Lamiere accartocciate

Inutile negarlo: per quanto potenzialmente catastrofici, gli incidenti spesso rappresentano una componente chiave - più o meno subdola - dello spettacolo offerto in seno alle competizioni motoristiche, e non di rado crash impressionanti accompagnano gli spot pubblicitari per attrarre il grande pubblico. Del resto la nascita di sport alla stregua dei cosiddetti demolition derby è una diretta conseguenza del fascino magnetico di carambole e carrozzerie in pezzi, una "passione" che si è naturalmente trasferita con successo anche nell'ambito videoludico.

Nonostante i numerosi esperimenti, va tuttavia sottolineato che i titoli realmente capaci di soddisfare le aspettative, ovvero di restituire un feeling verosimilmente accurato delle collisioni, si contano purtroppo sulle dita di una mano, a causa di limiti e limitazioni di varia natura spesso imposti dall'alto. Basti pensare al veto delle case automobilistiche, che trovano sconveniente dal punto di vista pubblicitario diffondere l'immagine - anche virtuale - dei propri modelli distrutti, oppure alla potenza necessaria per simulare minuziosamente la fisica di un impatto tra corpi solidi e complessi. Oggi, fortunatamente e almeno dal punto di vista della diffusione tecnologica, le condizioni sono più che favorevoli per gli sviluppatori, e all'orizzonte vi sono ben due prodotti che segneranno uno step evolutivo decisamente importante da questo punto di vista, pur non potendo adottare ufficialmente auto su licenza. Stiamo parlando di Next Car Game, il nuovo gioco degli autori di Flatout disponibile con accesso anticipato su Steam, e dell'interessante BeamNG.drive, oggetto della nostra analisi. Inizialmente basato sul poliedrico Cry Engine 3 e quindi passato al motore Torque 3D, questo ambizioso driving game è recentemente approdato su Greenlight - anch'esso si trova in fase alpha - e sta letteralmente spopolando su youtube grazie al suo modello fisico incredibilmente accurato e realistico.

BeamNG tenta di riscrivere le regole della distruzione a quattro ruote

Le origini

Ai più il nome di Rig of Rods dirà poco o niente, ciò nonostante si tratta di uno dei più avanzati progetti open source dedicati alla simulazione di veicoli, in particolare grazie al motore basato sulla cosiddetta "Soft-Body physics" che garantisce una deformabilità delle singole componenti assolutamente realistica e credibile. Tale tecnologia, in parole piuttosto semplici, si basa sulla realizzazione di una rete di nodi interconnessi da fasci (in inglese, beam) che nei videogiochi viene soprattutto utilizzata come "scheletro" per simulare il movimento di vestiti, teli e materiali soffici, a differenza della dinamica dei corpi rigidi applicata in generale a tutto il resto, principalmente perché meno esosa in termini di risorse hardware.

BeamNG.drive non rappresenta altro che un'evoluzione dei concetti espressi in Rig of Rods, laddove i quattro sviluppatori coinvolti nel progetto stanno trasformando una sorta di crash test in salsa sandbox in un vero e proprio videogioco a tutto tondo, nel quale verranno incluse varie modalità come le classiche corse, inseguimenti con la polizia e le immancabili arene ispirate al mitico Destruction Derby o al già citato Flatout. Il titolo, come specificato nel paragrafo precedente, si trova attualmente ancora in fase di alpha, tuttavia è possibile acquistarlo secondo l'interessante formula dell'early access sul sito degli sviluppatori. Il prezzo del "biglietto" è di appena 11 Euro, ma è ipotizzabile, come accaduto in circostanze analoghe, che esso lieviterà quando il prodotto verrà lanciato sul mercato. In questa versione preliminare, che permette l'accesso a tutti gli aggiornamenti, alla futura beta e naturalmente al prodotto definitivo, nonché a varie di features da sfruttare sul portale di BeamNG, è possibile guidare una serie di veicoli dalle caratteristiche piuttosto variabili (dalla classica utilitaria al camion, passando per berline e sportive) e lanciarsi su mappe con ambientazioni e terreni differenti, al fine di testarne l'handling e soprattutto la bontà del motore fisico. E' inoltre possibile scaricare liberamente una Tech Preview che mette a disposizione un pick up ed un'area di test assimilabile a quella vista anche in Next Car Game, sebbene sia meno ricca in termini di "attrazioni" disponibili.

