Strafe ha dalla sua una freccia che ha fatto immediatamente breccia nel nostro cuore: un trailer meraviglioso che potete vedere a questo indirizzo. Il teaser è la palese dimostrazione di un amore viscerale, da parte di Pixel Titans, proprio per quegli shooter di metà anni '90 che al tempo abbiamo adorato e che ancora oggi sono oggetto di discussioni accese. La demo recentemente rilasciata ci ha permesso di mettere le mani su Strafe proprio per testare in versione pre-alpha il gioco che verrà presto rilasciato a tutti gli investitori di questo progetto, finanziato attraverso Kickstarter. Nonostante i bug (provate a prendere le prime scale a pioli e scendere, vi troverete nello "spazio"), abbiamo potuto toccare con mano una parte del bestiario presente, alcune armi e l'approccio di base agli scontri che questo titolo promette di far vivere ai suoi acquirenti.
Strafe è un gradito tuffo nel passato ma necessita ancora di molte rifiniture
Designer attack
Una volta avviato l'eseguibile si prova la stessa sensazione dell'avvio di una partita a Doom, con l'"effetto tenda" che ci porta nei pressi di una zona in cui poter scegliere l'arma con la quale iniziare la nostra carneficina: fucile a pompa, mitragliatore o plasma gun. Questa porzione dimostrativa ha lo scopo di spingere gli utenti a correre e terminare il massacro il più velocemente possibile, ma soprattutto ad arrivarci sani e salvi. Se infatti avrete sangue freddo e una buona mira, soprattutto usando lo shotgun, potrete portare a termine la corsa in un tempo compreso tra i tre e i quindici minuti.
Nel periodo precedente alle numerose morti che abbiamo subito, ci è stato possibile osservare come Strafe tenti, parzialmente, di riportarci nei corridoi claustrofobici di giochi come Doom, Duke Nukem e compagnia. Accompagnati da un meraviglioso tema musicale, che tende a sottolineare la frenesia del nostro avanzamento, ci troveremo a dover sconfiggere o superare orde di robot, zombie, missili danzanti (??), botole con acido colorato e così via. Non è quindi la varietà a mancare, considerando che ai nemici più grandi potremo far saltare la testa o un braccio, con tanto di perdita di sangue a fiotti, oltre a poterli far esplodere. Il concept è davvero carino ed è sicuramente interessante studiarne lo sviluppo. Al momento però ci sono alcune considerazioni che è fondamentale fare. I robot, ad esempio, sono letali ma troppo piccoli e difficilmente riuscirete a vederli, in quanto il loro colore si amalgama con le texture dello sfondo e per questo risulterà quasi sempre fastidiosamente indistinguibile nel contesto in cui si trova. Il level design è composto da una serie di corridoi in sequenza, senza alcun elemento distintivo particolare o idea evocativa, oltre al fatto che alcune armi, in determinate situazioni, risulteranno quasi inutili per fronteggiare la massa di nemici, posizionati solo ed esclusivamente per farvi morire e non per farvi divertire. Da qui all'uscita del gioco finale trascorrerà ancora parecchio tempo utilizzabile per sistemare alcune cose, noi però ci aspettavamo qualcosa di più da questo titolo. Nella povertà grafica dei titoli anni '90 è sempre spiccata, tanto da rimanere perfetta ancora oggi, l'essenza labirintica e la qualità artistica degli ambienti, seppure essenziali e ripetitivi, così come lo studio di nemici folli, ma bellissimi... e qui sembra mancare tutto questo. L'emotività che vuole suscitare Strafe sugli attempati e stempiati giocatori anni '90 è tanta, ma non può essere l'unica leva per spingere i giocatori all'acquisto. Le idee ci sono, ma sono espresse ed assemblate in modo troppo frettoloso, nonostante sia bene ricordare che il nostro provato sia stato effettuato su una demo in pre-alpha. Ci sentiamo comunque di dare al team di sviluppo il beneficio del dubbio e speriamo che la versione finale possa sbocciare in un fiore "pixelloso".
CERTEZZE
- Tema musicale splendido
- Nemici con effetto ragdoll e localizzazione dei danni
- "Teneramente" anni '90
DUBBI
- Level design e scelte artistiche poco ispirate
- Troppo confusionario nelle sparatorie
- Quanto sarà ripetitivo se annoia in dieci minuti?