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PC Magazine #180

Parola agli sviluppatori e ai loro giochi!

RUBRICA di La Redazione   —   25/10/2014

Non è comunissimo che uno sviluppatore parli apertamente di titoli realizzati da altri, ma di recente sul blog di Frictional Games - non hanno bisogno di introduzioni, vero? - è apparso un lungo post che parte da Alien: Isolation e lo utilizza come spunto di discussione per un'interessante digressione sul game design nei giochi dell'orrore. Da leggere dall'inizio alla fine, anche se un po' lungo, perché ne vale davvero la pena. Sempre a proposito di team di sviluppo e critica, The Astronauts, che da poco ha rilasciato l'ottimo The Vanishing of Ethan Carter, ha analizzato l'impatto degli youtuber sulle vendite dei titoli, traendone conclusioni tutt'altro che scontate e piuttosto distanti dalle più recenti credenze comuni. Infine RockPaperShotgun ci ricorda dell'esistenza di X-Com: Apocalypse, terzo capitolo della serie originale che è poco citato solitamente ma vale comunque una prova per un weekend all'insegna del retrogaming!

Tutto il mondo del gioco su PC nella rubrica settimanale di Multiplayer.it!

PC Magazine #180

COMPONENTE CARATTERISTICHE PREZZO
Processore Intel Pentium G3220 € 50.00
Scheda Madre MSI H81M-P33 € 40.00
Scheda Video Nvidia GeForce GTX 750 Ti € 125.00
RAM KINGSTON - Memoria Dimm HyperX Blu 4Gb ddr3 1333MHz € 40.00
Alimentatore Cooler Master 400 Watt € 30.00
Hard Disk Hard Disk Seagate - Barracuda 500 GB SATA-II 3.5LP 12.4MS 7200RP € 40.00
CONFIGURAZIONE COMPUTER ENTRY LEVEL: € 325.00

PC Magazine #180



 Questa settimana è uscito sulle pagine virtuali di Multiplayer.it il provato di Albedo: Eyes from Outer Space, un'avventura in prima persona ricca di enigmi che non disdegna fasi di azione pura bene integrate con il resto del gioco. L'ambientazione è quella della fantascienza anni Sessanta e lo sviluppatore un italiano di talento.

Per il momento si trova su Steam in accesso anticipato, ma il gioco è già a buon punto e in costante aggiornamento.

Finalmente A Golden Wake è uscito su Steam e GOG, e noi siamo pronti a tuffarci negli anni Venti, mitizzati da tanto cinema e narrativa. Oltre al fatto che Wadjet Eye Games è una garanzia di qualità, quest'avventura grafica è una delle pochissime in circolazione a proporre un'ambientazione storica ben documentata , sia dal punto di vista dell'organizzazione sociale sia da dal punto di vista architettonico. E comunque parliamo di un'epoca inquieta e contradditoria che non ha mai perduto il suo fascino agli occhi di tutto il mondo: grandi bevute prima di pranzo, incontri clandestini, immense fortune accumulate e dilapidate in meno di un giorno. C'è tutto quello che serve per una grandiosa avventura. Senza dimenticare ovviamente gli onnipresenti gangster, che intrallazzano, uccidono, e tengono alta la tensione. Perciò, se non siete refrattari ai pixel e a uno stile di gioco rilassato, A Golden Wake merita tutta la vostra attenzione.

In un reame onirico dove tutto può succedere, perché lì vivono gli dei, comincia il nostro viaggio alla ricerca di sedici statuette a forma di volpe. Benvenuti in TRI: Of Friendship and Madness, un gioco di puzzle in prima persona ambientato in un mondo tridimensionale. Non ci sono minacce fisiche in TRI, solo enigmi intelligenti da risolvere usando i nostri poteri. Possiamo arrampicarci sui muri, manipolare la luce e comporre percorsi di triangoli sospesi in aria, abilità potenti all'altezza delle sfide intricate che ci troveremo ad affrontare. L'atmosfera autunnale, i contrasti di colore e la composizione delle forme contribuiscono a creare un'ambientazione sensuale e giocosa. A noi il compito di svelare cosa nasconde, e di conseguenza dare un senso al nostro viaggio. Se già vi sentite in armonia cosmica con il gioco, potete acquistare TRI sui principali canali di distribuzione digitale, confortati dai tanti consensi che ha riscosso sulla stampa specializzata di tutto il mondo.

