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Ritorno a Draenor

Abbiamo speso qualche ora in compagnia della nuova espansione di World of Warcraft

PROVATO di Andrea Pucci   —   24/02/2014
World of Warcraft: Warlords of Draenor
World of Warcraft: Warlords of Draenor
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Per rendersi conto di quanta acqua sia oramai passata sotto i ponti dall'uscita di World of Warcraft ad oggi, basti pensare che Warlords of Draenor sarà la seconda espansione a tornare su aree di gioco già percorse e vissute in precedenza. Ove però Cataclysm rimescolava il mazzo con la scusa di un evento apocalittico e ridisegnava la mappa a partire da quella che fu, la prossima espansione ad arrivare sugli scaffali sarà un'avventura a cavallo del tempo che si distinguerà grazie ad una Draenor sinora ignota e completamente rifatta da zero, lontana anni luce dalle Outland di The Burning Crusade. A molti farà piacere rimettere piede in un luogo affascinante e ricco di elementi nostalgici dopo le avventure nell'orientaleggiante Pandaria, con sorprese che a quanto ci ha raccontato Ion Hazzikostas, Lead Encounter Designer di Blizzard, compiaceranno tanto i fan dell'Orda quanto quelli dell'Alleanza: "l'espansione riserverà momenti estremamente interessanti per entrambe le fazioni. Tutti si aspettano grandi sviluppi nella linea narrativa dell'Orda, che si focalizzerà su Garrosh Hellscream e su suo padre. Ma anche il fronte dell'Alleanza avrà momenti epici, impareremo a conoscere i Draenei come mai prima d'ora e ci saranno tantissimi dettagli inediti sulla loro civiltà. Finora non si è saputo molto sulle loro origini e sul background della loro cultura, ma qui si ripercorreranno i luoghi e alcuni momenti centrali per la loro storia, grazie all'introduzione di nuovi eroi". Di recente siamo volati a Parigi proprio per farci raccontare le ragioni dietro certe scelte fatte per questa espansione e poter rimettere mano alle due aree iniziali, un'occasione che non ci siamo certo fatti scappare: ecco cosa abbiamo scoperto.

Abbiamo giocato le prime fasi della nuova espansione di World of Warcraft per voi: le nostre impressioni

Fuoco e ghiaccio

Frostfire Ridge e Shadowmoon Valley non potrebbero essere due aree iniziali più differenti. Quando l'Orco di novantesimo livello che è stato preparato per noi raggiunge l'enorme distesa di Frostfire Ridge, lo spettacolo sulle prime ci inganna: un manto di neve sembra coprire ogni cosa, inclusa la cima della gigantesca Bladespire Fortress, ma appena sotto la superficie scorrono fiumi di lava pronti ad esondare e grotte sotterranee che sembrano condurre al centro della terra.

Ritorno a Draenor

Shadowmoon Valley, punto di partenza per i giocatori dell'Alleanza, al contrario è un luogo lunare, lontanissimo dai contrasti visti nella prima area dell'Orda, però la raggiungiamo proprio quando Karabor è sotto assedio, nel corso dell'attacco portato dalla Orda di Ferro per far capitolare il luogo simbolo della cultura Draenei. In entrambi i casi abbiamo avuto l'impressione che Blizzard sia stata molto brava a catapultare l'utente in medias res, accelerando da subito il fluire degli eventi. Allo stesso tempo le missioni, pur ben costruite, ci sono sembrate estremamente incasellate nello stile tipico di World of Warcraft, a dispetto delle prime dichiarazioni riguardo una maggior dinamicità degli obiettivi. Un dubbio che Ion Hazzikostas ci aiuta a risolvere: "non vogliamo cambiare l'approccio classico di World of Warcraft alla fase di leveling inserendo ovunque eventi dinamici. Piuttosto, in determinate aree, specialmente nelle mappe di più alto livello, intendiamo realizzare degli scenari all'aperto che abbiano queste caratteristiche. Ci potrà essere un villaggio sotto assedio da salvare e degli obiettivi comuni da completare per fare in modo che quello specifico pericolo venga sventato, quindi una ricompensa per chiunque vi abbia preso parte. Però non ci si deve aspettare questo tipo di contenuto subito, una volta messo un piede in Draenor". Purtroppo, a proposito di un'esperienza dotata di una maggior cifra dinamica, non abbiamo potuto testare con mano l'area PvP persistente ambientata sull'isola di Ashran, un'aggiunta che prende qualcosa da recenti tendenze espresse da altri MMO e mescola vecchi concetti visti in Alterac Valley, Wintergrasp e Tol Barad: il risultato, ci è stato raccontato, alterna obiettivi competitivi a missioni di stampo PvE e garantirà premi a chi vi giocherà anche per quantità limitate di tempo. Il secondo grande assente del nostro provato sono state le Guarnigioni, ovvero la rivisitazione in chiave warcraftiana al classico housing dei giochi di massa online.

