Son of Nor è un action adventure che ha per protagonista un mago dotato di poteri telecinetici ed elementali. Non si tratta, come ampiamente prevedibile, di un mago qualunque ma di un vero e proprio prescelto, uno dei pochi a poter sfidare e scoprire i misteri del mondo desertico di Noshrac, un luogo ostile dove l'umanità, decimata da una terribile guerra, vive giorni terribilmente difficili.
L'eroe di Son of Nor ha un compito gravoso ma possiede tutte le doti necessarie per portarlo a termine
Ambiziosamente modesto
Finanziato attraverso Kickstarter con una campagna che ha raggiunto a malapena il suo obiettivo, Son of Nor non è certo uno Star Citizen ma pur essendo modesto in termini di impianto produttivo non lo è dal punto di vista delle meccaniche. Sia chiaro, non parliamo di innovazioni strabilianti. Abbiamo già visto eroi capaci di manipolare il terreno e sollevare oggetti da scagliare contro i nemici sfruttando poteri telecinetici. Ma Son of Nor aggiunge al pacchetto standard le interazioni elementali e una generosa dose di fisica. Elementi che il titolo targato stillalive studios (sì, è scritto tutto in minuscolo) sfrutta per dare vita a puzzle piuttosto intriganti e combattimenti divertenti il cui appeal deriva anche da un'interfaccia intuitiva che consente di manipolare numerosi oggetti contemporaneamente e con la stessa facilità con cui si solleva e si lancia una singola roccia.
Non mancano, sia chiaro, quest ripetitive e piuttosto banali ma siamo ancora in fase Early Access e le possibilità, che includono un gran numero di combinazioni legate ai poteri elementali, sono già parecchie. L'evoluzione del personaggio ha un impatto netto sul gameplay e, tra l'altro, è già possibile giocare in cooperativa a quattro giocatori - due se si gioca in split screen - con diverse situazioni studiate per coinvolgere tutti gli eroi. L'offerta, in sostanza, è interessante ma la componente narrativa non è ancora completa e gli sviluppatori hanno promesso di rendere le dinamiche del titolo ancora più complesse. Non ci troviamo, dunque, di fronte a un Early Access solo di nome, destinato a cambiare solo dal punto di vista estetico. In ogni caso miglioramenti relativi alla cosmesi sono fortemente auspicabili. Son of Nor non è brutto da vedere grazie ai colori vivaci e alle ambientazioni piuttosto varie e suggestive ma non fa certo gridare al miracolo. La mole poligonale è scarsa, gli effetti grafici non sono esaltanti, le collisioni sono completamente sballate e alcuni effetti sonori sono assenti con un triste sottotitolo a sostituirli. Possiamo comunque aspettarci parecchi cambiamenti da un titolo che non ci fa mancare alcune chicche nonostante lo stadio di sviluppo acerbo. La manipolazione del terreno, tanto per cominciare, è caratterizzata da una fisica credibile. Attraverso la telecinesi la sabbia si alza repentinamente per poi appoggiarsi andando a creare dune anche voluminose, capaci di invadere corsi d'acqua e di bloccare il movimento di personaggi, siano nemici o semplici personaggi non giocanti. L'acqua, inoltre, produce increspature dotate di volume e ha una resa discreta. Non mancano inoltre quest divertenti a distogliere l'attenzione dal comparto estetico, che già ora passa in secondo piano rispetto al gameplay, talvolta capace di sorprendere quando intervengono i puzzle, e rispetto alle promesse di aggiungere interazioni e situazioni ancora più intriganti.
La voglia di novità degli sviluppatori di Son of Nor la si vede anche dal supporto dedicato alle periferiche. L'interfaccia minimale e i poteri telecinetici si adattano decisamente bene ai nuovi sistemi di controllo e non è un caso che il titolo goda della compatibilità con ben tre di questi. Il primo è il Tobii EyeX che sfrutta il movimento degli occhi per dare un tocco di magia in più alla componente telecinetica. E lo stesso concept si applica al secondo controller, l'esotico sistema Emotiv EPOC che consente di interagire con il computer attraverso gli impulsi neuromuscolari. L'ultimo, prevedibile, è Oculus Rift, il visore tridimensionale che ormai è sulla bocca di tutti. Tutte queste possibilità contribuiscono a rendere Son of Nor un gioco interessante. Limitato ma con ampi margini di miglioramento, quest a profusione e situazioni piuttosto varie. Il prezzo non è dei più bassi ma non è nemmeno elevato ed è giustificato dal supporto già nutrito per un titolo che, attraverso Steam, include già achievement, classifiche, statistiche e la già menzionata cooperativa a quattro giocatori.
Conclusioni
PRO
- Meccaniche interessanti e ben implementate
- Particolarmente adatto a supportare controller esotici e intriganti
CONTRO
- Migliorie nel comparto artistico e tecnico sarebbero indubbiamente gradite
- È ancora presto per farsi un'idea del prodotto completo