Il parterre di titoli esclusivi in arrivo il 22 novembre prossimo, per il lancio di Xbox One in USA e in Italia, ha tra i suoi esponenti anche l'ultimo capitolo di una serie storicamente legata alle console Microsoft, Dead Rising 3. Il primo capitolo del massacra-zombie per eccellenza era infatti esclusiva Xbox 360 (anche se poi n'è uscita una versione Wii in Giappone) ed è stato il primo titolo a superiore il milione di copie vendute per la seconda console Microsoft. Dopo un secondo capitolo multipiattaforma, con il terzo la serie torna a vestire in esclusiva il verde Xbox e, dopo averlo incontrato a Los Angeles, Colonia e Tokyo, torniamo in California per un'ultima prova prima della distribuzione nei negozi.
La modalità cooperativa a due giocatori è uno dei punti di forza di Dead Rising 3
Non morti, non svegli
Il gamplay di Dead Rising 3 non sembra discostarsi particolarmente da quello degli scorsi capitoli: spazi aperti traboccanti centinaia di non morti da uccidere, semplici missioni, obiettivi secondari opzionali e sistema di combinazione degli oggetti. Durante la nostra prova abbiamo avuto occasione di cimentarci in tutte queste situazioni, sia sperimentando combinazioni di oggetti e veicoli (alcune di queste veramente sopra le righe e divertenti), che seguendo percorsi più lineari cercando di portare a termine le missioni.
Parlando degli obiettivi principali preferiamo tenere un certo riserbo sulla storia, per evitare di rovinarvi l'esperienza, ma possiamo già anticipare che non è che ci siano particolari colpi di scena. I personaggi, comunque, sembrano ben caratterizzati e doppiati (in inglese nella versione che abbiamo provato, confidando nell'italiano per quella finale), e le situazioni proposte sono sembrate tutto sommato sufficientemente varie. Certo, il minimo comun denominatore è il massacro di centinaia di zombie, ma a volte ci viene chiesto di liberare un sopravvissuto, altre di seguire percorsi in macchina, altre di avventurarci in luoghi chiusi e altre ancora di risolvere semplici puzzle ambientali. In tutto questo si inseriscono gli obiettivi secondari che generalmente riguardano l'uccisione di un determinato numero di nemici, entro un tempo limite, soddisfacendo determinate condizioni, il tutto affrontabile in compagnia. E' proprio la presenza della modalità cooperativa (per due giocatori) a sembrare uno dei punti più forti del titolo Capcom, e non solo perché capace di rendere ancor più divertente l'azione di gioco, ma anche per le meccaniche a due previste da molti dei veicoli combinati. I due giocatori, però, non saranno obbligati ad affrontare tutta l'azione fianco a fianco, ma saranno liberi di girovagare per la mappa di gioco almeno fino a quando non scatterà un filmato legato alla storia principale, avvicinando il personaggio lontano dall'evento. La schermata di gioco è per la maggior parte del tempo dominata dalle citate schiere di zombie, non morti in quantità industriale che si accalcano tra strade e costruzioni.
Il numero così alto di nemici a schermo non dovrebbe però spaventare il giocatore, visto che si tratta di zombie piuttosto stupidi che si attiveranno solo da brevissima distanza, diventando un problema esclusivamente in caso si venga circondati da decine di loro. A mettere un po' di pepe nell'azione ci pensano alcuni tipi speciali di nemici zombificati: i giocatori di football americano godono di protezioni particolari, i pompieri sono ignifughi ed armati di ascia, mentre altri zombie sono infettati da un parassita che li farà esplodere al contatto. Se poi ci si stufasse di prendere a mazzate i non morti, ecco che il gioco mette in campo anche delle bande armate di uomini in carne ed ossa, nemici che offrono una sfida decisamente più interessante pur senza diventare seriamente un problema per il giocatore. Durante la nostra demo l'unico momento in cui abbiamo incontrato un po' di difficoltà è stato durante un boss: non riveliamo contro chi, né riveliamo l'ambientazione, ma il nostro avversario si è mostrato capace di attaccarci con attacchi dal suolo e in volo, lanciandoci contro anche elementi dell'arena e costringendoci ad un approccio più tattico rispetto a quello tenuto fino a quel momento. Attenzione, con approccio tattico non intendiamo certo l'attento studio del terreno di scontro, ma semplicemente un po' meno caos rispetto a quando si affrontano i nemici normali sparando, menando fendenti, investendoli con i veicoli e facendo esplodere più o meno tutto quello che si incontra sul proprio percorso. Insomma, il fulcro del gioco è l'azione e il divertimento nel combinare oggetti e scoprire i tantissimi "easter egg" e segreti nascosti per le mappe di cui abbiamo parlato nelle precedenti prove, senza dimenticare l'integrazione con Kinect e Smartglass.
Zombi imperfetti
La build su cui abbiamo messo le mani a San Francisco, invitati in esclusiva italiana, si è presentata come prossima al cento percento di completamento, un'ottima occasione per vedere come si sta arrivando al completamento del gioco. Come già abbiamo constatato grazie ai nostri ultimi incontri con Dead Rising 3 il frame rate, vero tallone d'Achille del titolo dai tempi della sua prima apparizione all'E3, si assesta sui 30 fotogrammi al secondo per la maggior parte del tempo e i 1080p di risoluzione (ndr. lo sviluppatore ha in seguito precisato che il gioco gira a 720p nativi).
Non sono mancate le occasioni nelle quali abbiamo visto l'azione rallentare quando lo schermo si presentava particolarmente ricco di elementi in movimento, dati anche l'altissimo numero di zombie presenti sulla mappa. Nella stragrande maggioranza dei casi, comunque, le immagini rimangono fluide spostando la nostra attenzione su altri aspetti sul fronte della tecnica, magari evidenziando costruzioni poligonali non incredibilmente dettagliate e alcune discrepanze nei filmati quando si gioca in cooperativa. La nostra prova, infatti, ci ha visti affrontare due missioni principali con un collega della stampa internazionale in cooperativa e, vedendo i due televisori affiancati, ci è stato possibile notare come alcuni elementi non venissero riproposti identici sugli schermi come il sangue sugli abiti, i vestiti stessi, alcuni dettagli dell'ambiente e addirittura alcuni personaggi che a volte diventavano completamente invisibili. Non si tratta certo di imprecisioni capaci di viziare l'esperienza di gioco, ma sono segnale di un'ottimizzazione da finalizzare in quadro che comunque porta agli occhi una grande festa zombie per i tanti fan della saga!
CERTEZZE
- In cooperativa è molto divertente
- Combinazioni di oggetti e veicoli esilaranti
- Grande quantità di oggetti e costumi
DUBBI
- L'ottimizzazione del codice
- La struttura e la ripetitività delle missioni