Di fronte all'ennesimo gioco di zombi viene da chiedersi cosa ne sarebbe del mondo videoludico se sparissero dalla mattina alla sera.
Probabilmente, se qualcuno trovasse la cura definitiva per far tornare umani questi stupidi ammassi di carne mangia cervelli, i primi a fermarla sarebbero proprio gli sviluppatori di videogiochi, intimoriti dalla perdita della loro fonte d'ispirazione più redditizia degli ultimi anni (probabilmente sarebbero aiutati anche da diversi sceneggiatori cinematografici e, perché no, da parecchi scrittori). In fondo quella degli zombi è un'allegoria affascinante, che affonda le sue radici nella nostra società e che potrà essere eclissata soltanto da cambiamenti storici rilevanti, non certo da qualche polemica da forum. Persi in una solitudine epocale, ci sentiamo tutti come dei sopravvissuti che devono sopravvivere a orde di creature intenzionate a divorarci al primo cenno di cedimento. Chiudiamo l'angolo filosofico e parliamo dell'oggetto virtuale con cui ci siamo gingillati per scrivere questo articolo: "Over 9000 Zombies!", un action 2D inquadrato a volo d'uccello che mischia elementi da arena shooter con altri da tower defense, in un tutt'uno interessante, quanto a tratti problematico. Cerchiamo di scoprire perché.
Over 9000 Zombies! è una spremitura di apocalisse zombi condita da torrette e dall'amore per il passato
Minimalismo andante
Sembra che il buon Loren Lemcke, unico sviluppatore accreditato per il gioco, abbia cercato di distillarci dentro l'essenza dello scontro tra uomini e non morti, evitando accuratamente ogni possibile distrazione. Di fatto Over 9000 Zombies! Prende il giocatore e lo getta nell'azione senza dargli un background o senza un minimo di accenno agli eventi che hanno portato il protagonista a essere circondato da un'orda famelica di zombi, che a quanto pare hanno distrutto il suo quartiere. In realtà di lui ne sappiamo talmente poco che potrebbe anche trovarsi in un luogo che non conosce. Esattamente come chi gioca, del resto.
L'unico dettaglio narrativo rilevante è che si ha un'arma e ci si può difendere. Quindi, afferrato il mouse, iniziamo a guardarci intorno e a sparare a ogni essere che si muove. All'inizio si dispone soltanto di una pistola, ma abbattendo nemici si possono acquisire armi più potenti come fucili o mitragliatrici. Comunque, il bottino più pregiato, quello che può garantire la sopravvivenza per qualche minuto in più, è il metallo grezzo, che possiamo trasformare in torrette di vario tipo (mitragliatrici, lanciagranate, lanciafiamme e così via) o in barricate molto resistenti. Di fatto prima si riesce a costruire un fortino ben attrezzato meglio è, perché già dopo la prima ondata gli zombi si fanno agguerriti, diventando più resistenti e veloci. Il sistema di costruzione è davvero semplice, da spiegare quanto da usare: da un menù orizzontale si seleziona ciò che si vuole costruire e, se si dispone del materiale necessario, basta premere il tasto azione per posizionare l'oggetto su un casella libera della mappa. Purtroppo c'è un numero massimo di torrette costruibili, quindi bisogna imparare a gestire le risorse a disposizione e, magari, quando si hanno più risorse, si possono demolire le torrette più deboli per lasciare spazio a quelle migliori. Insomma, la pistola base non serve che per riscaldarsi nelle prime fasi di gioco. Fortunatamente le armi acquisite si mantengono anche nelle partite successive, così da non doverle ogni volta ricercare. Il sistema, mutuato da quello dei roguelike, permette un miglioramento graduale nelle proprie prestazioni, garantendo un interesse perdurante verso il titolo.
Pregi, problemi e conclusioni
Come già detto, il gameplay di Over 9000 Zombies! è quello di un'arena shooter, dove però c'è una sola mappa molto grande e multiscrolling. I controlli sono quelli tipici del genere, con la tastiera usata per muoversi e il mouse per mirare. Chi volesse potrebbe usare un joypad con due levette analogiche, senza in realtà ottenere particolari vantaggi (ma neanche svantaggi). Sopra abbiamo accennato alla divisione dell'azione in ondate: ognuna di esse rappresenta un giorno di gioco.
Tra un'ondata e l'altra viene lasciato un po' di tempo per riorganizzarsi, magari spendendo il metallo residuo o raccogliendo gli ultimi oggetti lasciati dagli zombi uccisi. Purtroppo, e qui non possiamo non accennare ad alcuni problemi della versione accesso anticipato, Over 9000 Zombies! non ha molti contenuti. Anzi, rispetto a quanto vi abbiamo raccontato c'è davvero niente da aggiungere per avere il quadro completo. Basta poco tempo per scoprire tutto quanto valga la pena vedere, e se ci si stanca della formula (ondata, riorganizzazione risorse, nuova ondata) le motivazioni per continuare a giocare sono davvero poche. Non solo l'unico obiettivo è di sopravvivere il più a lungo possibile accumulando punti, ma presto si scopre anche che girare per la mappa è l'azione più inutile che si possa compiere... quando non dannosa! Il perché è presto detto: una volta costruito un fortino conviene rimanersene sul posto. Andarsene in giro significa esporsi all'intera orda senza avere coperture o protezioni. È vero che ci sono edifici da esplorare, fiumi da vedere e così via, ma è altrettanto vero che non c'è assolutamente niente da trovare, perché tutto il bottino viene lasciato cadere a terra dagli zombi, che da ragazzi educati appaiono sempre nei dintorni del protagonista, e quindi andarsene in giro non ha senso se consideriamo la progressione del personaggio.
Ma il gusto di vedere cose nuove? Chiederete voi... be', come dire, guardate le immagini a corredo dell'articolo. Dovrebbe essere abbastanza chiaro che Over 9000 Zombies! non è un titolo che fa della spettacolarità un suo punto di forza: la grafica è minimale, con i vari oggetti dello scenario che sono stati disegnati con pochi pixel, protagonista e zombi compresi. Nelle prime partite si fa anche un po' di fatica a leggere l'azione, problema che fortunatamente rientra grazie alla pratica e all'abitudine. Insomma, allo stato attuale Over 9000 Zombies! è un titolo che può interessare, ma a patto che si sappia a cosa si va incontro. L'esperienza migliora enormemente giocando in modalità cooperativa, ma i contenuti rimangono gli stessi. Va però detto che il prezzo per portarselo a casa è davvero basso, fattore che non va sottovalutato, soprattutto di fronte alla prospettiva di diverse ore di quello che comunque è un buon gioco. Concludendo: se vi piace la caccia al punteggio migliore, se vi piace l'idea di giocare con un action frenetico a base di zombi e se non vi disturba un lato tecnico molto povero, allora fateci più di un pensierino. Gli altri possono pure aspettare.
Conclusioni
PRO
- Azione rapida
- Difficoltà crescente ben calibrata
- Il sistema di raccolta e costruzione funziona bene
CONTRO
- Graficamente davvero minimale
- Manca di varietà
- Si viene gettati nella mischia senza un perché