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Lo spazio visto dalla console

Il simulatore spaziale di Frontier Development raggiunge Xbox One

PROVATO di Umberto Moioli   —   18/06/2015

Non ci sono molti simulatori spaziali su console e la ragione è semplice: sono titoli strutturalmente complessi, ricchi di comandi che si avvantaggiano dei cento e oltre tasti presenti sulla tastiera e della versatilità del mouse. Negli ultimi anni qualcosa sta comunque cambiando. Da una parte con progetti ad hoc, come No Man's Sky, dall'altra con alcune aperture suggerite dalla rinnovata verve che il genere ha mostrato dall'ascesa di Kickstarter ad oggi. In particolare l'annuncio di Elite Dangerous per Xbox One ha catalizzato l'attenzione degli appassionati: si tratta di un titolo già uscito su PC e con diversi mesi di rodaggio alle spalle, prodotto da un personaggio come David Braben, che ha fatto la storia dell'esplorazione virtuale dello spazio. Le perplessità potrebbero ovviamente essere legate alle difficoltà di trasportare un progetto così ambizioso su console, ma dopo il nostro incontro, avvenuto durante l'E3 2015, confidiamo nella buona riuscita di questo esperimento.

Elite Dangerous e il suo creatore, David Braben, si preparano allo sbarco su console

La prossima frontiera

Frontier Development ha scelto il sistema di accesso anticipato di Xbox One, Game Preview, per lanciare Elite Dangerous su console: gli utenti possono pagare una trentina di euro, già oggi, per mettere le mani sulla versione non definitiva, un prezzo di favore rispetto a quello che sarà necessario spendere al momento dell'uscita ufficiale. I possessori di abbonamento Gold hanno il vantaggio di giocare anche la componente persistente online, mentre chi si ferma al livello Silver sarà limitato a vagare per lo spazio in solitudine, accompagnato dalla sola intelligenza artificiale. In termini di contenuti, comunque, la versione ad oggi disponibile è completa, trattandosi di un porting fedele di quanto visto su PC. Incluse le numerose patch già rilasciate nei mesi scorsi.

Lo spazio visto dalla console

Gli sviluppatori ci hanno raccontato che da qui all'uscita ufficiale le migliorie riguarderanno l'ottimizzazione ma non le fondamenta ludiche e tecniche dell'esperienza. Pad alla mano, Elite Dangerous si è rivelato sorprendentemente ottimizzato. Gira a 1080p, un requisito fondamentale considerata la mole enorme di scritte che popolano lo schermo, con un frame rate più che discreto, anche se migliorabile, e lo stacco rispetto alla controparte PC non è poi così netto. Merito anche dell'ambientazione spaziale, capace di scorci spettacolari pur senza mettere eccessivamente in difficoltà il sistema casalingo Microsoft. I controlli sono invece affidati al pad, attraverso un lavoro di adattamento che delega i comandi della propria astronave ai dorsali e alle levette analogiche, mentre i tasti frontali si modificano contestualmente al tipo di operazione che si deve eseguire. Abbiamo giocato il tutorial e ci è sembrato che la conversione sia stata realizzata con cura e intelligenza. Certo, come su PC anche in questo caso si tratta di un progetto in corso d'opera che nei prossimi mesi e anni crescerà a seconda della propria base utenti. Ma proprio per questo il team di sviluppo inglese inizia a pensare ad una serie di contenuti ad hoc.

Arene spaziali

Lo spazio visto dalla console
Lo spazio visto dalla console

Nelle prossime settimane su Xbox One arriverà anche la modalità inedita CQC Championship. Questa, separata dalla campagna principale e orientata unicamente al multiplayer competitivo, darà modo di scegliere una tra tre navette disponibili, quindi di affrontare gli altri giocatori all'interno di arene pensate per lo scopo. All'uscita ci dovrebbero essere da due a quattro mappe, un numero comunque destinato a crescere. Ciascuna è stata specificatamente pensata per accogliere anche dei power up che, se presi, migliorano temporaneamente le statistiche della navicella rendendola più veloce, resistente e così via. Anche le opzioni presenti, che spaziano dal classico team death match a squadre fino a una versione rivista di cattura la bandiera, aumenteranno dopo l'uscita. Lo scopo di Frontier Development è quello di provare a rendere Elite Dangerous una sorta di e-sport, attirando nel frattempo quell'utenza in cerca di un gioco meno profondo ma anche meno impegnativo rispetto a una simulazione spaziale completa. La CQC Championship avrà comunque una sua progressione interna, con bonus e nuovi potenziamenti ottenibili accumulando i crediti in game. Purtroppo mentre abbiamo messo mano alla campagna, questa nuova tipologia di partita multiplayer non era presente in fiera e ci siamo dovuti accontentare dei racconti dallo sviluppatore. Quello che si sa è che entro l'anno dovrebbe arrivare anche su PC. Una scelta, quella di favorire i nuovi acquirenti Xbox One, che non farà molto piacere a tutti coloro hanno creduto, finanziato e a aiutato la realizzazione della controparte per sistemi Windows. Sia come sia, Elite Dangerous sta espandendo la sua già imponente galassia verso nuovi lidi, un passo in avanti del quale parleremo nelle prossime settimane dopo averci messo le mani sopra approfonditamente. Per chi se lo stesse chiedendo: per ora non si è parlato di PlayStation 4 ma, a una nostra domanda, è stato risposto che in futuro potrebbero considerare altre piattaforme. Insomma, il tempo ci dovrà dare parecchie risposte.

CERTEZZE

  • Conversione tecnicamente valida
  • Controlli non semplici ma tutto sommato funzionali
  • Nuova modalità CQC Championship

DUBBI

  • Il progetto Elite Dangerous è tutt'altro che completo