Jacob Reeves è un uomo sofferente che ha deciso di farla finita. Ma nel momento in cui abbraccia l'oscurità della morte, si ritrova in un mondo soprannaturale, privo di memoria e alle prese con personaggi impossibili. Silence of the Sleep ci invita a intraprendere quindi un oscuro viaggio nel dopo vita del signor Reeves, sotto forma di un'avventura in due dimensioni a scorrimento orizzontale. Non sarà però un viaggio facile, e neppure confortevole. Brutali cambi di scenario giocano con i nostri nervi. Un momento prima siamo in un salotto, al riparo da ogni male, e subito dopo precipitiamo in un inferno di dolore e paura. Quando non siamo impegnati a risolvere enigmi dobbiamo lottare per la vita, alternandoci tra le modalità di gioco. Silence of the Sleep è quindi un incontro di generi tenuti insieme da una intensa atmosfera horror. Tanta visionarietà è scaturita dall'impegno di una persona sola, Jesse Makkonen, al quale va la nostra stima. Se volete dare una possibilità a Silence of the Sleep, lo trovate su Steam a 14,99 euro, altrimenti potete aspettare la nostra recensione la prossima settimana.

Dimenticate i vampiri sexy seduttori di scolarette, a cui romanzi per giovani cuori ci hanno abituati negli ultimi tempi, perché in Vampires: Guide Them to Safety! i vampiri sono allocchi con poco sale in zucca desiderosi solo di tornare alle loro bare per un sonno ristoratore. Il nostro compito è quello di guidarli, intervenendo sul percorso per evitare che vadano incontro a una fine indegna per un signore della notte. Dovremo vedercela quindi con trappole mortali, cacciatori di vampiri e altre diavolerie, ma sempre all'insegna dell'umorismo. Vampires: Guide Them to Safety! ha infatti toni scanzonati e personaggi deliziosi che somigliano a bamboline animate, forse per alleviare i momenti di frustrazione ai quali di certo andremo incontro in questo divertente gioco di strategia che ribalta il meccanismo classico dei tower defence. Se siete fra quelli che non si agitano sotto pressione, Vampires: Guide Them to Safety! potrebbe essere il gioco giusto per voi. Oltretutto costa solo 5 euro.

Salutiamoci come si deve con un buon browser game gratuito. Per esempio Late Night Drive, nel quale dobbiamo tamponare le auto che ci precedono, riconoscibili dai fanalini di coda rossi che brillano nella notte, per farle sbattere contro quelle che arrivano in direzione opposta, che invece si fanno riconoscere dal bagliore bianco dei fari. Ideale se giocato a tarda notte, al buio e con una buona colonna sonora.

di Andrea Rubbini

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Night Dive Studios prosegue nella sua opera di ripubblicazione di titoli del passato su Steam, con ben cinque giochi, in realtà già tutti disponibili da tempo su GOG.com a prezzi inferiori, ad arricchire il suo catalogo e pronti per essere riscoperti. Vediamoli tutti, uno per uno.

BloodNet
BloodNet è un'avventura grafica punta e clicca che mescola vampiri e Cyberpunk. Il protagonista, Ransom Stark, deve fermare il potente vampiro Abraham Van Helsing che sta tentando di conquistare il mondo reale e quello virtuale. Contaminato dal morso di Van Helsing, Stark deve lottare contro l'infezione grazie alla tecnologia, scoprendo la mente che si nasconde dietro tutti questi accadimenti. Il gameplay del gioco è quello classico del genere, con moltissimi dialoghi e puzzle davvero difficili. Gli sviluppatori provarono a variare un poco la formula base aggiungendo alcuni elementi da gioco di ruolo, un sistema di spostamenti che rende meno lineare lo svolgimento dell'avventura e inserendo degli incontri casuali, con tanto di combattimenti. Insomma, si tratta di un titolo ibrido affascinante, non completamente riuscito, ma nemmeno disprezzabile.

