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Mal comune grande gaudio

Cooperazione, sfida e divertimento nell'espansione stand alone di Don't Starve

PROVATO di Andrea Centini   —   24/02/2015

Considerato tra i migliori titoli indipendenti del recente passato, Don't Starve di Klei Entertainment, del quale potete leggere un'esaustiva recensione cliccando sul seguente link, per chi ne ha apprezzato le indiscutibili doti e amato/odiato la spietata natura hardcore, aveva un unico, piccolo neo: pur avendo una struttura perfetta per essere goduto in compagnia, era infatti una deliziosa esperienza appositamente plasmata per il singolo giocatore, abbandonato in totale solitudine e senza informazione alcuna in un lugubre, astratto e pericolosissimo mondo di fantasia, ove per sopravvivere era necessario destreggiarsi tra astuzia, ingegno e decisioni rapide, fortificate dai continui quanto inevitabili trapassi.

Mal comune grande gaudio

Richiesta a gran voce dagli appassionati sin dall'esordio sul mercato (basta leggere il primo commento sotto la recensione del nostro buon Mattia Armani), l'aggiunta del multiplayer è diventata di fatto un'incombenza prioritaria per i talentuosi sviluppatori canadesi, colti quasi di sorpresa dal successo incredibile della propria carismatica creatura, nel frattempo sbarcata anche su PlayStation 4 e PlayStation Vita. Fu così che il 7 maggio 2014 venne annunciata l'espansione stand alone Don't Starve Together, la cui uscita, inizialmente prevista per l'estate dello stesso anno, è "scivolata" in Accesso Anticipato su Steam solamente lo scorso 14 dicembre, dopo aver trascorso un paio di mesi in Beta tra le mani dei fedelissimi. Tutt'oggi manca ancora una finestra di lancio definitiva, poiché per rifinitura e potenzialità, l'asticella del progetto è stata costantemente innalzata dagli sviluppatori, desiderosi di regalare agli appassionati un'esperienza cooperativa e competitiva avvincente, coinvolgente e soprattutto equilibrata. Dopo aver superato con successo i primi freddi inverni in compagnia, ecco per voi le nostre prime impressioni.

Cooperare o competere per sopravvivere non è mai stato così divertente come in Don't Starve Together!

Sogno o son desto

Prima di elencare le caratteristiche intrinseche del titolo, è doveroso spendere qualche parola sul metodo scelto da Klei Entertainment per la sua distribuzione. Se già possedete Don't Starve nella libreria di Steam, quando Don't Starve Together uscirà dal programma dell'Accesso Anticipato verrà aggiunto gratuitamente sul vostro account, tuttavia, se volete giocarci in anticipo e finanziare la sua evoluzione, potete acquistare il pacchetto chiamato "Frontier pack" col 75% di sconto, il quale, oltre a comprendere una copia per se stessi, ne include una gift da girare a un amico. Per coloro che non possiedono Don't Starve, il Frontier pack viene venduto a 19,99 Euro e contiene anche il titolo originale, oltre alle suddette copie dell'espansione. Una volta avviato il gioco, gli appassionati si troveranno immediatamente a proprio agio, dato che i menù e lo stile sono praticamente identici a quelli di base, ad eccezione per le voci relative alla creazione di una nuova partita. Facendo da host è possibile ospitare al massimo sei giocatori, tuttavia vi sono ottimi server dedicati (in collaudo) che ne supportano molti di più, sino a un tetto di 64, come indica la cifra sotto alcuni di essi. Tra le varie opzioni selezionabili troviamo la tipologia di server (LAN o online), la password, la descrizione del mondo, che, come da tradizione, verrà generato proceduralmente, l'implementazione del PvP, l'accesso garantito ai soli amici e soprattutto la modalità di gioco, per l'occasione distinta in tre tipologie.