In essa sono presenti diversi ostacoli, salti e strutture atti ad esaltare le specificità della Soft-Body Physics piuttosto che il piacere di guida vero e proprio ed il gameplay. Da questo punto di vista il titolo viene costantemente aggiornato soprattutto sui parametri dell'aderenza degli pneumatici, ancora non del tutto convincente ma già apprezzabile utilizzando un semplice joypad (quello dell'Xbox 360 è pienamente compatibile). Ottima invece la risposta delle sospensioni alle asperità del terreno, laddove verificarne il lavorio attraverso lo slow motion rappresenta un vero spettacolo di realismo e coerenza. La componente "distruttiva" del gioco dovrà comunque essere integrata in un'esperienza più amplia e coinvolgente possibile, per questa ragione, oltre alle modalità citate poc'anzi, gli sviluppatori intendono includere anche una campagna single player, minigiochi, editor e missioni di consegna e trasporto che strizzano l'occhiolino a quelle viste in Test Drive Unlimited. C'è anche la volontà futura di realizzare una componente multiplayer, tuttavia BeamNG non vuole ancora sbilanciarsi a tal proposito restando focalizzata sullo sviluppo delle fondamenta del progetto. Tra gli elementi più interessanti vi è indubbiamente la completa apertura all'universo modding, che permetterà non solo di scaricare nuovi veicoli ed ambientazioni (sul forum ufficiale sono disponibili molteplici esperimenti), ma anche incredibili esperienze alternative grazie alla potenza ed alla malleabilità dell'engine fisico: basti pensare che sono già stati realizzati aerei ed elicotteri, tranquillamente pilotabili all'interno delle vaste mappe di gioco.

Sfasciacarrozze 2.0

Dal punto di vista squisitamente tecnico BeamNG.drive è ancora un cantiere aperto, e pur presentandosi piacevole alla vista, sono ancora numerosi gli aspetti da ottimizzare e rettificare. Le problematiche principali riguardano la potenza hardware necessaria per gestire la tecnologia alla base del gioco, davvero stupefacente in termini visivi ma particolarmente stressante per la Cpu.

Sono stati fatti comunque notevoli passi avanti rispetto alle prime build ed ora BeamNG.drive risulta godibile su una fascia più ampia di sistemi, senza incappare nei sensibili cali di frame rate che lo caratterizzavano all'esordio. Attualmente una piattaforma high-end riesce a gestire 6 o 7 auto senza particolari difficoltà, ma è indubbio che implementando modalità di gioco più complesse rispetto alle semplici scampagnate single player o ai crash test il numero dovrà essere inevitabilmente aumentato. I modelli delle auto, per cause di forza maggiore, dal punto di vista dei dettagli e degli effetti non sono attualmente paragonabili a quelli di altri prodotti congeneri, mentre il Cry Engine 3 svolge un lavoro egregio per ciò che concerne gli scorci naturalistici delle ambientazioni; trovare il giusto compromesso tra effettistica, mole poligonale complessiva e fluidità rappresenta indubbiamente una delle principali sfide per i quattro sviluppatori dietro all'ambizioso progetto. Allo stato attuale dei lavori sono presenti problematiche minori alla stregua di lievi compenetrazioni poligonali, ma vi è anche la necessità di bilanciare con maggiore accuratezza la rigidità di alcune componenti dei veicoli, che talvolta sembrano letteralmente rimbalzare quando sollecitate. E' ancora troppo presto per esprimere un giudizio su BeamNG.drive, in particolare sul gameplay, ciò nonostante la tecnologia che ne sostiene le fondamenta è affascinante e le prospettive incredibilmente interessanti, soprattutto in virtù dell'apertura alla community di modder. Restate sintonizzati per i futuri aggiornamenti.