Maggio è arrivato e come da tradizione è arrivato anche il trailer del nuovo Call of Duty. Prima di cercare di capire quanto raccontano del gioco i due minuti e trentatré secondi del trailer, facciamo un disclaimer: gli "hater" di professione (passateci il termine, solo per una volta!) si astengano, almeno per oggi. Questa nuova uscita sembra spostare l'asticella del "cosa c'è di nuovo" decisamente in avanti. Se poi così non fosse, a novembre ci sarà sempre tempo per parlare di minestre riscaldate e colla stick a profusione, non temete. Iniziamo subito col nuovo studio.
Tutti puntavano su Treyarch, su un eventuale Black Ops III e invece Activision ha tirato fuori dal cilindro Sledgehammer. I ragazzi di Foster City, amena cittadina dalle parti di San Francisco, non hanno un pedigree di tutto rispetto, anzi sono al loro primo gioco, ma nel loro curriculum c'è la co-creazione di Modern Warfare 3 con Infinity Ward, i seguenti DLC... e basta. C'è da dire però che ai due fondatori Glen Schofield e Michael Condrey si deve la nascita di un gioco come Dead Space ai tempi di Electronic Arts: non sono quindi gli ultimi arrivati, senza contare che stiamo parlando di un franchise che viaggia sulle oltre venti milioni di copie l'anno. Ma la vera apertura di credito c'è stata quando Activision accettò la loro idea di uno spin-off in terza persona per Call of Duty da affiancare ai titoli principali. Peccato che subito dopo ci furono le storie tese tra Vince Zampella, Jason West e Activision, con cause legali e licenziamenti. Tutto si fermò, dall'emorragia di personale di Infinity Ward nacque Respawn Entertainment e quindi Sledgehammer venne dirottata su Modern Warfare 3. Solo ora quindi, e con tre anni di sviluppo alle spalle, possono presentare il loro vero primo gioco, anche se dalla visuale in terza persona si è passati ad una più canonica prima. Cosa significa tutto ciò? Che da quest'anno anche gli altri studi avranno tre anni a disposizione per costruire il loro gioco. La cadenza sarà sempre annuale, ma con dodici mesi in più a disposizione per lavorare. Senza dubbio un passo avanti notevole per il franchise.
Cosa ci racconta il trailer del nuovo Call of Duty? Ecco la nostra analisi?
Oltre la fantapolitica c'è di più?
E poi? Intanto il discorso di Kevin Spacey, che gigioneggia per tutto il trailer come solo lui sa fare, "chiude il cerchio" con Modern Warfare: non è più tempo di esportare la democrazia, quei tempi (fallimentari) sono passati. Ora, nel 2054, la gente vuole altro; vuole sicurezza, vuole protezione, gli stati nazionali non possono più farlo, ci pensano le compagnie private, forti di eserciti ben più grandi e attrezzati di quelli tradizionali. Insomma, fantapolitica da manuale: nulla di nuovo sotto il sole, solo che qui, come scritto in apertura, c'è Kevin Spacey che presta le sue fattezze al "cattivone" di turno, il boss della Atlas.
Il tempo dei terroristi con la kefiah è finito. Ora (da quando, in realtà?) è tempo di amministratori delegati capaci con una semplice circolare di destabilizzare il mondo e far incassare dividendi ai propri azionisti. Fantapolitica? Tirate progressiste a parte, il trailer rivela un setting in cui la guerra moderna è archeologia, la guerra "avanzata" è tutta esoscheletri, mimesi ottica a profusione, droni per tutte le stagioni, moto volanti, guanti in stile Uomo Ragno, balzi da fare impallidire il caro vecchio rocket jump, rail gun (finalmente!), scansione degli ambienti stile Prometheus e coperture portatili. Ovvero tutte cose che in potenza possono dare una bella scossa sia al single player ma anche, ovviamente, al multiplayer: siamo quindi alla finestra per capire come ad esempio le coperture portatili o gli esoscheletri, iper armati e dal salto facile, possano stravolgere meccaniche assodate, ma senza dubbio questo piccolo assaggio dà il la ad una serie di possibilità teoriche davvero stuzzicanti. Azzardare se tutte queste feature tecnologiche possano dare una scossa al franchise è sinceramente una scommessa difficile da vincere, ma tentare di azzeccare situazioni che potrebbero essere la normalità a partire dal quattro novembre è un esercizio "intellettuale" sicuramente divertente. Pensiamo alle coperture portatili: sembrano fatte apposta per le modalità di gioco ad obiettivi, tagliate su misura per i difensori, o peggio potrebbero diventare le migliori amiche per gli odiati "camperoni". Oppure nulla di tutto ciò, chi lo sa. Senza dubbio i super salti degli esoscheletri sono la novità più interessante mostrata dal trailer, unita alla possibilità di indossare delle vere e proprie armature corazzate pesantemente armate (personalizzabili?), che sembrano gridare Killstreak da almeno dieci uccisioni di fila (e il Juggernaut che fine ha fatto?).