Mal comune grande gaudio
Mal comune grande gaudio

Quella definita "Survival", di default, è la classica modalità sandbox già apprezzata nel titolo originale, e oltre a essere la più difficile del lotto, va necessariamente affrontata cooperando almeno con un altro giocatore, pena una morte rapida e dolorosa. Quando si trapassa in questa modalità, il personaggio viene trasformato in fantasma, con una limitata ma tangibile interazione ambientale (riduce ad esempio la sanità mentale degli altri e può incendiare arbusti), tuttavia, se non si viene resuscitati in qualche modo, alla morte di tutti i giocatori presenti sul server si avvia un inesorabile timer, che allo zero determina il game over resettando l'intero mondo. La modalità "Endless", ovvero senza fine, è una variante semplificata della principale, laddove la collaborazione fra giocatori non è più stringente e, in caso di morte, l'universo generato non viene resettato, inoltre i fantasmi possono resuscitare liberamente nel cosiddetto portale dello spawn. L'ultima delle tre modalità disponibili, chiamata Wilderness, è stata creata per strizzare l'occhiolino alle dinamiche presenti in altri giochi di sopravvivenza: in essa non vi sono fantasmi e oggetti di risurrezione, e quando si muore si torna semplicemente alla schermata di selezione del personaggio, venendo successivamente proiettati in un punto casuale della mappa. A proposito dei personaggi, i sei protagonisti di Don't Starve, ovvero Wilson, Willow, Wolfgang, Wendy, WX-78 e Wickerbottom, ciascuno con le proprie caratteristiche peculiari, sono al momento tutti selezionabili sin dapprincipio, senza necessità di sbloccarli. In futuro verrà implementata anche la compatibilità col DLC "Reign of Giants", col supporto a due nuovi personaggi, nuovi oggetti, biomi e molto altro ancora. Quando si imposta una nuova partita è possibile modificare una pletora di voci per personalizzare al massimo l'esperienza di gioco, e oltre a determinare l'estensione della mappa, è possibile selezionare la distribuzione di determinati oggetti (commestibili, piante, rocce e così via), l'intensità dei fenomeni naturali, la presenza dei nemici e persino la regolarità del ciclo giorno-notte, che, come ben sanno gli appassionati di Don't Starve, gioca un ruolo fondamentale negli equilibri e nella difficoltà del titolo. Ricordiamo inoltre che l'espansione è totalmente aperta alle mod, e grazie a un apposito tool rilasciato dagli sviluppatori, è possibile creare, fra le altre cose, anche oggetti e personaggi personalizzati, che già affollano numerosi la bacheca di Steam Workshop.

Mors tua mors mea

Una volta comparso sulla mappa, il giocatore navigato di Don't Starve sa esattamente (o quasi) cosa deve fare per sopravvivere e quali sono i materiali da raccogliere per costruire un primo accampamento di fortuna, ove proteggersi da intemperie, buio e nemici. Senza entrare nei dettagli, per i quali vi rimandiamo alla recensione dell'opera originale, in questa sede vi ricordiamo che lo scopo del gioco è innanzitutto restare in vita, dunque non morire di fame, come suggerisce il nome stesso del titolo, ma è fondamentale anche mantenere un adeguato livello di sanità mentale (influenzato da una miriade di parametri) e ovviamente difendersi dai mostri.

Mal comune grande gaudio
Mal comune grande gaudio

In Don't Starve Together non vi sono variazioni nel gameplay, ciò nonostante sono apprezzabili alcune nuove introduzioni - in continua evoluzione - necessarie per rendere divertente ed equilibrata l'esperienza in multiplayer, sia che si cooperi o che si decida di combattere per accaparrarsi le preziose risorse. Fra le altre cose, troviamo una chat testuale da avviare col tasto Y, variazioni per alcune attività (come il dormire), nuove creature chiamate Ewecus e la pericolosissima pioggia di meteoriti, che garantisce altresì il rilascio di preziosi materiali rocciosi e metallici. Le modifiche principali sono relative all'equilibrio e alle proprietà degli oggetti disseminati sulla mappa, che, come specificato, nella modalità Survival rendono necessaria la coordinazione tra i giocatori per il recupero delle risorse e la costruzione di suppellettili, utili, ad esempio, per conservare il cibo, proteggersi dal freddo e così via. Come avviene in Don't Starve, una morte prematura e improvvisa è sempre dietro l'angolo, soprattutto durante la pericolosa stagione invernale, ed è dunque necessario programmare attentamente - e in anticipo - le proprie mosse, rese ancor più delicate dall'imprevedibilità del PvP, quando implementato. Attualmente il supporto al joypad è incompleto, le grotte non sono state introdotte e a volte, rientrando in un server già visitato, si presenta un fastidioso bug che non aggiorna la mappa con le aree esplorate, ciò nonostante gli sviluppatori rilasciano costantemente patch di rettifica e ampliamento, che rendono il titolo perfettamente godibile anche in versione Beta. Diverse novità saranno introdotte in primavera con l'arrivo di un nuovo DLC, che, fra le altre cose, renderà possibile cavalcare i "Beefalo", le grosse creature bovine che tra escrementi, manto peloso e comportamento aggressivo (quando sono in calore), giocano sempre un ruolo fondamentale nell'economia di Don't Starve. Se avete apprezzato l'opera originale, avete amici con cui giocare e non volete attendere l'uscita dall'Accesso Anticipato, quando l'espansione sarà rilasciata gratuitamente a tutti i possessori di Don't Starve, l'acquisto del Frontier pack è caldamente consigliato, visto il prezzo vantaggioso e la seconda copia in regalo. Il consiglio è valido anche per chi decide di avvicinarsi la prima volta al claustrofobico universo immaginato da Klei Entertainment.

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Multiplayer.it

Lettori (14)

7.7

Il tuo voto

PRO

  • Tre diverse modalità di gioco
  • Server dedicati e supporto alle mod
  • Sarà gratis per chi ha già acquistato Don't Starve
  • Incendiare il campo dei nemici non ha prezzo

CONTRO

  • Qualche bug minore da rettificare
  • Alcune feature ancora incomplete o da implementare