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Crociate a Colonia

Firefly Studios decide di ripartire da una delle sue opere più amate e rimpiante dai fan

Il nostro nuovo incontro dopo quello di Los Angeles (che trovate in calce a questo paragrafo) con Stronghold Crusader 2 ha mostrato, anzi ha confermato la voglia di Firefly Studios di tornare alle origini della propria serie per proporre un'esperienza di gioco vecchia scuola, completa ma senza troppi fronzoli, per rinverdire gli antichi fasti di un gioco che ha saputo ibridare con successo il genere dei city builder con quello degli RTS classici. E proprio la voglia di Firefly Studios di non stravolgere una formula collaudata ci viene confermata dagli stessi sviluppatori, i quali ci hanno raccontato come siano davvero contenti di quando i fan gli dicono che il loro nuovo progetto si gioca e da le stesse sensazioni di quello originale, targato 2002.

Crociate a Colonia

Meccaniche familiari quindi, all'interno però di una struttura che ovviamente si è evoluta ed è al passo coi tempi, e che punta tutto sulla condivisione delle battaglie e su una intelligenza artificiale che diversifica ancor di più i generali avversari, ognuno con le sue forze, le sue debolezze, e le loro attitudini al comando in modo da proporre una sfida il più possibile varia, fermo restando che il modo principale di giocare Stronghold Crusader 2 è in compagnia di altri giocatori in carne ed ossa, per un totale di otto contendenti al massimo. La missione che abbiamo avuto la possibilità di osservare ha messo di fronte le truppe crociate contro quelle del Califfo. Abbiamo assistito solo alla scontro finale, non purtroppo a tutta la parte iniziale in cui bisogna gestire e far crescere omogeneamente l'economia del castello in modo da avere tutte le risorse necessarie nei momenti caldi dell'azione. Azione che ha visto il Califfo soccombere alle difese del castello che hanno fatto strage dei pochi cavalieri e delle poche macchine d'assedio portate sotto le mura, ben difese da nutriti gruppi di arcieri sulle torri e da trappole davanti al portone principale. A questo punto è toccato all'esercito cattolico tentare una sortita verso il castello del Califfo, creando prima però tutto il necessario per la vendetta: normali catapulte, arieti "werewolf" ma anche piccole coperture su ruote per gli arcieri, non senza un nutrito gruppo di cavalleria pesante pesante per rintuzzare eventuali contrattacchi appiedati delle truppe della mezzaluna.

Crociate a Colonia

Prima, però, abbiamo visto bruciare fino alle fondamenta l'officina nemica delle macchine d'assedio ormai sguarnita e indifesa posta vicina al castello crociato, mediante un particolare carro incendiario. Da li in avanti è stata una passeggiata, gestita agilmente dal ragazzo Paradox con pochi e semplici click guidando in battaglia gruppi di unità piuttosto numerose che si sono fatte beffa delle difese avversarie, sia quelle normali che quelle speciali. Quest'ultime sono unità dotate di un particolare attacco che moltiplica il danno standard. Abbiamo visto in tal senso gli schiavi sferzati dal loro guardiano, ma sarà possibile anche utilizzare ad esempio i famosi monaci dervisci e la loro particolare (e letale) danza rotante. La missione è finita con le catapulte che hanno di fatto raso al suolo il piccolo castello del Califfo, con quest'ultimo che non ha esitato ad appiccare il fuoco al suo maniero e alle sue unità sopravvissute pur di fermare l'avanzata ormai inarrestabile dei crociati. Non lo abbiamo giocato ma comunque Stronghold Crusader 2 ci ha fatto una buona impressione: solido, immediato e, come scritto in apertura senza troppi fronzoli, ma non per questo povero di contenuti. A breve, tra poco meno di un mese, potremo darvi il nostro giudizio definitivo sulla bontà del lavoro di Firefly Studios.

Stronghold Crusader II è un tributo all'originale aggiornato, almeno in parte, agli standard odierni

La nostra anteprima dall'E3 2014

L'esperienza di Stronghold 3 dev'essere stata provante per Firefly Studios, che dopo le aspre polemiche iniziali ha lavorato alacremente - anche con successo - per venire incontro ai feedback della sua utenza tanto vasta e fedele, quanto critica ed esigente. Per Stronghold Crusader II è stato quindi deciso un approccio molto più conservativo: il gioco si rivolgerà alla stessa utenza che ha amato l'originale, evolvendolo sotto certi punti di vista, soprattutto quello tecnico, ma mantenendone quasi del tutto inalterato il gameplay. Una scelta conservativa che, per una serie del genere, rischia spesso di essere anche la migliore. L'uscita prevista il prossimo 2 settembre pone l'arrivo del prossimo strategico inglese oramai molto vicino nel tempo, anche se nei pochi mesi rimasti alcuni importanti passaggi, in particolare l'imminente beta, aiuteranno a definire i caratteri di un prodotto che dovrà necessariamente uscire solido e capace di convincere fin dal primo giorno. Ne abbiamo visto una versione avanzata durante l'E3 2014, dove ci siamo confrontati con le ultime novità introdotte.

