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Il Final Fantasy di Lightning

Il Tokyo Game Show è stato teatro di una prova completamente inedita di Lightning Returns: Final Fantasy XIII

PROVATO di Antonio Fucito   —   22/09/2013

La presenza di Square Enix al Tokyo Game Show 2013 non è stata tra le più memorabili degli ultimi anni: nessuna traccia dei titoli per la prossima generazione di console e un deciso alone di immobilità in termini di diversificazione dei propri giochi. Detto questo, a guidare il gruppo dei titoli in fiera c'era Lightning Returns: Final Fantasy XIII, presente in forma giocabile con una demo completamente inedita, che non ci siamo lasciati sfuggire per una prova su PlayStation 3. La protagonista principale dell'ultimo titolo dedicato alla Fabula Nova Crystallis si trova, in tutto il suo splendore, in una sorta di fattoria, popolata da personaggi non giocanti e dagli immancabili negozi nei quali acquistare oggetti, equipaggiamento e abilità.

Il Final Fantasy di Lightning

A differenza delle precedenti demo abbiamo notato una mappa decisamente più grande, e siamo stati rassicurati dal fatto che nel gioco Square Enix sarà possibile muoversi liberamente in giro per il mondo di gioco e in sezioni ben più ampie rispetto al primo Final Fantasy XIII. Dopo aver fatto un po' di acquisti, infatti, abbiamo lasciato il villaggio senza alcuna transizione o caricamento, per aggirarci in una foresta e poi in una pianura, mentre c'erano diverse strutture in lontananza e altri posti da visitare. La protagonista principale può saltare in qualsiasi momento (!), correre mediante la pressione del dorsale R2 per un periodo di tempo limitato ed utilizzare R1 per sferrare un colpo di spada. Questo perché è possibile "ingaggiare" di sorpresa i nemici visibili sul campo di gioco, allo scopo di partire avvantaggiati all'inizio dello scontro.

Lightning al potere

Il controllo di Lightning sul campo di combattimento è libero; ad ogni tasto frontale del pad è associato direttamente un tipo di attacco o di difesa, che possono essere utilizzati fino a quando la barra apposita ATB non si esaurisce. In aiuto arrivano gli "Schema", ovvero una sorta di macro differenti alle quali è possibile accedere mediante i tasti dorsali superiori. Anche in questa demo ne erano presenti tre: quello base con attacchi leggeri e veloci, il secondo con mosse a distanza e l'ultimo, infine, legato alle magie elementali, come le iconiche Blizzard e Firaga. Ogni Schema ha una barra ATB differente, e quindi è possibile - e anzi necessario - alternarli costantemente per avere la meglio sugli avversari, utilizzando anche la possibilità di parare per ridurre al minimo i danni.

Il Final Fantasy di Lightning

Il risultato è un sistema di combattimento molto più dinamico che in passato; a titolo esemplificativo, abbiamo affrontato avversari con punti deboli differenti tra loro, e quindi non sempre lo stesso attacco è stato efficace alla stessa maniera. Piccola nota di colore: ad ogni Schema corrisponde un vestito differente per Lightning, e se ne possono acquistare diversi nei negozi di cui sopra, anche speciali come quello dell'indimenticabile Aerith Gainsborough. Durante la nostra "scampagnata" in giro per la mappa abbiamo incontrato diversi altri personaggi non giocabili, spesso vicino a posizioni dove c'erano nemici, fino a scorgere in lontananza una sorta di ferrovia con una stazione centrale. L'abbiamo raggiunta, per incontrare una donna travestita da Chocobo (...) che metteva a disposizione una serie di missioni secondarie di difficoltà crescente, da una a tre stelle. Non siamo riusciti a prendere il treno a causa dello scoglio della lingua giapponese, ma abbiamo apprezzato il fatto che tutte le strutture visibili in lontananza sono raggiungibili, e che c'è tanta libertà di movimento per seguire la trama principale, le attività extra o semplicemente andare in giro per scoprire eventuali segreti. Mappa esplorabile, missioni secondarie e passaggio indolore tra città, combattimenti ed esplorazione, quindi; Lightning Returns: Final Fantasy XIII sembra avere tutte le carte in regola per essere un titolo corposo e divertente, nella speranza che anche la trama sia interessante e non banale. Square Enix ha fatto un buon lavoro nella realizzazione dei personaggi, soprattutto Lightning, e nelle scelte stilistiche, con un ottimo colpo d'occhio e varietà nelle strutture e ambientazioni.

Il Final Fantasy di Lightning

Dal punto di vista tecnico, però, abbiamo notato passi indietro rispetto alle precedenti demo. La grafica è piuttosto sporca, e quando ci si trova sotto la luce diretta del sole la definizione di alberi, rocce e terreno è minata da un aliasing decisamente marcato. Allo stesso modo il frame rate è ben lungi dall'essere ancorato ai trenta fotogrammi al secondo, e quando ci si trova in spazi aperti si notano parecchi scatti che minano non poco la beltà grafica. La situazione è decisamente migliore durante i combattimenti, dove lo spazio è più limitato ma gli scontri sono arricchiti da diversi effetti particellari e da un'ottima realizzazione dei nemici; alla luce di questi fattori capiamo il perché manchino ancora diversi mesi al all'uscita nei negozi (fissata per febbraio 2014): a questo punto dello sviluppo il titolo di Square Enix non è ancora pronto per essere giocato nella sua interezza. Al netto delle problematiche tecniche attuali, Lightning Returns: Final Fantasy XIII, ad ogni modo, ci è piaciuto; non sembra avere elementi innovativi per il genere ma la presenza di tanti aspetti graditi che abbiamo citato qualche riga sopra, un sistema di combattimento più dinamico e il carisma/bellezza della protagonista principale potrebbero rappresentare un mix vincente per gli amanti degli action-RPG di stampo orientale, in attesa di capire quale direzione prenderà l'intera saga di Final Fantasy.

Il Tokyo Game Show è stato teatro di una prova inedita di Lightning Returns: Final Fantasy XIII

CERTEZZE

  • Più libertà rispetto agli altri Final Fantasy XIII
  • Bel colpo d'occhio e livello artistico

DUBBI

  • Tecnicamente il gioco ha ancora diversi problemi