Abbiamo dovuto aspettare più di un anno prima di avere nuove informazioni riguardanti la commercializzazione delle Steam Machine e la direzione che Valve avrebbe intrapreso per portare l'esperienza del gaming PC sul divano di casa. Dopo l'annuncio al CES di Las Vegas del 2014, il colosso di Bellevue ha scelto la Game Developer Conference per togliere il velo sui produttori che andranno ad animare la neonata pagina hardware di Steam, con un elenco di quindici soluzioni che differiscono in primis per il form factor e per i prezzi decisamente eterogenei. Il modello più costoso si aggira introno ai cinquemila dollari, ma sono ancora molti i punti oscuri su cui bisognerà necessariamente far luce prima dell'arrivo del prossimo novembre. Ciò che già sappiamo con certezza sono le reazioni scaturite dall'annuncio dell'anno scorso, che ha visto i giocatori spaccarsi nettamente tra chi ritiene l'intento di portare il PC in salotto completamente fallimentare e chi invece è disposto a spendere un prezzo maggiore di quello delle console guadagnandone in performance sicuro che rientrerà velocemente dell'investimento risparmiando sull'acquisto dei prossimi titoli. Tuttavia l'idea di Gabe e soci è piuttosto semplice e riguarda la creazione di un ecosistema poggiato su tre pilastri con lo scopo di rendere l'esperienza PC il più possibile simile a quella console, almeno concettualmente. Steam OS, Steam Controller e Steam Machine. Compri il modello che più si adatta alle tue esigenze, l'attacchi al televisore, l'avvii e in un paio di secondi ti ritrovi all'interno della tua libreria virtuale con accesso diretto allo store, alla lista amici e a tutte le funzionalità social offerte dalla piattaforma Valve come lo streaming, la registrazione e condivisione di video, i gruppi, il tutto nell'avvolgente abbraccio della modalità Big Picture, che si sposa alla perfezione con la fruizione su un televisore tramite controller.
È stata la GDC delle Steam Machine: ecco tutto quello che c'è da sapere sul PC da salotto made in Valve
Steam Machine, OS e Controller
Le Steam Machine non sono altro che soluzioni pre-assemblate dalle dimensioni più o meno compatte che rispondono a determinati criteri fissati da Valve e che per questo hanno ricevuto il benestare dalla società per entrare a far parte del catalogo ufficiale presente su Steam. In pratica Valve rilascia ad alcuni produttori una sorta di certificazione che gli permette di associare specifici modelli della loro linea di prodotti con Steam e identificarli come soluzioni PC destinate a giocare in salotto in un ecosistema studiato ad hoc.
A differenza di quanto fatto con il pad Valve non entra in prima persona in un mercato nel quale rimarrebbe giocoforza schiacciata dai giganti del settore, ma si limita ad accogliere sotto la sua egida specifici modelli sviluppati e assemblati da altri produttori e appositamente brandizzate con il bollino di approvazione rilasciato dal buon Gabe. La differenza basilare con i PC di piccola taglia è la presenza di Steam OS installato sull'hard disk. Il sistema operativo open source basato su Linux è perfettamente godibile da divano con l'utilizzo del controller grazie alla modalità Big Picture pensata appositamente con l'intento di portare l'esperienza di Steam sul televisore del salotto, con una libreria titoli intuitiva ed accessibile insieme a tutte le funzioni legati al multiplayer e alla gestione della propria lista amici. Essendo attualmente in beta, ci sono ancora alcune feature su cui Valve sta lavorando ma che sono molto interessanti sul fronte dell'intrattenimento, come la possibilità di accedere a musica e contenuti televisivi in streaming implementando funzioni tipiche dei media center. Sul lato hardware, come detto scelta dei componenti, prezzi e form factor del case sono a completa discrezione dei singoli produttori che una volta ottenuto il benestare da Valve entrano a far parte del catalogo accessibile direttamente sulla pagina dedicata apparsa nelle ultime settimane su Steam. Da qui è possibile avere accesso a tutti i modelli attualmente annunciati, alle specifiche tecniche nonché all'acquisto diretto della macchina, con prezzi non del tutto accessibili. Analogamente a quanto avviene con tutte le soluzioni pre assemblate e non necessariamente da mettere in salotto, quando si parla di gaming e quindi di hardware con prestazioni e costi superiori alla media, la forbice di prezzo tra chi decide di procurarsi i singoli componenti e chi invece opta per il pacchetto completo è piuttosto ampia. Lo stesso scenario lo ritroviamo anche con le Steam Machine, più costose di sistemi analoghi assemblati autonomamente. Si parte dai 459 dollari del iBuyPower SBX per arrivare fino ai 5000 richiesti per il modello top di gamma prodotto da Falcon, attualmente il più costoso del catalogo. È palese come acquistando i singoli componenti e assemblandoli successivamente si vada a risparmiare sull'hardware, ma è giusto sottolineare come il premium price di alcuni modelli sia legato a doppio filo con soluzioni di design uniche e poco ingombranti altrimenti introvabili.
