significative differenze rispetto alle precedenti. Tra capo e collo, Capcom se ne esce con questo Monster Hunter Online, e tutti i fan ora non sanno più che plesioth prendere...

Il realismo che uccide

La prima cosa che salta all'occhio è che Monster Hunter Online non è sviluppato da Capcom stessa, ma da Tencent: si tratta di una famosa (famigerata?) compagnia cinese, nota sopratutto per i suoi MMORPG free-to-play e per le loro somiglianze con i prodotti concorrenti. Una società di copioni, insomma, ma anche decisamente abile, alla quale Capcom ha affidato il progetto Monster Hunter Online con un'interessante differenza rispetto al passato: il CryEngine 3. In ogni sua incarnazione, Monster Hunter si è sempre distinto per l'imponenza dei mostri, la varietà di oggetti fabbricabili, la complessità delle ambientazioni; tuttavia, un occhio attento non può non aver mai notato la qualità generalmente modesta della cosmesi, spesso giustificata dalla necessità di muovere senza incertezze più creature contemporaneamente, spesso di grandi dimensioni, e da uno a quattro giocatori in battaglia. Certo, Monster Hunter 3 Ultimate non spremeva le capacità di Wii U (e del resto era un porting da Wii e 3DS) e Monster Hunter 3rd HD per PlayStation 3 (mai pubblicato in occidente) era una semplice conversione in alta definizione di un gioco PSP, eppure non ci si lamentava perché il colpo d'occhio era spettacolare a sufficienza e l'attenzione era tutta rivolta al proprio personaggio e al suo bersaglio.

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Il CryEngine 3 mette un punto fermo a questa dissonanza, proiettando nel futuro - che è anche un po' il presente - il franchise di Capcom grazie a una complessità grafica a dir poco rigenerante. Le ambientazioni appaiono vive ed estremamente realistiche, ricche di dettagli e punti d'interazione; i particolari sulle armi e le armature dei giocatori invogliano ancor di più a uccidere per la trentesima volta lo stesso mostro in cerca dei materiali rari per costruirle; i mostri stessi, persino i più deboli, sembrano quasi più minacciosi, con scaglie e peluria e muscoli che nelle precedenti iterazioni avevamo soltanto immaginato. Una rappresentazione del mito Monster Hunter che promette un'esperienza ancora più avvincente di quanto già non fosse, ma che probabilmente richiederà anche delle macchine con tutti i crismi per muovere con scioltezza ogni elemento senza inficiare un gameplay che si fonda tutto sulla precisione, il tempismo e la capacità di reazione.

Tra passato e futuro

Sorgono invece non pochi interrogativi sul gameplay e sui contenuti, ai quali non possono rispondere certo una manciata di immagini e qualche video. Monster Hunter, e questo i fan lo sanno bene, è un'avventura che si capisce solo quando la si vive. Una cosa sembra abbastanza sicura, però:

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Monster Hunter Online include quasi tutti i mostri inventati da Capcom in questi anni, dall'immancabile Rathalos al Gran Jaggi al Plesioth, ai quali si aggiungono creature nuove di zecca come il Caeserber, una specie di grosso roditore che ci rivela anche quella che sembra una caratteristica inedita di Monster Hunter Online, ovvero la capacità dei mostri di interagire con l'ambiente e sfruttarlo a loro vantaggio. Il Caeserber può sradicare i tronchi d'albero con le sue possenti zanne e brandirli come arma per colpire i giocatori sia da vicino che da lontano. Non è chiaro, ovviamente, se anche i vecchi mostri sono stati riprogettati in virtù di questa caratteristica; tuttavia, abbiamo notato come il fuoco soffiato dal Rathalos possa bruciare il terreno, probabilmente rendendolo dannoso e costringendo i giocatori a non camminarci sopra. Monster Hunter Online non sembrerebbe proporre le aree subacquee, il nuoto e, quindi, i mostri sottomarini, e non implementa neppure la meccanica del salto che caratterizza e rivoluziona Monster Hunter 4. Si tratta, insomma, di un'esperienza più all'antica, per quanto riguarda il gameplay del franchise, pur presentando qualche differenza nel sistema di combattimento che potrebbe rivelarsi interessante. Alcune armi possiedono nuovi attacchi e combo inedite, e tutte possono fare affidamento su un colpo speciale estremamente dannoso, eseguibile soltanto dopo aver soddisfatto determinati requisiti in combattimento, un po' come una super mossa in un picchiaduro.

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Capcom e Tencent promettono anche l'implementazione di punti d'incontro per i giocatori e di mostri che richiederanno fino a ventiquattro cacciatori contemporaneamente per essere sconfitti, veri e propri "raid" da MMO insomma. È ancora avvolta nel mistero, invece, la natura del gioco dal punto di vista strettamente commerciale. È possibile che si tratti di un free-to-play a microtransazioni, come la maggior parte dei giochi online sviluppati da Tencent. In quel caso, ci preoccupa il costo delle microtransazioni stesse, che in Monster Hunter Frontier rasentava la barzelletta. D'altra parte è una questione che poco ci tange finché non sapremo se potremo giocarlo o meno anche da questa parte del pianeta: voci di corridoio e annunci sibillini a parte, Monster Hunter Online non ha una data di uscita sul territorio occidentale, e il nostro sospetto è che rimanga confinato in Cina per sempre. Non ci resta che stare a vedere...

Grazie al CryEngine 3, Monster Hunter Online promette un'esperienza ancora più avvincente del solito

CERTEZZE

  • Graficamente è il miglior capitolo del franchise
  • Tantissimi mostri, vecchi e nuovi
  • Servirà un buon computer

DUBBI

  • Modello commerciale
  • Influenza della componente MMO
  • Arriverà in occidente?