Ritorno a Draenor

Ogni giocatore avrà un proprio spazio - rigorosamente istanziato - da arricchire con degli edifici, ciascuno dotato di due ulteriori miglioramenti dopo il primo. Personalizzare la Guarnigione con una costruzione piuttosto che l'altra vorrà dire guadagnare bonus diversi per il personaggio, quindi ogni decisione andrà ponderata con cura. Ma non è finita perché "facendo crescere la guarnigione si creerà anche spazio per un maggior numero di seguaci. Questi vanno reclutati come mercenari oppure ottenuti completando determinate missioni, ad esempio liberando un prigioniero all'interno di un dungeon. Attraverso un'apposita interfaccia possono essere spediti a completare compiti, dungeon o raid che li occuperanno per qualche ora così come un paio di giorni, con una percentuale di successo che dipende dalla difficoltà dell'impresa e dal numero di seguaci spediti. In caso di successo loro ottengono punti esperienza, utili per aumentare di livello, e noi oggetti per il personaggio o materiali necessari per far crescere ancora di più la Guarnigione". Ovviamente Orda e Alleanza avranno costruzioni diverse ideate per rispecchiare lo stile di ciascuna fazione e rafforzare, se ce ne fosse ulteriormente bisogno, il senso di appartenenza dei giocatori.

Power leveling ufficiale

Come molti sapranno, con Warlords of Draenor verrà data l'opzione di portare in un istante un proprio eroe al livello 90, quello minimo per cui le nuove sette aree di Draenor sono state create. Negli ultimi giorni si è anche diffusa la voce di un possibile servizio a pagamento per tutti i personaggi dopo il primo, rumor che ha trovato conferma nelle parole di Ion Hazzikostas: "ci siamo resi conto immediatamente che offrendo questa possibilità, ci sarebbero stati giocatori che ci avrebbero chiesto di farlo anche per altri e che sarebbe stato un servizio apprezzato. Lo screenshot apparso online in questi giorni che mostrava un prezzo di 60 dollari per questo servizio aggiuntivo è vero: scegliendo quella cifra abbiamo tenuto in considerazione lo sforzo compiuto da chi decide di ripercorrere tutti e 90 i livelli, non vogliamo sminuire quelle decine e decine di ore di gioco e impegno". Hazzikostas ci ha comunque confermato che questo tipo di servizio non verrà esteso ad altre funzionalità, ad esempio l'acquisto di denaro virtuale, ma che si limiterà al leveling.

Qualcosa per tutti

Nella manciata di ore spese a gironzolare e completare quest passando da Frostfire Ridge a Shadowmoon Valley abbiamo constatato il bel lavoro grafico fatto da Blizzard per aggiornare l'estetica di un titolo con oramai una decade sulle spalle. Il processo di rinverdimento iniziato con Cataclysm e Mists of Pandaria prosegue qui grazie ad ambienti molto ben modellati e dotati dell'usuale, ispirata direzione artistica. Il salto in avanti più evidente resta comunque quello fatto dagli eroi del gioco, i protagonisti di mille avventure che finalmente godono di una rinfrescata sia nel conteggio poligonale che nella definizione delle texture.

