Gli appassionati di gestionali ricorderanno certo il caro vecchio Zoo Tycoon, uscito ormai dodici anni fa su PC, titolo che permetteva ai giocatori di impersonare il manager, per l'appunto, di uno zoo. Non si trattava di una serie eccessivamente complessa, ma il traghettamento in esclusiva su Xbox One (e lo sviluppo ad opera degli autori di Kinectimals) ha lasciato dubbiosi quanti si aspettassero un seguito in tutto e per tutto. Sarà veramente il caso di farsi prendere dal panico? Per scoprirlo, e per provare una versione quasi definitiva della produzione Frontier Developments, siamo volati a San Francisco per un incontro con tutti i titoli che comporranno la line up di lancio della nuova ammiraglia Microsoft.
Zoo Tycoon sembra essere il giusto connubio tra gestionale e cosmesi da console
Carini e coccolosi
Che la regia di quest'ultimo capitolo della serie Zoo Tycoon sia stata affidata agli sviluppatori di Kinectimals si senta eccome, lo si vede prima di tutto dallo stile carino e coccoloso che domina un po' tutto il mondo di gioco, e soprattutto lo si vede dalla realizzazione degli animali.
Durante la nostra prova abbiamo infatti visto leoni, rinoceronti, giraffe, elefanti, scimmie e tanti altri rappresentanti della fauna mondiale, potendo così apprezzare l'ottimo lavoro svolto in fase di realizzazione degli stessi, sia in fase di disegno, che per quanto riguarda le animazioni. Spostando la telecamera dalla più classica a volo d'uccello verso la terza persona, avremo la possibilità di esplorare il nostro zoo dalla prospettiva dei visitatori, a piedi o su comode e coloratissime golf buggy, per godere direttamente dei nostri sforzi e, soprattutto, mettere alla prova in prima persona le attrazioni che tanto ci sono costate. Nel parco di Zoo Tycoon, infatti, non ci si limita ad osservare gli animali, ma si può interagire con loro tramite delle specifiche attrazioni che possono essere comprate e posizionate all'interno delle aree dedicate alle creature. Non tutte le attrazioni saranno universali, sarebbe irrealistico permettere di lanciare bistecche ai leoni come se fossero rispettivamente frutta e giraffe (anche se sappiamo che certi zoo orientali permettono ai visitatori di fare questo ed altro!), ma anche nel caso di animali pericolosi gli sviluppatori hanno trovato il modo di permettere l'interazione più diretta possibile.
Proprio nel caso dei leoni, magari dei cuccioli appena acquistati, potremo avvicinarci al vetro protettivo e utilizzare Kinect per stimolare delle reazioni: appoggiamo una mano e la zampa del felino ci seguirà, strizziamo l'occhio per vedergli fare lo stesso, con un rapido movimento laterale provocheremo una giravolta e via dicendo, per la gioia di grandi e - soprattutto - piccini. Con animali meno pericolosi l'interazione sarà più diretta, passando del cibo o spruzzando acqua per pulirli, ma in ogni caso ci è parso che le reazioni delle creature siano quantomeno credibili e frutto di approfonditi studi, non è certo la rappresentazione realistica di un safari (gli animali di Zoo Tycoon sono decisamente più interattivi di quelli reali), ma le situazioni proposte sono più che plausibili. A confermare l'approccio a misura di bambino c'è anche l'immortalità dei nostri animali, che verranno semplicemente portati via dallo zoo al raggiungimento di una certa età o se venissero trascurati i loro bisogni.
Non solo puccettosità
Un primo, distratto, sguardo a Zoo Tycoon potrebbe farcelo sembrare una specie di Kinectimals potenziato, ma ignorare tutto l'aspetto gestionale sarebbe fare un torto agli sviluppatori che, da quanto visto in California, sembrano essere stati capaci di mescolare le due anime del prodotto, nascondendo quanto basta dati e statistiche per non spaventare i meno esperti, ma tenendoli dietro l'angolo pronti a saltar fuori alla richiesta del giocatore.
Iniziamo dagli animali: per scegliere quali creature portare nello zoo dovremo seguire le richieste dei visitatori compatibilmente con le nostre possibilità e con le diverse aree che abbiamo a disposizione. Mettere una tigre nella savana non sarà un disastro, ma si otterranno risultati migliori inserendola in un habitat più adatto, e magari non lasciandola sola. Tutte le nostre bestiole, dal momento in cui entreranno a far parte dell'organico del parco, inizieranno ad avere bisogni da soddisfare: pulizia, fame, felicità e compagnia dovranno essere sempre tenute sotto controllo, cercando di assecondare le esigenze degli animali provvedendo alla rimozione degli escrementi, alla distribuzione del cibo, a dotarli di oggetti con cui svagarsi e procurandogli dei compagni di giochi. Per fortuna, soprattutto in caso di zoo molto grandi, non sarà necessario fare fisicamente il giro di tutte le aree per scoprire come se la passano i nostri involontari visitatori, ma basterà allontanare la visuale per vedere delle leggibili icone ad indicare esigenze e problemi. Passando alle modalità di gioco abbiamo potuto dare un'occhiata alla campagna principale (che potremo anche mettere in comune con gli amici via internet, condividendo gestione e creazione dei parchi), una modalità d'allenamento, delle sfide specifiche e la possibilità di creare dei parchi da lanciare nelle maglie della rete così da farli giocare ad altri utenti sparsi per il mondo.
L'impressione, giocando a Zoo Tycoon, è che il mix tra l'impostazione gestionale e l'interazione diretta con gli animali possa funzionare, soprattutto se condivisa con qualcuno tramite le varie opzioni multiplayer. Certo non siamo di fronte al titolo più spettacolare del lancio di Xbox One, avendo notato qualche calo di frame rate, ma si tratta comunque di una produzione che potrebbe stupire se la struttura ludica dovesse rivelarsi solida anche alla prova completa. E' il livello di difficoltà più che altro a rimanere dubbio, il rischio è che l'obiettivo di un prodotto accessibile lo tenga forzatamente basso, ma certo da una demo di venti minuti (e con crediti infiniti) questo è un aspetto che non si può scoprire a fondo.
CERTEZZE
- Animali ottimamente realizzati
- Kinect funziona bene nell'interazione con gli animali
- La parte gestionale pare approfondita
DUBBI
- Qualche incertezza sul fronte del frame rate
- L'effettivo livello di sfida è ancora tutto da vedere