Per tutte le tasche
Il listino prezzi in dollari delle Steam Machine con i primi 15 modelli che raggiungeranno il mercato nel novembre 2015:
- iBuyPower SBX $ 459.99
- Alienware Steam Machine $ 479.99
- Syber Steam Machine $ 499.99 - $1399.99
- Gigabyte BRIX Pro $ 599.99
- Asus ROG GR8S $ 699.99
- Digital Storm Eclipse Steam Machine $ 699.99
- NextBox $ 799.99 - $1299.99
- Maingear DRIFT $ 849.99
- Materiel.net Steam Machine $ 899.99
- Origin Omega Steam Machine $ 899.99 - $4999.99
- Webhallen S15-01 $ 949.99
- Zotac Steam Machine SN970 $ 999.99
- Scan 3XS ST Steam Machine $ 999.99 - $1299.99
- Alternate Steam Machine $ 1099.99 - $1999.99
-Falcon Northwest Tiki Steam Machine $ 1999.99 - $4999.99
Un catalogo variegato
La nuova pagina di Steam dedicata all'hardware è piuttosto ambigua nella sua sezione Steam Machine. Sebbene tutte le macchine siano previste in uscita a novembre 2015, tutte le informazioni riportate nei box descrittivi sono in inglese, così come i prezzi attualmente espressi in dollari. Questo purtroppo ci rende impossibile discernere tra i modelli che saranno commercializzati anche in Europa e quelli invece disponibili solo sul suolo americano, e allo stesso modo diventa difficile fare previsioni sul prezzo finale e sul tasso di cambio adottato da Valve. In tal senso non aiuta la scelta di alcuni produttori tra i quali spiccano nomi altisonanti come ASUS e Alienware di indicare solamente i prezzi della soluzione più economica di fatto mantenendo riserbo sui modelli top di gamma, che a quanto abbiamo visto spulciando le specifiche differiscono molto sul fronte del processore, con l'incognita della scheda video. Su tutti i modelli indipendentemente dal produttore è infatti indicata una generica GPU NVIDIA GeForce GTX, senza specificarne il modello. A farci storcere il naso è la scelta di Alienware di equipaggiare tutte le sue Steam Machine con schede da 2 GB, un po' pochino se si punta al massimo delle prestazioni e indubbiamente sbilanciata se accompagnata da un processore potente come l'Intel i7 soprattutto considerando che sono soluzioni studiate per giocare in salotto e non per lavorare, ambito nel quale il processore sarebbe sicuramente maggiormente sfruttato. Se prendiamo in considerazione l'ultima serie di scheda grafiche del colosso di Santa Clara, è palese come i modelli presi in considerazione siano quelli meno performanti, visto che una GTX 970 monta già 4(3,5) GB di RAM analogamente alla top di gamma GTX 980. Mancano ancora più di sei mesi al debutto ed è tutt'altro che remota la possibilità che altri modelli verranno aggiunti al catalogo e le specifiche finali verranno svelate una volta aperti i preorder. In ultimo ci sarà da verificare anche la compatibilità di Steam OS con la sconfinata libreria della piattaforma digitale di Valve. Il sistema operativo che sarà installato sulle Steam Machine non è altro che una versione custom di Linux, il che di fatto limita in parte il parco titoli obbligando i giocatori a partizionare il disco fisso per installare un secondo sistema operativo e garantirsi così la completa compatibilità con tutto ciò che il mercato videoludico PC ha da offrire.
Luci ed ombre
Attualmente il premio per la Steam Machine più economica va all'SBX di iBuyPower, che al prezzo di 460 dollari mette sul piatto un mini PC dalle prestazioni sulla carta piuttosto modeste con processore Amd Athlon X4 840, una scheda grafica Radeon R7 250X da 1 GB, 4 GB di RAM e un hard disk da 500 GB.
La configurazione successiva permette di aumentare la RAM fino a 8 GB e sostituire l'hard disk con un modello da 1 TB, ma non è chiaro quanto queste modifiche andranno ad incidere sul portafoglio. Anche la Steam Machine di Alienware ha un prezzo di partenza simile di 480 dollari, ma come detto il brand di Dell si è dimostrato restio nell'offre informazioni specifiche sui componenti usati. Nel caso del modello base si parla di CPU Intel Core i3, grafica Nvidia con 2 GB di memoria dedicata, 4 GB di memoria RAM a 1600 MHz e un hard disk da 500 GB. Interessante l'opzione proposta da ASUS, la Steem Machine ROG GR8S che grazie al case progettato internamente e alle soluzioni custom occupa pochissimo spazio e ha design e colori sicuramente accattivanti. Come per Alienware, anche qui vige il più completo riserbo sulle specifiche dei vari modelli con generiche CPU Intel Core i5/i7 e GPU NVIDIA della serie 9. Il prezzo di partenza è 699,99 dollari con la possibilità di personalizzare la RAM da 4 a 16 GB e lo spazio di archiviazione optando per una soluzione classica con disco rigido oppure a stato solido. Dall'altro lato della bilancia troviamo il Tiki di Falcon Northwest, che con una gamma di prezzi che va dai 2000 a 5000 dollari si candida a diventare la Steam Machine più costosa del catalogo. Un primato che va a condividere con la Origin Omega, che tuttavia ha un prezzo di partenza più basso (da 900 a 5000 dollari). Quella di Falcon Northwest è sicuramente la soluzione che più prova ad avvicinarsi a un PC fisso, vista la presenza di ampie opzioni di configurazione con modelli top di gamma di processori Intel e schede video NVIDIA tra cui spiccano la Titan e Titan Z. Sono garantiti anche margini di overclocking grazia al sistema di raffreddamento a liquido integrato, il tutto raccolto in un case largo poco più di 10 cm. La Origin Omega invece punta sulle prestazioni, offrendo configurazioni con fino a 3 GTX 980 in SLI per chi non accetta compromessi. La soluzione che ci ha convinto di meno è sicuramente quella proposta da Gigabyte che con seicento dollari propone il BRIX Pro equipaggiato solamente con la scheda video integrata Intel. Analoga situazione per la ZOTAC Steam Machine SN970 che con mille dollari mette nelle mani dei giocatori un PC dalle forme sicuramente contenute, ma con una GTX 970M pensata appositamente per il mercato dei notebook.