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Mi sento un po' mech

Scopriamo Rigs, una delle sorprese più gradite dell'E3 2015

ANTEPRIMA di Rosario Salatiello   —   29/06/2015

Confermando pienamente le attese della vigilia, al recente E3 la battaglia per conquistare il cuore dei videogiocatori si è svolta anche sul campo della realtà virtuale: la conferenza dedicata a Oculus Rift ha trovato un contraltare in quella tenuta da Sony, dove la società giapponese ha fatto vedere una serie di novità dedicate a Project Morpheus, il visore per la realtà virtuale di PlayStation 4. Tra i vari titoli mostrati in quel di Los Angeles, a smuovere particolare interesse è stato Rigs: si tratta di un gioco all'interno del quale ci ritroveremo a controllare dei robot armati di tutto punto in un contesto sportivo, calandoci in primissima persona nel loro abitacolo in modo un po' diverso dal solito. Un cambio di prospettiva inevitabile e stuzzicante per come è stato concepito, strizzando l'occhio al mondo delle competizioni reali, da Guerrilla Cambridge, storico team conosciuto per il vecchio MediEvil sulla prima PlayStation e in tempi più recenti al lavoro su Killzone: Mercenary per PlayStation Vita. Prima di passare a occuparci di Rigs: Mechanized Combat League nel dettaglio, annotiamo che i comuni mortali lo potranno apprezzare non prima di quando Project Morpheus arriverà sul mercato, vale a dire nella prima metà del 2016: l'attesa durerà quindi ancora per diversi mesi, ma grazie alle prime informazioni forniteci da Sony possiamo iniziare a capire che cosa aspettarci da questo promettente titolo.

Rigs: Mechanized Combat League è al momento uno dei giochi più interessanti per la realtà virtuale

Giù nel canestro

La demo di Rigs portata da Guerrilla Cambridge all'E3 comprendeva una sola modalità, intitolata Power Slam e ambientata cinquant'anni nel futuro da oggi. Al suo interno si affrontavano squadre composte da tre giocatori, numero uguale (per ora) alle classi di "rig" controllabili: il Tempest, un robot leggero in grado di volare; il Mirage, alto e agile al punto da poter compiere salti doppi; e l'Hunter, piccolo e veloce per effettuare azioni rapide o infilarsi in aree precluse agli altri. Ritmo e tempismo saranno delle parti integranti di Rigs, nel cui disegno gli sviluppatori hanno pensato di fondere le dinamiche classiche di combattimento con diverse discipline sportive del mondo reale.

Mi sento un po' mech
Mi sento un po' mech

Il mix è stato abbastanza chiaro anche nel trailer mostrato all'E3, dove tra le varie fasi di gioco apparivano inevitabili scontri a fuoco ma anche i tentativi da parte dei robot di raggiungere un anello sospeso nel vuoto per ottenere un punto, con tanto di telecronaca ad accompagnare l'azione. La vittoria finale di una squadra sarà determinata proprio in base ai gol segnati, punto centrale di un sistema che comprenderà la possibilità di salvataggio "sulla linea", rappresentata per esempio da nemici che vengono fatti scoppiare poco prima di entrare nell'anello, o da punti realizzati in zona Cesarini all'ultimo secondo utile prima dello scadere del tempo. La demo di Rigs dell'E3 sfoggiava inoltre due delle diverse squadre che saranno presenti nella versione finale gioco, ognuna dotata di un'abilità particolare: i componenti del team Cobra potevano per esempio rigenerare punti salute eliminando gli avversari, mentre quelli del Dynamo contavano su una maggiore forza grazie alla quale rubare all'avversario il cosiddetto overdrive. Quest'ultimo sarà un elemento fondamentale per vincere le partite, dato che spingerà il proprio rig oltre i limiti per ottenere bonus su corsa, attacco e cure, ma soprattutto la possibilità di saltare dentro il "canestro" per segnare il punto. Una volta in overdrive, il rig richiederà lavoro di squadra in stile football americano per riuscire a raggiungere l'anello. Parlando di overdrive rientrano in gioco le dinamiche da shooter, visto che per ottenerlo bisognerà eliminare gli avversari fisicamente: dei tre bonus sopra citati, in condizioni normali ogni rig ne potrà attivare uno solo per volta, lasciando quindi al giocatore la necessità di capire durante la partita quando preferisce recuperare energia vitale piuttosto che aumentare la capacità d'attacco o la velocità. Oltre a quanto visto a Los Angeles, Guerrilla Cambridge ha anticipato qualche altra idea per Rigs, senza sbilanciarsi troppo: tra queste troviamo equipaggiamenti e abilità diverse, con le quali personalizzare lo stile di gioco del proprio robot, mentre alla modalità tre contro tre dovrebbe affiancarsene almeno una a giocatore singolo, ma è prestissimo per parlarne visto che i dettagli in merito sono praticamente inesistenti.