Darklands
Darklands di Microprose è il migliore dei titoli di questa cinquina, un classico considerato uno dei migliori giochi di ruolo per computer di tutti i tempi. Ambientato in un Sacro Romano Impero a metà tra lo storico e il fantasy, offriva un mondo aperto con miriadi di quest completabili come si voleva, per acquistare reputazione, positiva o negativa a seconda del comportamento tenuto. Il giocatore era lasciato libero di prendere le sue decisioni e di condurre il gioco secondo i suoi schemi. Pensate che la libertà era cosa ampia, che si poteva sviluppare una reputazione regionale, ossia si poteva essere trattati da eroi in un luogo e da malvagi in un altro, dando una varietà eccezionale al gameplay.

Nonostante gli anni che si porta sul groppone, Darklands è un'esperienza che ogni videogiocatore dovrebbe fare. Peccato che, nonostante le idee contenute nel gioco siano state riprese più volte, nessuno si sia imbarcato nell'impresa di realizzare un titolo più moderno con la stessa quantità e organicità di contenuti.

Sword of the Samurai
Sword of the Samurai fu la risposta di Microprose a Cinemaware, oltre che una specie di seguito spirituale di un altro titolo di Microprose di grande successo, Sid Meier's Pirates!. Ossia tentava di mescolare strategia e azione, inserendo le fasi giocate in una cornice spettacolare fatta di sequenze d'intermezzo graficamente molto ricche (rispetto agli standard dell'epoca), che avevano come unico scopo quello di gratificare il giocatore. Il gameplay era legatissimo a elementi della filosofia dei samurai, con l'onore che andava curato sopra ogni altro aspetto, per garantire l'ascesa sociale del protagonista e della sua dinastia. Ovviamente si potevano compiere azioni considerate disonorevoli, ma bisognava non farsi scoprire per non essere disonorati e, quindi, costretti a fare seppuku.

Rex Nebular and the Cosmic Gender Bender
Come mai il colonnello Stone ha offerto all'imbranato Rex Nebular il compito di recuperare un vaso offrendogli una ricompensa principesca? Per scoprirlo non vi resta che giocare a quest'avventura grafica punta e clicca nemmeno troppo velatamente ispirata agli Space Quest di Sierra, capace cioè di mescolare una trama fantascientifica avvincente a un'ironia sopraffina, in un contesto dalle tematiche profonde. Oltre ai bei puzzle, Rex Nebular era infatti caratterizzato da un tema sociale impegnativo come lo scontro tra generi sessuali, trattato con leggerezza, ma senza volgarità.

Volendo era possibile giocare a una versione semplificata dell'avventura, con meno puzzle e meno pericoli per la vita di Rex. Nonostante non sia un titolo annoverabile tra i più grandi esponenti del genere, non è nemmeno disprezzabile e si lascia giocare con gusto ancora oggi.

Dragonsphere
Iniziamo sconsigliandovi l'acquisto di Dragonsphere su Steam, perché su GOG.com potete ottenerlo gratuitamente. Pubblicato da Microprose nel 1994, non ottenne il successo meritato, nonostante fosse un ottimo titolo, perché purtroppo uscì in piena decadenza delle avventure grafiche. Peccato, perché si tratta di un prodotto di grande qualità che racconta la storia della liberazione dello stregone Sanwe da una sfera magica in cui era stato intrappolato da Callahach, re del regno di Gran. Ora tocca al suo erede, Callash, sventare la minaccia dello stregone. Purtroppo la verità non è quella che sembra e Callash lo scoprirà a sue spese, affrontando una serie di intrighi che andranno ben oltre la sua missione iniziale.

di Simone Tagliaferri

Titolo: BloodNet - Darklands - Sword of the Samurai - Rex Nebular and the Cosmic Gender Bender - Dragonsphere
Sviluppatore: Microprose
Anno di pubblicazione: BloodNet 1993, Darklands 1992, Sword of the Samurai 1989, Rex Nebular and the Cosmic Gender Bender 1992, Dragonsphere 1994
Come reperirlo: Potete acquistarli comodamente su Steam, o a un prezzo inferiore su GOG. Dragonsphere è completamente gratuito su GOG.
Perché giocarlo oggi: Per amore della storia dei videogiochi.

