Speravamo di poter mettere le mani su Blood Bowl 2 durante la GamesCom, mentre al contrario abbiamo dovuto assistere nuovamente ad una semplice presentazione che ha aggiunto pochi dettagli a quelli già esposti nella nostra anteprima di qualche mese fa.
Le otto razze a disposizione, per esempio, saranno distinte non solo per caratteristiche estetiche, ma anche per forze e debolezze: oltre a questa banale premessa, va sottolineato poi come ogni singolo personaggio possieda non sono un aspetto unico e differente dagli altri, ma anche a sua volta capacità precise con la possibilità di miglioramenti e di aggiunta di nuove abilità. Oltre alla modalità multigiocatore, ci sarà poi una campagna composta da quindici incontri, e che sarà diversa per ogni razza includendo uno sviluppo narrativo attraverso sequenze di intermezzo e regole speciali destinate a dare varietà alle singole partite. Ci saranno poi 5 stadi, con ciascuno di essi legato ad uno dei clan: umani, orchi, elfi scuri, skaven e nani. Il match a cui abbiamo assistito non ha fatto altro che confermare il buon lavoro fatto sulla componente grafica, decisamente apprezzabile considerando il tipo di gioco; ci sarà soltanto eventualmente da verificare la varietà delle animazioni a disposizione per scongiurare il rischio ripetitività. È stata infine confermata la pubblicazione per PC, PlayStation 4 e Xbox One, ovviamente in versione digital, con una finestra di lancio prevista tra gennaio e febbraio del prossimo anno. Blood Bowl 2 si conferma quindi come un progetto interessante, sicuramente fedele al materiale originale, e destinato con ogni probabilità a farsi apprezzare dai fan dell'originale e contemporaneamente ad espanderne il bacino di utenza.
Il violento football in chiave fantasy di Cyanide Studios si mostra anche a Colonia
Anteprima GDC 2014
Vendere un milione di copie per un gioco ispirato ad un board game del 1986 non è un compito semplice. Un risultato straordinario ottenuto da Blood Bowl, la versione del 2009 del team canadese Cyanide Studios, grazie alla capacità di raccogliere una fedelissima, competente e appassionata community di giocatori hardcore che lo hanno tenuto in vita per tanto tempo. Rendendolo al contempo una scelta allettante per chi, seppur magari arrivato in ritardo, cercava qualcosa di genuinamente complesso. A cinque anni dall'uscita sembra sia arrivato il momento giusto per lanciare un seguito, compito non semplice visto che qui l'obiettivo che si sono dati gli sviluppatori è doppio: innanzitutto non tradire la base di fan, che chiedono rifiniture e non rivoluzioni, e poi se possibile creare un'esperienza con una curva d'apprendimento meno ripida, così da coinvolgere un pubblico più vasto. Su questo genere di sfida sono in tantissimi ad essere caduti, anche tra i nomi eccellenti, quindi ci siamo avvicinati al nostro primo incontro con il gioco con una certa diffidenza: dopo averlo osservato per una mezz'ora circa dobbiamo comunque ritenerci soddisfatti, dato che la strada intrapresa sembra quella giustta.
Football e fantasy
La descrizione più semplice di Blood Bowl lo vuole come una versione in chiave Warhammer Fantasy del football americano, giocato a turni e condito da una dose ancora superiore di violenza. Nonostante i disegni e la palette coloratissima stemperino molto il tono. Ciascuna delle due squadre deve quindi sfruttare il proprio turno per muovere i componenti del team su un campo rettangolare, spostando la palla verso la base avversaria per segnare un punto. Ogni atleta ha le proprie statistiche ed una serie di abilità uniche, quindi oltre alla profondità strategica dello sport a cui si ispira, Blood Bowl propone altri strati di complessità e impone una serie di valutazioni tattiche che richiedono parecchio allenamento per essere comprese appieno.
La presenza dei dadi virtuali è assolutamente centrale in ogni istante della partita, un retaggio della sua origine da tavolo che non vuole evidentemente essere lasciata per strada. Le otto fazioni disponibili, tutte riprese dall'universo di Warhammer, offrono stili diversi ed un buon livello di personalizzazione dell'esperienza.
In questo seguito però, gli sviluppatori hanno pensato di aggiungere un'importantissima nuova caratteristica: giocando online si potranno scambiare, comprare e vendere i propri atleti con gli altri utenti, così da creare una sorta di calcio mercato sempre aperto. Questa, assieme alla presenza di una modalità spettatore perfetta per i live su piattaforme come Twitch e YouTube, è la più grande introduzione sul fronte multigiocatore. Cyanide vuole comunque anche impegnarsi per realizzare una campagna single player strutturata in una lunga serie di missioni e accompagnata da una storia di fondo, in modo tale da insegnare ai nuovi arrivati le basi del gioco e dare qualcosa con cui passare qualche decina di ore anche a chi non se la sente di confrontarsi nell'ultra competitivo comparto online. La partita osservata dal vivo durante la presentazione ha messo in luce la buona realizzazione del nuovo motore di gioco, riscritto da zero per l'occasione, che gode di un discreto comparto di illuminazione e gestisce modelli poligonali più complessi che nella prima uscita. Forse meno evidente sulle prime ma più importante è comunque la profonda rivisitazione fatta all'interfaccia, ora molto più snella e pensata per rendere meno spezzettata l'azione. Lo scopo, tra le altre cose, è anche quello di ridurre la durata dei match. Non ci sono insomma rivoluzioni in vista per Blood Bowl 2, che tende piuttosto a lavorare su quanto fatto in passato e vuole casomai aggiungere in pochi e precisi aspetti utili a prolungare la vita del titolo, rendendolo contemporaneamente più appetibile ad un pubblico allargato. L'uscita è prevista per la fine del 2014 e il lasso di tempo che ci separa dal rilascio verrà impiegato per rifinirlo al meglio: non possiamo che essere fiduciosi e aspettare di metterci le mani sopra per qualche giudizio approfondito.
CERTEZZE
- Profondo come pochi
- Le nuove opzioni promettono di ampliare e approfondire l'esperienza
- Tecnicamente interessante
DUBBI
- Non siamo sicuri possa diventare un titolo adatto ai più
- Da verificare la varietà delle animazioni