A me gli occhi

I videogiochi destinati alla realtà virtuale richiederanno per forza di cose un adattamento del sistema di controllo tradizionale, per far sì che il giocatore si senta quanto più possibile coinvolto nell'esperienza in primissima persona. Anche Rigs dovrà fare i conti con delle dinamiche di controllo del tutto nuove, che nel caso specifico Guerrilla Cambridge dovrà costruire mettendo in atto una perfetta simbiosi tra Project Morpheus e joypad, per far sentire davvero il giocatore all'interno del proprio robot. La scelta degli sviluppatori è stata quella di dare importanza ai movimenti compiuti dalla testa di chi indossa il visore, non solo per volgere lo sguardo verso altre aree della mappa: pur avendo un controller PlayStation 4 tra le nostre mani, sarà infatti la direzione in cui guardiamo a determinare il punto verso il quale le armi del rig faranno fuoco, eliminando così l'uso classico della levetta analogica destra del DualShock negli shooter.

Mi sento un po' mech
Mi sento un po' mech

Un discorso analogo dovrebbe riguardare i movimenti, che ci troveremo a effettuare su delle mappe influenzate dalla natura sportiva di Rigs: una folla di spettatori rumoreggianti accompagnerà le azioni, la cui spettacolarità sarà garantita da piattaforme, rampe e altri elementi collocati su più livelli, per rendere il gioco quanto più veloce possibile. Una volta esploso, il rig catapulterà il giocatore all'esterno, sparandolo verso l'alto per permettergli di rendere un po' meno amara la sconfitta godendosi per qualche istante il panorama. Per aggiungere un tocco di "realismo" estetico a Rigs, gli sviluppatori hanno dichiarato di aver speso diverso tempo per concepire i robot protagonisti in modo che sembrino frutto di grandi investimenti da parte delle rispettive squadre, con tanto di sponsor applicati sulle loro parti metalliche in un tripudio di colori che chi ha provato Rigs a Los Angeles ha dichiarato di apprezzare. Avviandoci verso la conclusione, ci sentiamo di accogliere questo gioco tra quelli da tenere d'occhio nei prossimi tempi, soprattutto con l'avvicinarsi dell'arrivo della realtà virtuale sul mercato, fissato come già detto a inizio 2016. In questo ambito, la fatica di Guerrilla Cambridge si candida di sicuro a un posto d'onore, ma allo stato attuale sono naturali alcuni punti di domanda ai quali potremo dare una risposta rivedendo Rigs all'opera. I dubbi più grandi per il momento riguardano le numerose caratteristiche ancora in cantiere, accennate solo di sfuggita all'E3. Speriamo di saperne di più quanto prima possibile, magari già a partire dalla prossima Gamescom, dove tuttavia Sony ha già annunciato che quest'anno non terrà la sua tradizionale conferenza.

CERTEZZE

  • Buona idea per i controlli
  • Spettacolarità garantita
  • Interessante al di là di Project Morpheus

DUBBI

  • Quante partite di fila reggeremo col visore?
  • Varietà di rig e situazioni da verificare
  • Ancora tanto da scoprire