Ritorno a Draenor

"Rivisitare e ricreare da zero i modelli è stato un processo complicato sotto diversi punti di vista", rivela Hazzikostas. "Abbiamo molte razze, ciascuna con una variante maschile e una femminile, quindi numericamente si è trattato di una gran mole di lavoro, anche considerando che ciascuno di questi modelli ha decine e decine di animazioni dedicate. Inoltre volevamo restituire il medesimo feeling di quelli originali: l'ultima cosa a cui aspiriamo è che qualcuno, dopo nove anni di gioco, entri in World of Warcraft e si ritrovi con un personaggio che non senta più essere il suo. Dopo la realizzazione abbiamo quindi dovuto fare moltissimi aggiustamenti e migliorie finché non ci hanno soddisfatto appieno". Se si considera che questo lavoro coinvolge tutti i personaggi non giocanti, è facile immaginare - e verificare in prima persona - quanto questa aggiunta renda più appagante alla vista l'MMO Blizzard. Nel delicato equilibrio che impone agli sviluppatori di pensare agli utenti attivi, a quelli che potrebbero tornare su World of Warcraft dopo una pausa ma anche ai nuovi arrivati, si inserisce ovviamente il pacchetto di contenuti istanziati. I dungeon inediti saranno sette, cui si aggiungerà una versione aggiornata di Upper Blackrock Spire. I raid saranno invece due, per un totale di sedici boss. Qualsiasi sfida si voglia affrontare, il punto da cui partire, soprattutto per i giocatori slegati da gilde e meno organizzati, sarà il Group Finder: chi ad esempio volesse cercare qualcuno per avventurarsi ad Highmaul, uno dei due nuovi raid, non dovrà che passare da questo strumento per trovare in pochi istanti i pezzi mancanti per comporre il proprio team. La funzionalità si estenderà comunque anche a dungeon, PvP e via dicendo, facendone un importante passaggio verso l'ulteriore apertura dell'endgame a tutta l'utenza.

Ritorno a Draenor

Warlords of Draenor sembra prospettarsi come un'espansione generosa, quantitativamente abbondante, anche se certi sistemi che in precedenza hanno subito grosse modifiche resteranno invece qui immutati o quasi. "Non vogliamo necessariamente fare come in Mists of Pandaria e rivoluzionare le classi ancora una volta. Intendiamo piuttosto eliminare alcune abilità inutili mentre facciamo posto per quelle aggiunte dai dieci nuovi livelli, dal 91 al 100. Nel corso degli anni, aumentando il level cap, abbiamo continuato ad aggiungere e ci rendiamo conto che ci sono diversi giocatori che stanno facendo fatica a capire quali abilità scegliere e come inserirle al meglio nella barra. In molti casi non è così immediato, ad esempio per un giocatore che torna a World of Warcraft, comprendere al volo cos'è cambiato e cosa utilizzare. Quindi condenseremo alcune abilità, ci concentrammo su quelle davvero importanti e faremo spazio per nuovi poteri". Di carne al fuoco ce n'è insomma parecchia, abbastanza per far tenere gli appassionati con le orecchie ben aperte in vista delle novità che verranno rivelate nei prossimi mesi. Manca forse, a parte il rischioso spunto narrativo con tanto di viaggio nel tempo, una caratteristica che salti immediatamente all'occhio e susciti interesse incondizionato, come una nuova classe o razza, però il numero di feature che si vanno a sommare in Warlords of Draenor potrebbe davvero essere abbastanza per farne una delle espansioni più longeve tra quelle rilasciate sinora. Assente per ora una data d'uscita, ma una certezza già l'abbiamo: il prossimo 23 novembre World of Warcraft compirà 10 anni e Blizzard vorrà festeggiare in grande stile una simile ricorrenza.

CERTEZZE

  • Parecchie novità contenutistiche
  • Ottimo update grafico
  • Le guarnigioni sono una novità interessante

DUBBI

  • Non sappiamo ancora la data d'uscita
  • Narrativamente ambizioso