I super salti potrebbero essere il mezzo per scardinare un level design da sempre piatto, magari complesso e intricato, ma in cui il massimo della verticalità è quella di un palazzo di due piani. Insomma Call of Duty diventa Titanfall? Difficile, ma il pensiero di saltare in mezzo alle fila avversarie evitando strozzature dal grande "traffico" è qualcosa di davvero gradito. E i perk? Anche qui Sledgehammer potrebbe sbizzarrirsi alla grande; di nuovo, armature e semplici esoscheletri sembrano fatti apposta per le invenzioni più improponibili. E gli attacchi aerei, le armi intelligenti e i droni, d'aria e di terra? Anche qui è un vero e proprio campo minato: il bilanciamento potrebbe andare a farsi friggere sin dalla schermata di creazione del proprio alter ego. In tal senso il lavoro che i ragazzi devono fare è davvero certosino, andando a togliere e limare dove è più necessario, senza aver paura di eliminare elementi di gameplay caotici e pirotecnici ma potenzialmente fin troppo pericolosi. Immaginate di richiamare sul campo di battaglia elicotteri stealth a mimesi ottica, droni-ragno corazzati, rail gun portatili, mentre soldati armati fino ai denti saltano come ossessi per tutta la mappa. In Call of Duty è tutto permesso certo, ma anche la fantasia deve avere un limite.
Finalmente un nuovo motore?
Ma a livello visivo cosa ci racconta questo trailer? Gli utenti si sono divisi tra "hanno copiato questo e hanno copiato quest'altro" e quelli che "è il futuro, cosa ti aspetti?" La nostra opinione è che, al netto di alcune similitudini evidenti - qualcuno ha detto Elysium? - mettere in scena i prossimi decenni espone gli artist a un'impresa titanica nel cercare di creare qualcosa di moderno ma nello stesso tempo plausibile, e questo può appiattire e rendere il tutto molto simile a quanto visto finora.
D'altronde un drone è un drone, e anche se alle moto volanti dai un look da insetto, quelli con i rotori avranno sempre grosso modo la stessa forma, anche se sono ripiegabili e comodamente inseribili in una ventiquattrore. Consumiamo talmente tanta fantascienza tra fumetti, cinema, cartoni animati e videogiochi che è impossibile non cadere nella corsa alla "citazione", ma questo, come si suol dire, è un altro discorso che non approfondiremo in questa sede. Ma in termini di poligoni, texture ed effetti, Advanced Warfare è più next gen dello scorso anno? Le note ufficiali di Activision parlano di un gioco "sviluppato specificatamente per le console di nuova generazione e per PC". Eppure, l'inclusione di Xbox 360 e PlayStation 3 tra le piattaforme di uscita suggerisce un titolo che non ha voglia (o non può) di allontanarsi dalle sponde milionarie del suo successo planetario, e questo non può non aver inciso durante lo sviluppo, scendendo però, si spera, a meno compromessi ( è notizia di qualche minuto fa che un team esterno sta lavorando alle versioni old-gen).
Oltre al solito ottimo motion capture facciale, è possibile scorgere dei modelli, almeno quelli delle armature, senza dubbio più ricchi rispetto ai pallidi fantasmi dello scorso anno. Insomma molti più poligoni e texture migliori rispetto a dodici mesi fa. La stessa impressione ce l'ha data il comparto effettistico, luci e shader compresi. Il dettaglio sembra decisamente maggiore, ma prima di tutto deve venire il frame rate, un filo zoppicante lo scorso anno, sperando ovviamente che non si ripeta la querelle della risoluzione, con tanto di patch correttiva il quattro novembre. La domanda da un milione di dollari è però sempre la solita. Quando vedremo un motore nuovo di zecca? Secondo le ultime informazioni trapelate sembrerebbe esserlo quello di Advanced Warfare, ma crediamo sia più realistico pensare ad una versione fortemente modificata di quello solito, ovvero quell'IW engine migliorato di anno in anno ad ogni iterazione. Probabilmente però qualcosa di totalmente inedito lo vedremo solo quando il titolo sarà solo e unicamente next gen, e la cosa non può non avere anche un impatto sull'interattività degli ambienti. 2015 o davvero (siamo in attesa di conferma, pad alla mano) 2014? Ancora non ci è dato saperlo, ma per ora il 2054 di Sledgehammer è senza dubbio molto interessante. A giugno, in occasione del prossimo E3 di Los Angeles, sapremo dirvi sicuramente di più!
CERTEZZE
- Le nuove possibilità offerte dal setting
- C'è una cooperativa, ma come verrà implementata?
- Esoscheletri e droni a go go...
DUBBI
- ... Il bilanciamento potrebbe essere problematico nel multiplayer
- Fin troppo moderno per qualcuno
- Decisamente più next gen dello scorso anno, ma è davvero un nuovo motore?