Le Crociate

Uno strategico in tempo reale ambientato all'epoca delle Crociate e con una particolare attenzione alla costruzione - quindi anche alla distruzione - delle mura di cinta di imponenti fortezze: questo era Stronghold Crusader e questo sarà anche il seguito.

Crociate a Colonia

L'originale, nato come spin-off della serie principale è presto diventato uno dei favoriti non solo dalla community ma anche dagli sviluppatori stessi, che ci hanno raccontato di aver volutamente pensato questo sequel con uno spirito tutt'altro che rivoluzionario. La più grande novità è rappresentata dal passaggio alla terza dimensione, un salto in avanti tecnico dovuto, che però non ha alterato la semplicità nella gestione del posizionamento delle strutture e delle mura sul terreno, operazioni sempre aiutate dalla presenza di una griglia. Pochi click permetteranno di ruotare e piazzare edifici per i rifornimenti o la creazione di unità, e con la stessa semplicità si ergeranno imponenti barriere protettive che poi cadranno sotto i colpi di cannoni e picconate in maniera dinamica.

Crociate a Colonia

Forti di una fisica che ovviamente si giova del passaggio al 3D. Rispetto a tanti altri strategici in tempo reale moderni, come quelli di Relic, qui non c'è alcuna intenzione di puntare sulla gestione di poche unità, anzi il bello sarà proprio godere di meccaniche come quelle che regolano gli assedi alle mura, forti magari di potenti macchine per colpire dalla distanza e aprire una breccia per fanti e cavalieri. Il ritmo, ci è sembrato, resta piuttosto alto e non sembra che il livello di difficoltà del primo Stronghold Crusader, piuttosto elevato, sia diminuito nel secondo capitolo. Tra le fila degli eserciti ci sono tante voci che ritornano ma anche delle introduzioni inedite. In particolare Firefly Studios ha scelto di inserire truppe speciale in grado di garantire bonus alle statistiche di quelle che stanno loro vicine oppure, per fare un altro esempio, di curarle dopo che hanno incassato dei colpi. Non avendolo provato non possiamo esserne sicuri, ma il gameplay sembra propiziare sfide tiratissime dove molto spesso vincerà chi meglio saprà creare un piano efficace e mantenere i nervi saldi quando le cose si metteranno male, perché pochi errori bastano per avere la meglio o la peggio sul nemico.

Conosci il tuo nemico

Uno degli aspetti più apprezzati di Stronghold Crusader II sarà probabilmente la rivisitazione degli sfidanti guidati dall'intelligenza artificiale, ancora una volta fortemente caratterizzati da atteggiamenti sul campo di battaglia ben differenziati.

Crociate a Colonia
Crociate a Colonia

Ciascuno dovrebbe insomma avere la propria personalità indipendente dal livello di difficoltà scelto. La modalità Schermaglia, vero cuore dell'esperienza soprattutto per i più esperti, mettere a confronto un massimo di otto utenti, umani o gestiti dal computer, all'interno di un numero ancora imprecisato di mappe. Per la prima volta ci sarà però anche una modalità cooperativa: in questo caso due giocatori condivideranno lo stesso castello e le medesime risorse, dovendosi coordinare al meglio per non soccombere. Quattro sono invece le Campagne in sviluppo: la prima funzionerà da tutorial mentre le rimanenti tre daranno modo di confrontarsi con un tasso di sfida maggiore, anche se sarà sempre il multiplayer a farla da padrone. Rilasciando l'editor per le mappe e appoggiandosi contemporaneamente a Steam Workshop, Firefly Studios spera di semplificare creazione e condivisione dei prodotti della fantasia dei suoi fan, accedendo allo stesso tempo ad una community già organizzata e solida composta da decine di milioni di persone. Tecnicamente se abbiamo detto del passaggio ad un motore tridimensionale, dobbiamo anche dire che il risultato visivo è approssimativo: modelli e animazioni sono piuttosto grezzi al momento, una valutazione che si estende anche ad effetti come quello delle fiamme, spesso presenti a schermo vista l'importanza che il fuoco assume nell'economia degli scontri e in particolare degli assedi. In questo frangente ci si sarebbe insomma potuti aspettare qualcosa di più, anche perché abbiamo colto l'intenzione di rilasciare Stronghold Crusader II a prezzo pieno, supponiamo attorno ai 40 euro, cifra per cui oggi ci si attende anche un certo livello qualitativo. A fine giugno dovremmo comunque essere invitati a partecipare alla beta ufficiale, un momento fondamentale per lo sviluppo che sarà per noi anche la cartina tornasole di quanto fatto finora.

CERTEZZE

  • Base di partenza solida
  • Esperienza multiplayer peculiare
  • Passaggio ad un motore tridimensionale...

DUBBI

  • ...anche se graficamente il gioco è piuttosto povero
  • Non ci sono poi così tante novità
  • Le campagne potrebbero non avere grande profondità