WWE 2K15 si è presentato in grande forma, qui alla GamesCom 2014, grazie al rinnovato impegno di due team veterani dello sviluppo sportivo e ovviamente del wrestling come Visual Concepts e ovviamente Yuke's.
Il prodotto per quanto abbiamo potuto vedere e testare è senza dubbio da un punto di vista prettamente tecnico davvero bello, un bel passo avanti rispetto alla scorsa edizione, per uno sviluppo totalmente next-gen dall'inizio alla fine. La lunga disamina della rinnovata cosmesi di WWE 2K15 è stata la protagonista della prima parte della presentazione. Il producer del gioco ci ha spiegato come la voglia di un realismo esasperato per il titolo abbia portato il team a girare mezza America per fare sessione di motion capture completo degli atleti più rappresentativi, un lavoro lungo e faticoso ma che premia WWE 2k15 con animazioni (aumentate di cinque volte rispetto al precedente capitolo), modellazione e soprattutto dettaglio davvero fuori parametro. È proprio uno step superiore rispetto al passato e fa piacere notare come tutti i tatuaggi degli atleti siano stati riprodotti fedelmente, al pari di cicatrici e quant'altro. L'attenzione al dettaglio coinvolge anche il comparto audio con campionamenti intensivi di tutto "l'ambiente wrestling": basta dire che sono stati registrati i suoni delle corde, ovviamente utilizzando un ring ufficiale WWE.
WWE 2K15 spinge l'acceleratore sul realismo e la simulazione, ecco il nostro resoconto
Vecchie ruggini
A livello prettamente contenutistico ci è stata mostrata la modalità 2K Showcase, una sorta di "best of" dei match più importanti degli ultimi tempi, focalizzandosi però non su una pluralità di atleti ma su particolari rivalità. Abbiamo visto uno dei match più epici del 2011 tra John Cena e CM Punk e, oltre a questi due, potremo anche rivivere anche gli scontri tra Triple H e Shawn Michaels, il tutto per un totale di oltre trenta incontri, incorniciati da tonnellate di filmati che spiegheranno per filo e per segno col classico stile "emotional" le rivalità tra questi atleti. Ovviamente questa è solo una parte dei contenuti che offrirà WWE 2K15; i ragazzi del team non sono scesi nel dettaglio ma la carriera riscritta completamente da zero giocherà un ruolo fondamentale, accanto alla quale troveremo numerose altre tipologie di gioco.
Pad alla mano, quali sono i cambiamenti più importanti o, meglio, quelli che da subito è possibile notare in un contesto mordi e fuggi come quello di una fiera? È stato riscritto il sistema delle prese, ora non è possibile da subito iniziare a fare il fenomeno con mosse spettacolari e figure che infiammano il pubblico, ma come nella realtà, salvo un scambio di cazzotti e calci più da ubriachi che da wrestler professionisti, si finirà per prendersi e stringersi, tentando di "sottomettere" l'avversario. A questo punto WWE 2K15 innesca un piccolo minigioco in cui bisogna premere i tasti frontali sullo stile della morra cinese per poi cercare un tipo di equilibrio da mantenere con lo stick destro, continuando comunque a colpire l'avversario. È stata anche aggiunta una barra della stamina che sembra essere un vero "game changer", come dicono gli americani. Di fatto colpire a casaccio, correre per sfuggire agli attacchi e, più in generale fare male il proprio mestiere di wrestler, abbatterà il nostro valore di stamina col risultato di fiaccare il nostro alter ego, rendendolo a tutti gli effetti innocuo.
Al contrario, invece, giocare bene la farà aumentare, fomentando l'atleta e rendendolo quindi più reattivo. Insomma, un bel modo per incentivare a giocare con tutti crismi del caso, sfruttando a dovere tutte le possibilità offerte dal solito e profondo sistema di combattimento. Cambiamenti sostanziali, questi, che sembrano dettati dalla voglia di aumentare il fattore realismo, e che speriamo non spaventino i fan di lunga data del gioco. Le nostre sensazioni dopo questa prima prova di WWE 2K15 sono essenzialmente positive. La rinnovata cosmesi next-gen spinge ancor di più il realismo televisivo degli incontri e di tutto quello che gli ruota intorno, mentre la forza bruta del motore grafico manda a schermo atleti davvero indistinguibili da quelli veri, con tanto di espressioni facciali che cambiano a seconda dell'andamento dell'incontro a sottolineare gioia o dolore. Piccole raffinatezze, certo, ma che danno il segno della estrema attenzione al dettaglio degli sviluppatori.
CERTEZZE
- Aspetto tecnico da urlo
- L'epicità degli incontri storici
- Voglia di simulazione
- Nuove meccaniche...
DUBBI
- ...che potrebbero spaventare i vecchi fan