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WildStar
Le cose non vanno molto bene in casa Carbine: si è appena scoperto, infatti, che NCSoft ha appena licenziato un gran numero di dipendenti. "Nonostante le decisioni come questa siano sempre molto difficili da prendere, sono anche necessarie per implementare la nuova strategia che ci permetterà di rinforzare la nostra posizione come leader nel mercato dell'intrattenimento globale", ha comunicato ufficialmente un portavoce dell'azienda.

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"Come già detto, non è stata una scelta semplice, e auguriamo sinceramente il meglio a tutti quanti". Magra consolazione: a detta del community manager Tony Rey, NCSoft ha ridotto il personale negli uffici occidentali. Ovviamente una delle compagnie colpite è stata Carbine, che secondo le fonti di Polygon avrebbe perso qualcosa come sessanta impiegati. Uno di loro era il chief client engineer, che ha confermato il suo licenziamento su Twitter. La notizia fa riflettere perché negli ultimi mesi il team di WildStar ha perso parecchi componenti importanti dello staff, benché il PR di NCSoft abbia assicurato che i "superstiti" continueranno a lavorare alacremente al MMO fantascientifico.

Guild Wars 2
Il licenziamento in massa di cui abbiamo appena parlato, però, sembra non aver sfiorato gli uffici di ArenaNet, unico ramo occidentale di NCSoft che, a quanto pare, continuerà la sua corsa inalterato. D'altra parte, il team di Guild Wars 2 ha altre gatte da pelare: in questi giorni è scoppiato un vero e proprio scandalo quando la community si è accorta di un imprevisto cambiamento al famoso Gem Store.

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Senza alcun preavviso, ArenaNet avrebbe semplificato lo scambio tra gemme, euro e ori implementando dei pacchetti fissi a partire da 400 gemme: la scelta ha, pensata per i nuovi giocatori, ha però indisposto tutti quelli che desideravano acquistare meno gemme e che si trovavano quindi costretti a comprarne più del dovuto. Nei forum ufficiali è scoppiato il caos e il community manager Gaile Gray è dovuto intervenire per rassicurare i giocatori che il team stava già valutando la loro reazione. Una volta tanto, comunque, è finita bene per tutti: ArenaNet ha fatto un passo indietro, mantenendo il nuovo sistema a pacchetti e implementando l'opzione per personalizzare ulteriormente l'acquisto. D'altro canto, i giocatori sembravano sul punto di andare a cercare gli sviluppatori con torce e forconi... anche perché ultimamente ArenaNet non ha fatto i compiti a casa con i suoi tanto pubblicizzati aggiornamenti quindicinali, ma all'orizzonte si smuove qualcosa: concluso l'annuale evento di Halloween, si riprenderanno i fili della seconda stagione della Living Story con l'entrata in scena definitiva del drago antico Mordremoth. I contenuti del prossimo aggiornamento sono ancora avvolti nel mistero, ma il director Colin Johanson ha scritto una frase piuttosto minacciosa nella sua ultima bloggata: "il sentiero verso la guerra è lastricato di punti di non ritorno". Le cose si mettono male per Tyria, eh...

World of Warcraft
Manca meno di un mese alla quinta espansione del tronista Blizzard e al nuovo BlizzCon, e già si respira aria di festa. Primo: in game è iniziato il tradizionale evento a tema Halloween, con nuove ricompense e mascotte per i cacciatori di caramelle e cavalieri senza testa.

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Secondo: è ufficiale, il concerto di chiusura del BlizzCon sarà suonato dai Metallica, dal vivo per i presenti e in streaming per tutti quelli che seguiranno l'evento grazie ai biglietti "virtuali" in vendita. Terzo: fino al 29 ottobre sarà possibile approfittare di uno sconto del 25% su quasi tutti i servizi a pagamento, dal cambiamento di razza e fazione al trasferimento di server. Un ottimo incentivo per chi sta meditando di tornare a giocare dopo un periodo di pausa in cui magari sono cambiate tante cose. Quarto: i vecchi giocatori che hanno chiuso la sottoscrizione potranno tornare a giocare World of Warcraft completamente gratis per una settimana, così da provare la nuova patch 6.0.2, La Marea di Ferro, e tastare con mano tutte le modifiche che hanno cambiato il gioco in previsione di Warlords of Draenor.

