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Distruzione assicurata

Alla GamesCom abbiamo scoperto come Rico potrà modificare il proprio arsenale!

PROVATO di Matteo Santicchia   —   06/08/2015
Just Cause 3
Just Cause 3
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Alla GamesCom 2015 siamo tornati ad indossare i panni di Rico Rodriguez, seminando di nuovo morte e distruzione a Medici, la sua isola natale, per scacciare il brutale dittatore Di Ravello, il classico cattivone tutto medaglie e mostrine col vizietto della conquista del mondo. Un incipit tanto banale quanto funzionale allo svolgimento dell'attività preferita di Rico, ovvero far esplodere qualunque cosa nel modo più creativo possibile. Il lungo appuntamento "a porte chiuse" nello stand Square Enix ci ha visto prima assistere ad una lunga presentazione sui capisaldi di gioco, non senza alcune interessanti novità, anzi fondamentali novità, per poi mettere le mani sul pad, quello Xbox One, per testare il gioco su PC.

Just Cause 3, ovvero come far esplodere tutto col sorriso sulle labbra: ecco il nostro nuovo provato!

Appetite for destruction

Dopo un breve excursus sul background narrativo del titolo (abilmente riassunto nel primo paragrafo di questo articolo) e dopo aver assistito ad un video in cui, come al solito, grazie ad un abile montaggio, ci siamo divertiti nel vedere quante possibilità distruttive in più offrano le nuove feature del gameplay, è stata la volta di conoscere come sarà possibile espandere e migliorare l'arsenale di Rico. Sappiamo che il protagonista avrà a disposizione non solo il rampino - ora potenziato visto che fino a tre cavi possono essere lanciati nello stesso momento, per dare il la a scontri tra gli oggetti più disparati, mobili o immobili, di terra, di mare o d'aria, con esiti tanto pirotecnici quanto comici - ma anche un paracadute ben più versatile e l'inedita tuta alare. Il primo, più lento e controllabile, può essere inteso come il modo per raggiungere agilmente posti elevati e da lì bersagliare i nemici; non ha più la funzione di "mezzo di trasporto" come nel secondo capitolo. A quello ci pensa la tuta alare, che ci permette di muoverci con grande rapidità: basta librarci nell'aria, magari schizzando in alto col rampino, per poi volare come se fossimo un vero e proprio aeroplano. Tanto queste tre fondamenta del gameplay, quanto l'arsenale e i mezzi, sono passibili di migliorie, le cosiddette mod. Non ci sono soldi da guadagnare, ma solo "gear". Completando le missioni principali e le sfide, ovvero le attività secondarie, è possibile ottenerli per sbloccare potenziamenti o veri e propri perk. Completare un evento legato alla tuta alare, come la classica corsa tra gli anelli nel cielo, ci permette di sbloccare potenziamenti per la tuta, sfide con i mezzi terrestri sbloccano mod come il nitro e il salto potenziato per le vetture, distruggere basi o stazioni radar nel Destruction Frenzy, sblocca potenziamenti per le armi. Abbiamo anche visto una sfida simil Katamari Damacy in cui Rico, a bordo di un Quad, doveva raccogliere oggetti e portarli in un silo! Questi mod sono permanenti: se per le vetture otteniamo la nitro, tutte quelle in nostro possesso messe in salvo nelle zone sicure, ovvero quelle liberate dal pugno di ferro del Generale, lo avranno. Sia macchine sportive, sia camion, trattori, pulmini o ambulanze. La varietà non difetta ad Avalanche nel differenziare i mezzi. Lo stesso discorso vale per gli aerei, gli elicotteri o le barche. Interessante è il fatto che possiamo "accendere" o "spegnere" questi potenziamenti: rimangono sempre nostri, ma siamo noi a decidere quando e se implementarli.

Ti sfido!

Le meccaniche di potenziamento fanno il paio con i Rebel Drop, ovvero è possibile fare in modo, lanciando un segnalatore, di farci spedire dove vogliamo un arsenale completo. E non stiamo parlando solo delle armi, ma anche di mezzi. In tal senso abbiamo visto un elicottero d'attacco, fucile e lanciagranate planare dolcemente verso i nostri piedi. Questi bottini, però, non sono infiniti. Non ci sono soldi nel gioco, non c'è un sistema economico a regolare le dinamiche di approvvigionamento. Una volta terminati i bottini, dobbiamo portare a termine la missione con quello che abbiamo a disposizione, ma considerando il rampino, le munizioni e il C4 infinito non possiamo certamente lamentarci.

Distruzione assicurata

L'impressione è che il sistema dei mod sbloccabili attraverso l'utilizzo dei gear dedicati sia decisamente ben pensato, in modo che il giocatore sia spinto a approfondire tutte le missioni e le sfide di Just Cause 3. Dobbiamo davvero fare di tutto per dire di aver potenziato al massimo Rico e il suo arsenale. Certo, possiamo dedicarci ad una sola tipologia di sfide, ma sarebbe davvero un peccato non conoscere tutti gli strumenti di distruzione a disposizione.

Distruzione assicurata

Terminata la presentazione è stata la volta di giocare, ma ahinoi, con grande disappunto non ci è stata data la possibilità di testare l'open world di Just Cause 3, ma "solo" di provare quattro sfide a tempo. Due ci hanno visto alla prova con la tuta alare, su due percorsi di difficoltà crescente, con tanto di bivi, mentre le restanti due erano tutte incentrate sulla distruzione. Una di una stazione radar e una di una base. La stazione radar ci ha visto alle prese con un classico del franchise, la scalata della postazione mediante l'utilizzo della combo rampino - paracadute, distruggendo tutto a colpi di bazooka. Ma potevano anche salire a bordo di un elicottero armato di mitragliatrice a canne rotanti. La sfida a bordo del carro armato era ancor più classica, e tutto sommato banale, visto che si trattava semplicemente di sparare a capannoni e strutture, un ambiente vuoto e senza difese, solo da mettere a ferro e fuoco a colpi di cannone. Una scelta, questa di giocare le sfide, che ci ha lasciati interdetti. Senza mezzi nemici con cui "pasticciare", si trattava solamente di sparare ed esser più precisi possibili. Certo, ci ha permesso di apprezzare il buon lavoro grafico sulla distruttività ambientale e sugli "effetti speciali", ma senza dubbio avremmo gradito di più poter girovagare per l'isola e divertirci nel provare tutte le possibilità di interazione con un mondo vivo alla nostra mercé. Abbiamo quindi solo scalfito le potenzialità del gioco. Vogliamo provare noi a fare quei numeri circensi che sinora abbiamo visto nei filmati. Per questo speriamo di poter di nuovo indossare i panni di Rico nel tempo che ci separa dall'uscita del gioco. Sensazioni positive comunque, soprattutto per un sistema di personalizzazione e crescita che promette faville.

CERTEZZE

  • Tante mod con cui divertirsi a modificare il nostro arsenale
  • Buon numero di attività secondarie

DUBBI

  • La varietà e la diversificazione delle sfide è fondamentale