Anche quest'anno alla GDC di San Francisco ci siamo imbattuti tra la North Hall e la South Hall in uno spazio dedicato al retrogaming, un angolo di nostalgia che ci permette di fermare il tempo, assaporare alcune glorie del passato e ricordare giochi e dispositivi di intrattenimento con i quali siamo cresciuti o che abbiamo visto solo in foto. Tutto merito del museo della storia dei videogiochi, che in ogni edizione della fiera californiana sceglie un tema ed un produttore, per analizzarlo nel minimo dettaglio e strappare più di qualche lacrimuccia e pensiero su come si sono evoluti e formati i videogiochi nel corso del tempo. E così dopo il 2013 dedicato a SEGA e il 2014 a Nintendo, è il turno di Atari, che ha sfoggiato nel corso del tempo una sequela di prodotti hardware e costruito un'affezione al brand davvero importante, forse poco conosciuta dai giocatori più giovani. A partire dagli anni 70, sino a metà dei 90, la casa statunitense fondata da Nolan Bushnell e Ted Dabney ha avuto un ruolo estremamente importante nelle Sale Giochi, nel campo dei personal computer e in quello delle console; l'arrivo di Pong è stato definito come l'inizio dell'industria videoludica moderna. Tra le foto potete scorgere il mitico Atari 2600 anche nella sua versione bianca e "junior", la versione della console per il mercato giapponese che non ha avuto mai successo a causa dell'arrivo del Famicom (NES da noi), i cabinati di Pong nelle sue molteplici versioni, ma anche PC modulari con cartucce, slot di espansione e tanto altro, comprese stampanti, tablet, lettori di floppy e il Cosmos, il primo prodotto commerciale mai creato che utilizzava gli ologrammi. Negli anni 90 ha fatto la comparsa il mitico Atari Jaguar a 64-bit, che purtroppo ha avuto vita breve in seguito all'arrivo di PlayStation e Saturn: Atari ha creato ad ogni modo un esercito enorme di appassionati, che ha portato in dono tanto merchandising composto da magliette, poster, cartelloni che ancora oggi fanno gola a parecchi collezionisti. Sono tanti anni che purtroppo si sente parlare unicamente di cosa ha rappresentato questo marchio, ma è proprio grazie anche ad Atari che possiamo godere dei tanti bei videogiochi presenti oggi sui nostri schermi.
Alla GDC di quest'anno la nostalgia passa per Atari con un approfondimento sul retrogaming