A Realm Reborn: Final Fantasy XIV
Questa settimana chiudiamo con la quattordicesima fantasia finale, foriera di belle notizie. Tanto per cominciare, insieme ai primi freddi invernali arriva anche la nuova patch: l'aggiornamento 2.4 uscirà infatti il prossimo martedì, anticipato da un downtime di ben ventiquattro ore che ha lasciato di stucco la community.

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Comprensibile, però, dato che la patch andrà a incidere su parecchi aspetti tecnici, oltre che contenutistici: nella fattispecie, Square Enix amplierà i lotti relativi all'housing ed effettuerà anche una manutenzione generale del database fino al 28 ottobre. Della patch ne parleremo approfonditamente la prossima settimana in uno speciale dedicato: qui vi ricordiamo che aggiunge la battaglia con la famosa Shiva, ma anche nuovi dungeon, i boss finali del Binding Coil of Bahamut e due nuove classi: il Thief e la sua evoluzione, il Ninja. Square Enix implementerà anche un cash shop che sta già facendo discutere parecchio i giocatori, dato che non si sa esattamente cosa proporrà. Infine, nei giorni scorsi è stata anche annunciata la prima espansione di Final Fantasy XIV, prevista per i primi mesi del 2015 e intitolata Heavensward: i dettagli sono ancora abbastanza sparuti, ma si sa per certo che ci sarà una nuova, misteriosa razza e che si concentrerà sul regno di Ishgard, permettendo ai giocatori di raggiungere il livello 60.

di Christian La Via Colli

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La resa dei conti... del terzo trimestre fiscale
Dopo il report trionfale di Intel ecco arrivare il momento di AMD che nel rilasciare i dati del terzo trimestre fiscale ha annunciato, per voce della nuova CEO Lisa Su, anche un riassetto delle risorse. Come molti ben sanno questo termine preannuncia spesso licenziamenti e, a quanto pare, in AMD ce ne saranno ben 710 presumibilmente dovuti a risultati finanziari poco esaltanti. Gli introiti complessivi dell'ultimo quarto fiscale ammontano a 1.43 miliardi di dollari dei quali solo 63 milioni sono utili. Ma questi, al netto, si tramutano nella non esaltante cifra di 17 milioni di dollari la cui responsabilità è riconducibile a al calo del 16% degli introiti del settore Computer and Graphics. Si tratta del settore più importante della compagnia, con 781 milioni di dollari di introiti, ma alla resa dei conti quello che resta è una perdita, in termini di utile netto, di ben 17 milioni di dollari.

