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L'altro fronte

Siamo volati a Londra per mettere le mani sull'imminente espansione di Company of Heroes 2

PROVATO di Umberto Moioli   —   29/05/2014

Con meno di 700'000 copie, Company of Heroes 2 si può probabilmente dire un successo parziale. La qualità dell'esperienza di gioco è alta ma forse è mancata, assieme ad alcune rifiniture, la stessa carica innovatrice che aveva reso il primo capitolo una vera rivelazione nel campo degli strategici in tempo reale. Oggi il panorama è molto diverso e fatta esclusione per alcune notevoli eccezioni, su tutte StarCraft II, il mondo del PC gaming è dominato da esperienze ibride. In particolare dai vari League of Legends, DotA 2 e soci. L'andamento "buono ma non troppo" non ha comunque scoraggiato Relic Entertainment e SEGA, che da qualche mese ha comprato lo sviluppatore canadese dopo il tracollo di THQ, e i novanta aggiornamenti rilasciati gratuitamente dal lancio ad oggi sono la miglior dimostrazione di questo impegno serio e prolungato verso il titolo e chi l'ha acquistato. Di recente, volati a Londra per vedere e toccare con mano l'intera line up SEGA, abbiamo potuto spendere un'oretta in compagnia di Company of Heroes 2 - The Western Front Armies, espansione stand alone in uscita il prossimo 24 giugno, ricavandone indicazioni perlopiù positive.

Due nuove fazioni e otto mappe per l'espansione stand alone The Western Front Armies

Forze opposte

Per Relic l'uscita di Company of Heroes 2 - The Western Front Armies sarà solo il primo passo di una nuova strategia. L'obbiettivo è rendere il titolo la miglior simulazione di Seconda Guerra Mondiale in circolazione e di farlo evolvere da opera monolitica a esperienza in costante mutamento, plasmata da nuovi contenuti sviluppati a partire dai feedback di una community comunque solida e appassionata.

L'altro fronte

La scelta di abbandonare, almeno momentaneamente, la campagna per singolo giocatore in favore del multiplayer deve essere vista in quest'ottica: The Western Front Armies strizza un occhio in direzione degli appassionati che si danno già battaglia online, a cui offre due inedite fazioni ed un pacchetto di mappe disegnate da zero, e l'altro a chi si volesse avvicinare all'esperienza per la prima volta, che potrà acquistare questo pacchetto, comprensivo dell'offerta multigiocatore originale, per una ventina di euro. Lo scenario è quello del Fronte Occidentale, un orizzonte radicalmente diverso da quello esplorato in precedenza, calcato qui da truppe che anch'esse si distinguono dal passato per mezzi e strategie possibili. Gli americani della US Forces arrivarono a guerra già in corso dotati di avanzamenti tecnici importanti, tali da permettergli di avere un esercito molto versatile, flessibile e capace di soluzioni per altri nemmeno immaginabili. Scelti gli yankee e lanciata una mappa contro l'intelligenza artificiale, la prima sorpresa ce la riserva la base: anziché dover costruire una struttura per volta, qui sono tutte già presenti dandoci modo di non perdere tempo. Questo cambiamento non modifica in maniera sostanziale la progressione attraverso l'albero tecnologico, che è regolato da un crescere delle risorse richieste paragonabile a quello delle altre fazioni, ma semplifica un po' la gestione del campo di battaglia. In questo senso gli americani potrebbero rappresentare una buona scelta per i neofiti.

L'altro fronte

Molto interessante anche l'inclusione, con relativo comandante, delle truppe di paracadutisti da poter lanciare in un preciso fazzoletto di terra, per conquistare rapidamente un punto di controllo o cogliere di sorpresa una postazione nemica difficile da affrontare frontalmente. L'Oberkommando West, l'alto comando armato tedesco, è al contrario una compagine molto più specifica, forte di mezzi devastanti e la capacità, soprattutto nella seconda metà dell'incontro, di mettere in moto un'inerzia potenzialmente inarrestabile. Al contrario delle US Forces qui la base non solo deve essere costruita un pezzo per volta, ma le singole strutture vengono piazzate sul terreno da speciali camion che permettono di farlo in qualsiasi punto della mappa, purché ci si trovi in prossimità di un punto da conquistare. Il ventaglio di strategie offerte da questa soluzione è impressionante, rendendo il controllo degli ambienti un processo duraturo e gratificante, ma allo stesso tempo bisogna avere una precisa consapevolezza di quello che si sta facendo in ogni istante, perché tornare indietro diventa inevitabilmente difficile. Questo compito è comunque facilitato da alcuni strumenti, come gli infrarossi che permettono di osservare angoli di territorio non controllati, e dalla dotazione di carri imponenti e difficili da abbattere, devastanti se posizionati con sapienza. Di contro la totale assenza di supporto aereo e la fanteria meno numerosa, soprattutto rispetto ai Russi, può creare delle difficoltà. In generale dobbiamo dirci soddisfatti sia dagli US Forces che dall'Oberkommando West: ciascuno dei due eserciti aggiunge all'esperienza di Company of Heroes sfumature diverse e inedite, differenze che dopo l'ora di gioco concessaci avevamo ancora voglia di approfondire.

Fine dell'inverno

Se le condizioni meteo estreme del fronte orientale hanno caratterizzato Company of Heroes 2, le otto nuove mappe abbandonano neve e ghiaccio in favore di ambienti rurali, città distrutte e lussureggianti foreste. Le due testate erano Hurtgen Forest, tra le piante di un bosco che nel centro dell'arena non permetteva il passaggio dei mezzi in favore delle sole truppe, e Trois Point, all'interno di un centro abitato diviso dal passaggio dei rami di un fiume, con i conseguenti restringimenti all'altezza dei ponti e la visuale spesso ostruita dagli edifici.

L'altro fronte

Notevoli per design, ci hanno comunque lasciato in parte l'amaro in bocca visto che le nuove condizioni atmosferiche hanno tolto dall'equazione del gameplay gli avanzamenti alla fisica introdotti per gestire le ondate di freddo, le superfici ghiacciate pronte a spezzarsi e tocchi come i fuochi da campo. In compenso l'esperienza di gioco risulta ora più "pura" e probabilmente gradita a chi non digerisce un numero eccessivo di fronzoli. Bisogna anche dire che l'editor è una realtà già consolidata e gli utenti, che ad oggi hanno rilasciato oltre 1000 mappe, potranno continuare a creare le loro personali visioni attingendo da tutto quello che Relic ha sviluppato in questi anni. Riteniamo inoltre che se fosse stata aggiunta anche una nuova campagna per singolo giocatore, seppure breve, sarebbe stato più semplice attrarre nuovi utenti, che così come stanno le cose rischiano di sentirsi intimoriti da un pacchetto che pone tra l'utente e la trincea online solo la classica intelligenza artificiale. Impressioni comunque positive nel complesso, quelle lasciateci da The Western Front Armies, sperando che sia sufficiente per un rilancio del gioco e che magari faccia da apripista ad altre future espansioni.

CERTEZZE

  • US Forces e Oberkommando West sono ottime aggiunte alle due precedenti fazioni
  • Otto nuove mappe

DUBBI

  • Parte dei progressi tecnici fatti per Company of Heroes 2 si perdono per strada
  • Nuovi contenuti solo multiplayer