The Evil Within ha costituito per molti appassionati di genere un bel ritorno alle origini del survival horror. Pur non brillando per originalità, il titolo prodotto da Bethesda e sviluppato da Tango Gameworks, cioè a dire il team di Shinji Mikami, è riuscito a conquistare il pubblico grazie a un'avventura caratterizzata da una storia scorrevole e da un gameplay comunque in grado di soddisfare le esigenze dei fan. Ora il papà di Resident Evil non ha intenzione di fermarsi, e a distanza di circa sei mesi ci regala la possibilità di tornare nel suo "Inferno" grazie al primo dei tre DLC programmati per la sua creatura. Intitolato The Assignment, il contenuto aggiuntivo espande sostanzialmente il gioco originale offrendo al videogiocatore la visione di alcuni dei suoi eventi da una prospettiva differente, grazie a un "nuovo" protagonista e ad alcuni scenari differenti. Evitando di rimanere invischiati in troppi spoiler, diciamo solo che la trama ruota intorno all'ambiguo detective Juli Kidman, e cerca di dare alcune risposte a dei quesiti rimasti in sospeso riguardo le vicende di Sebastian, Ruvik e la Mobius. Ovviamente di domande ne genererà anche altre, ma queste verranno poi affrontate nel successivo DLC finale, cioè The Evil Within: The Consequence.
Con The Assignment si torna nell'incubo partorito da Shinji Mikami nei panni del detective Kidman
Il buio come alleato
Così come in The Evil Within l'atmosfera è inquietante e si respira un senso di inquietudine e di assoluto abbandono, minacciati dalle figure incombenti di creature mostruose che si agitano nell'ombra. Passo dopo passo la protagonista sembra diventare quasi l'eroina di una favola nera, inghiottita nelle viscere di una realtà cupa e disturbante. A cambiare semmai rispetto all'originale è l'impostazione generale del gameplay, che pur mantenendo inalterati comandi e altri aspetti, qui risulta più incentrato stilisticamente sulle componenti stealth e puzzle, con pochissime fasi d'azione.
Prova ne è il fatto che la Kidman non ha l'armamentario, la forza e le abilità fisiche nel corpo a corpo di Sebastian Castellanos, e deve quindi ricorrere all'astuzia per superare gli ostacoli. In termini pratici questo si traduce nella necessità di dover agire di soppiatto, studiando i movimenti dei nemici e aggirandoli, spesso al buio dopo aver spento la torcia elettrica in dotazione, sfruttando i condotti d'aria o delle coperture occasionali. Talvolta è necessario pure allontanarli dai punti che si vuole superare con degli stratagemmi. Questi spaziano dal semplice lancio delle classiche bottiglie vuote in una zona lontana rispetto a quella dove si trova nascosta la protagonista, a dei richiami vocali da effettuare col tasto quadrato del pad, alle trappole e ad altri espedienti, come lo squillo di un telefono per attirare l'attenzione delle creature in un'altra locazione. Quando possibile si può anche tentare di rinchiuderli in una stanza, di afferrarli alle spalle o sfruttare alcuni elementi dello scenario per eliminarli, ma facendo sempre molta attenzione, perché in caso di errore può diventare poi complicato venire a capo dello scontro, e si può morire in un lampo. Ed è proprio in questo aspetto che risiedono a nostro giudizio l'essenza veramente survival e la bellezza di questo DLC: il fatto di dover agire come una persona normale, impegnata a resistere a creature fuori da ogni immaginazione, la sensazione di costante pericolo amplificata dalla mancanza di risorse per potersi difendere adeguatamente in caso di combattimento, e la necessità di dover tenere le orecchie e gli occhi vigili su qualsiasi suono o movimento anomalo che potrebbe segnalare la presenza di potenziali pericoli o tradire quella di Juli, sono tutti elementi che incutono tensione e immergono totalmente il giocatore nell'avventura.
In tal senso un prezioso contributo lo danno l'ottimo comparto grafico, che ancora una volta riesce a restituire appieno tutta l'atmosfera inquietante dell'universo ideato da Mikami, e quello sonoro. Nel primo caso oltre a un set di texture leggermente superiore a quello del gioco originale, che va a impreziosire soprattutto le aree da esplorare, spiccano ancora una volta il design degli ambienti, azzeccatissimi per il tipo di storia, poi gli effetti particellari e i sapienti giochi di luce e ombra. Bello anche il disegno dei mostri, in particolare quello di un nuovo nemico che non vogliamo anticiparvi. Mentre nel secondo, buono il parlato in italiano e ottimi gli effetti audio con tutta una serie di grugniti, sospiri terrificanti, rumori più o meno naturali e quant'altro possa servire a mettere addosso al videogiocatore la giusta ansia. Allo stesso modo opera la colonna sonora, capace di accompagnare adeguatamente i vari momenti della storia, specie quelli di maggiore tensione narrativa. The Assignment, insomma, ci è piaciuto: la storia che racconta è scorrevole, approfondisce alcune tematiche di The Evil Within e come detto in apertura getta le basi per il prossimo DLC, il gameplay offre un buon livello di sfida e di immedesimazione, e il comparto tecnico è ottimo. Unica pecca, forse, la sua durata complessiva in relazione al costo del pacchetto. La campagna l'abbiamo completata in circa quattro ore, ma è probabile che si possa concludere un po' prima se si evita di perlustrare a fondo le aree di gioco e non si cerca di sbloccare qualche trofeo o di recuperare tutti i collezionabili e i file di testo, o un po' dopo se si decide di giocare a un livello di difficoltà superiore al normale.
Conclusioni
PRO
- La combinazione survival horror e meccaniche stealth è azzeccata
- L'atmosfera e i nemici mettono addosso molta tensione
- Interessante l'uso della torcia elettrica
CONTRO
- La durata complessiva del gioco in relazione al costo