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Solo contro tutti

A Los Angeles abbiamo indossato i panni del cecchino in Sniper Ghost Warrior III

PROVATO di Matteo Santicchia   —   18/06/2015

Un solo obiettivo: sopravvivere. E nel frattempo tentare di uccidere quel maledetto generale russo protetto da un'intero battaglione di Spetnatz. Questa in breve la missione del nostro test di Sniper Ghost Warrior 3, qui all'E3 2015 di Los Angeles. Prima di imbracciare il pad di Xbox 360 collegato ad un PC ,però, abbiamo assistito alla presentazione del gioco e al walkthrough della demo, e da subito abbiamo capito come le cose nel buio della foresta battute da una pioggia incessante al confine con la Georgia non saranno per nulla facili. Per fortuna, abbiamo a disposizione una serie di opzioni tattiche davvero utili che possono letteralmente salvarci la vita.

Da soli contro un battaglione di russi in Sniper Ghost Warrior III

Soli al buio

La mappa è gigantesca, ed è ovviamente un enorme sandbox da navigare in completa libertà. Fatto salvo le ronde nemiche, fucilieri solitari appostati sui tetti del complesso minerario teatro della missione, cecchini con spotter di copertura e mine di protezione ed elicotteri e jet che rombano nel cielo. Non proprio una passeggiata, quindi.

Solo contro tutti

Prima di procedere alla eliminazione del bersaglio c'è una fase di ricognizione dove dobbiamo raggiungere la proverbiale safehouse, ovvero una caverna dove, in questo caso, è possibile scegliere il nostro arsenale, costruire proiettili (opzione qui "disattivata") vedere la mappa e ovviamente entrare in partita. Ci è stato assicurato che non è possibile rifornirsi di tonnellate di piombo e trasformare il gioco in uno sparatutto "run and gun". Le munizioni sono sempre poche e meno si usano meglio è. D'altronde possiamo uccidere l'obiettivo come vogliamo, anche con una pugnalata al cuore. Ovviamente, così facendo dobbiamo fare un lungo percorso per fuggire e completare la missione con i nemici alle calcagna. Meglio un tiro dalla distanza, insomma: difficile, ma ben più utile per la nostra sopravvivenza. Come fare per arrivare silenziosamente nei pressi dell'obiettivo? Tramite la pressione del dorsale sinistro entriamo nella modalità scout. Una sorta di detective mode alla Batman, grazie alla quale vedere le mine antiuomo e, soprattutto, le tracce lasciate dalle ronde. Scansionandole, acquisiamo informazioni su chi sono e sul loro percorso, e ovviamente possiamo anche trovare un corridoio sicuro tra le trappole. Un altro modo per acquisire informazioni è quello di lanciare un piccolo drone volante grazie al quale hackerare i computer per avere accesso alle telecamere di sicurezza. Proprio facendo così, uno degli sviluppatori ha trovato il bersaglio della missione.

Solo contro tutti

A questo punto il gioco ci dice quali sono le migliori posizioni per ucciderlo da lontano, spesso sopraelevate, magari occupate da cecchini avversari. Le uccisioni sono le protagoniste del gioco, ovviamente. Non basta solo mettere la testa di un nemico al centro del mirino, ma bisogna tenere conto del vento, della distanza, dell'umidità e della temperatura. Siamo o non siamo all'interno di un realistico gioco dedicato ad un tiratore scelto? Dinamiche non banali, quindi, anche perché sbagliando il colpo si attivano gli allarmi e il nemico fugge, e noi questo non lo vogliamo. Pad alla mano, il tutto si traduce in un gameplay senza compromessi, impreziosito da un bel vestito tagliato su misura dal Cry Engine. Bisogna stare attenti ad ogni passo che facciamo; scoprire e marcare i nemici diventa fondamentale, a testa bassa e senza far rumore, aprendo corridoi sicuri verso l'obiettivo. La modalità scout diventa quindi fondamentale, e forse un filo troppo visto che ci aiuta nel vedere trappole e nemici, ma forse è un prezzo giusto da pagare vista la vastità della mappa, dove è facile "perdersi" e dove balza alzarsi in piedi per errore per beccarsi un proiettile sparato chissà dove.

Solo contro tutti

One shot one kill

Solo contro tutti

Sniper Ghost Warrior 3 ci è piaciuto. Gioca in un campionato lontano anni luce dagli shooter campioni d'incasso degli ultimi anni, ma senza dubbio sembra avere delle caratteristiche peculiari davvero interessanti. Il nostro hands-on non ci ha potuto dire se una delle criticità più importanti del precedente capitolo sia stato corretta, ovvero una intelligenza artificiale non proprio ai massimi livelli. Per quanto visto e giocato ci notano al minimo rumore, e hanno anche una mira decisamente buona, proprio per questo non è stato possibile vedere le loro routine comportamentali al lavoro nella fase di ricerca delle minacce. Troppo scarsi noi e troppo "pro" il lead designer di CI Games protagonista della presentazione. Sensazioni positive- comunque, ma c'è bisogno di un nuovo test per mettere alla frusta tutto l'ecosistema del gioco.

CERTEZZE

  • Un sandbox a tutti gli effetti
  • Tanta libertà d'azione

DUBBI

  • Drone e modalità scout possono facilitare troppo le cose