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Nettamente peggio dei 6 milioni, sempre di rosso, fatti registrare nel medesimo trimestre dell'anno precedente. Ma c'è un settore di AMD che si mantiene abbondantemente in positivo ed è quello delle APU su cui la compagnia ha saggiamente puntato tempo addietro riuscendo a infilarsi anche nelle console di nuova generazione di Microsoft e Sony. In percentuale l'incremento della divisione APU rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente è del 21% ed è questo risultato, che corrisponde a 108 milioni di dollari di utile netto su 648 milioni di dollari di ricavi complessivi, che ha permesso a AMD di finire comunque in positivo nonostante la situazione globale della compagnia non sia particolarmente rosea. Ma il licenziamento del 7% della forza lavoro complessiva di AMD non è l'unica mossa a breve termine della compagnia. L'altra, per fortuna meno drastica, consiste nell'abbassamento dei prezzi delle APU deciso, presumibilmente, con il fine di insidiare gli i3 e gli i5 di Intel, nel caso degli assemblati (offrendo agli acquirenti anche un gioco gratuito tra Murdered: Soul Suspect, Thief, or Sniper Elite 3), e di spingere di più laddove la risposta del mercato è buona, ovvero nel campo di preassemblati e portatili. L'A10-7850K, modello di punta della serie 7000, cala di ben 46 dollari che si traducono in un taglio del circa 25% sul prezzo precedente. Per i modelli inferiori il calo, invece, è minore ma risulta comunque corposo nel caso, per esempio, dell'A10-6800K che scende da 140 a 112 dollari e diventa decisamente appetibile anche per configurazioni economiche. Non che una mossa del genere possa cambiare più di tanto gli equilibri ma è importante che AMD faccia qualcosa per arginare gli squilibri, tanto più che non ci saranno nuovi prodotti fino al 2015 quando dovremmo veder arrivare Radeon con GPU a 20 nanometri e APU a bassissimo consumo che potrebbero dare una spinta agli affare della compagnia. In tutto questo sarebbe molto interessante dare un'occhiata ai risultati finanziari di Nvidia ma per farlo ci toccherà aspettare il 6 novembre, data in cui si terrà una conference call trasmessa in streaming via web. La pubblicità dedicata all'evento lascia presumere che i dati Nvidia siano decisamente positivi nonostante i dispositivi Tegra non abbiano ottenuto il riscontro sperato. E possiamo ipotizzare che non mancheranno previsioni entusiaste per il trimestre attuale visto il successo della serie GeForce 900 che pur essendo legata al vecchio processo produttivo a 28 nanometri ha fatto scalpore grazie a consumi e clock da record. Nel frattempo ad aver tirato un sospiro di sollievo è stata Microsoft che nel settore hardware ha potuto esibire un incremento del 127% in relazione agli introiti della divisione Surface. A quanto pare il Surface Pro 3 ha avuto successo, ha prodotto 908 milioni di introiti e ha finalmente portato l'utile netto netto del settore tablet di Microsoft in positivo. I numeri sono ancora limitati ma le percentuali sono schiaccianti rispetto a quelle della divisione Lumia che in confronto all'anno precedente ha fatto registrare un incremento del solo 6%.

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Davvero poco se consideriamo che la diffusione di Windows Phone è ancora molto bassa e gli smartphone Lumia venduti in 3 mesi si fermano a 9.3 milioni. Pochi se confontati con una concorrenza che fa registrare il triplo delle vendite per un solo modello, quando va male. Ma non è il caso di preoccuparsi per Microsoft che nonostante l'acquisizione di buona parte di Nokia sfoggia comunque lauti guadagni. Gli utili netti sono calati del 14% ma gli incassi sono cresciuti arrivando a 23.2 miliardi di dollari. Niente male visto il riassetto, gli investimenti, le performance non esaltanti di Windows 8 e la crescente concorrenza. Nel frattempo IBM continua ad allontanarsi dal settore della produzione diretta di hardware. Sono e saranno ancora molto elevati gli investimenti sulla ricerca nel campo dei semiconduttori ma il settore PC e dischi fissi della compagnia è già stato ceduto da tempo mentre le operazioni di manifattura stanno passando interamente nelle mani di GlobalFoundries. L'accordo con il gigante taiwanese dei semiconduttori coinvolgerà tutti i 5000 dipendenti che si occupano di manifattura dei chip per IMB ma la maggior parte di questi riceverà un'offerta di lavoro da GlobalFoundries, almeno secondo quanto affermato da Sanjay Jha, chief executive della compagnia Taiwanese. In sostanza IBM, ex regina del mondo dei computer, punta a occuparsi di design e di servizi più che di realizzazione effettiva dell'hardware. Ma la transizione, a quanto pare, procede troppo lentamente o almeno questa è l'opinione di un analista della Bernstein Research che ha cercato da un perchè ai traballanti risultati fiscali del trimestre che si è concluso il 30 settembre 2014. Il valore delle azioni IBM è infatti calato dell'8% rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente e la compagnia ha registrato un calo negli introiti anche nelle divisioni che nel prossimo futuro resteranno sotto al suo diretto controllo. Gli incassi totali ammontano infatti a 22.4 miliardi di dollari e sono inferiori di ben un miliardo rispetto ai 23.4 previsti dagli analisti. Per fortuna i settori che si occupano di analisi dei dati e di software, ambiti su cui IBM sta puntando per il proprio futuro, sono stabili o in positivo ma il volume complessivo degli affari di queste divisioni non è ancora sufficiente a tamponare i problemi complessivi di una compagnia titanica.

di Mattia Armani