Chi non salta zombi è!

Primo giro di DLC per Call of Duty: Advanced Warfare. La formula è quella classica, quattro mappe, una nuova arma, e ovviamente l'immancabile (e richiestissima) modalità Ezo Zombies. Altrettanto classico è il prezzo: quindici euro. A noi preme sapere se il classico prezzo salato è giusto per la qualità dei contenuti. Per la quantità è meglio non parlarne. Cerchiamo di capire quindi quanto di buono c'è in questo primo pacchetto Havoc. Fermo restando che non farà cambiare idea a tutti coloro che vedono i DLC come una bieca, ma lecita, operazione commerciale.

Primo DLC per Call of Duty: Advanced Warfare tra i soliti contenuti e zombi salterini!

La Torre del Diavolo

Partiamo con le quattro mappe, tutte nuove di zecca, nessuna per fortuna è una riedizione di vecchi livelli in versione "advanced". La più colorata ed esuberante del lotto è senza dubbio Sideshow.

È ambientata ai piedi del Devil's Tower, l'iconica montagna vista in Incontri ravvicinati del terzo tipo: siamo all'interno del recinto di un albergo dal tema clownesco/casa degli orrori, con evidenti rimandi anche al far west, non sono per le tipologie di case e casupole, ma anche per la presenza dell'ingresso della miniera. La mappa non è particolarmente complicata a livello del terreno, gli spazi ampi permettono lunghe linee di tiro, si può entrare in parecchie case, con tanto di "cortili" rialzati per un buon colpo d'occhio.Oltre ai tetti delle strutture, dei camion e delle vetture, non mancano punti estremamente rialzati su cui i cecchini potranno davvero divertirsi, come l'alta insegna Clown Inn che campeggia nel centro della mappa. Un campo di battaglia molto ampio, in cui gli ampi spazi aperti fanno muovere i giocatori con estrema cautela, troppo esposti al fuoco incrociato, anche dalla lunga distanza. Core ci porta invece nel deserto del Gobi, per una mappa ambientata all'interno di un complesso industriale decisamente labirintico e tortuoso, tra le rovine cadenti delle strutture, palazzi sventrati, tunnel, strozzature, come quelle del gigantesco macchinario, e punti sopraelevati invero non troppo numerosi. Una mappa circolare decisamente non aperta, più "normale" data la sua complessità rispetto a Sideshow, caratterizzata da un layout a terra ricco di macerie, muretti e palazzi in rovina e silos collassati che rendono le corse tra le strette "viuzze" perfette per letali imboscate. Intricato non vuol dire solo combattimenti ravvicinati. Abbandonando le strutture centrali gli spazi si allargano e non è raro imbattersi anche in una rigogliosa vegetazione che stempera il color ocra persistente della mappa. Un bel campo di battaglia, classico se vogliamo, ma decisamente ben congegnato.

Io zombo, tu zompi, egli spara!

Urban è una mappa molto piccola, dal layout simile ad un quadrato; di conseguenza è velocissima e frenetica, perfetta per accumulare kill su kill, o al contrario per morire una sacco di volte. Combattimento urbano ravvicinato al cento per cento, con parti dello scenario che si aprono dopo qualche minuto, dove comunque le possibilità offerte dalla tuta vengono messe alla frusta. Non è comunque un campo di battaglia banale e piatto, palazzi di due- tre piani situati uno accanto all'altro ci danno punti di salto non indifferenti, senza dimenticare la possibilità di entrare in molti palazzi, dai "garage" sino ai piani alti.

La classica mappa in cui girando l'angolo ci si può beccare un colpo di shotgun sonico in faccia, ma alla stessa maniera la verticalità - comunque presente - ci regala un gunplay mai banale e soddisfacente. Senza dubbio il campo di battaglia più caotico del pacchetto. Da ultimo abbiamo Drift, una mappa decisamente ampia ambientata in una sorta di villaggio alpino/centro commerciale in pieno inverno, con tanto di neve, giostra vecchio stile, alberi di natale, luminarie baracchini e tanti negozi che pubblicizzano saldi a cui non si può rinunciare. Inutile dire che si potrà entrare in molti di questi negozi, la mappa non è piatta, è di fatto su più livelli, con salite e discese, senza ovviamente dimenticare i tetti e i terrazzi su cui saltare. Non mancano spazi ampi per lunghe linee di tiro, per un campo di battaglia decisamente "medio", perfetto per tutte le tipologie di giocatori e di gunplay. C'è pure una valanga che sommerge la parte più alta, quella verso le montagne, della mappa, creando di fatto una porzione tutta nuova del livello. A livello di mappe Havoc non sorprende, ma senza dubbio il lavoro di level design non è per nulla fallimentare. I quattro nuovi teatri di guerra delle nostre scorribande a mano armata non diventeranno mai dei classici, ma nello stesso tempo non verranno mai scartate a prescindere nella rotazione. E poi c'è ovviamente la modalità zombie. Tornano i grandi nomi di Hollywood ad "incorniciare" narrativamente il solito massacro cooperativo di zombi, questa volta ben più ginnici e salterini del passato. Bill Paxton, John Malkovich, Rose McGowan e Jon Bernthal sono i mercenari chiamati a ripulire il solito casino scatenato dalla solita multinazionale cattiva, la Atlas in questo caso. Si parte piano, senza la tuta, ma una volta recuperata anche gli zombi ne saranno dotati, rendendo il tutto ancor più difficile e "complesso" del passato. Complesso e complicato come la base che mano a mano si apre spendendo i crediti guadagnati, nel modo tipico di questa modalità. Nulla da dire su questo contenuto extra, tranne il fatto che sia per l'appunto un extra, e non una tipologia di gioco come al solito inserito nel pacchetto base. Chiudiamo con l'inedito fucile AE4, un'arma ad energia diretta, decisamente preciso e molto potente, anche dalla lunga distanza. Peccato solo (viva il bilanciamento!) che la ricarica sia molto lenta e che non possa penetrare le coperture. Un'arma quindi per specialisti, i giocatori "caciaroni" ne stiano alla larga.