Tanti erano gli annunci della conferenza Microsoft alla GamesCom 2015 che uno dei titoli più importanti dell'anno ha rischiato di passare in secondo piano, ovvero Halo 5: Guardians. A rimettere le cose a posto, almeno per quanto ci riguarda, ci ha pensato una presentazione a porte chiuse da parte di Josh Holmes che è partita riportando di nuovo il focus sul multiplayer, ricordando il torneo mondiale da un milione di dollari e la novità della Warzone, ovvero la modalità che mescola PvP e PvE di cui vi abbiamo parlato all'E3, ma che è poi virata completamente sulla storia e la campagna del gioco.
La storia è pensata per essere giocata in co-op da quattro giocatori online con mappe che saranno le più vaste della storia di Halo per permettere il loro sviluppo sia in orizzontale, ma anche in verticale. Su questa caratteristica sarà tarata anche la difficoltà di gioco e se in passato la modalità più tosta da affrontare era la storia in singolo a leggendario, qui sarà a quel livello, ma a quattro giocatori perché la difficoltà verrà aumentata per fare fronte alla potenza di fuoco di quattro personaggi. Anche giocando senza amici online, non ci sarà matchmaking, su schermo ci saranno sempre quattro Spartan, solo che saranno mossi dalla CPU. Fatte queste premesse per inquadrare il gameplay di Halo 5 e la filosofia alla base, si è passati al giocato vero e proprio della seconda missione della storia.
Master Chief è pronto a farsi in quattro come mai prima d'ora con la nuova campagna cooperativa
Guardiani
Halo 5: Guardians avrà tre ambientazioni diverse partendo da quelle terrestri, passando dai Covenant per arrivare quelle dei precursori. Ci saranno personaggi nuovi e ne torneranno altri molto amati come l'Arbiter. Protagonisti, come si sa, saranno otto Spartan, divisi in due squadre, una capitanata da Master Chief, il blue team, e l'altra da Locke, il fireteam Osiris. Il co-op, per la prima volta, avrà un sistema di drop in / drop out che consentirà di unirsi a un amico online in qualsiasi momento, posto che l'host comanderà sempre o Chief o Locke (non si potrà affrontare la campagna nei panni di uno dei comprimari, giocando da soli). Una volta entrati in partita si potrà scegliere uno degli altri tre spartan disponibili, sapendo che non ci potranno essere due giocatori con lo stesso personaggio. Il Blue Team sarà composto da personaggi dell'universo di Halo famosi nei fumetti e nei romanzi della saga, ma che non sono mai apparsi nei videogiochi, dando un forte segnale rispetto alla volontà di recuperare una continuity un po' troppo dispersa tra diversi media.
I comprimari, tra l'altro, avranno tutti caratteristiche diverse con alcuni che saranno più abili nel cecchinare, mentre altri potranno essere più resistenti o più veloci, quindi si potrà sceglierne uno in base anche al proprio stile di gioco. Ci saranno server dedicati anche per il coop e la possibilità di comandare gli altri spartan quando si giocherà da soli. Si tratta di comandi molto semplici e contestuali: puntando il mirino e premendo l'apposito tasto si potrà indicare una zona in cui il team si deve spostare o un nemico da attaccare.Ci saranno ovviamente anche quelle stesse nuove mosse previste per il multiplayer così che Master Chief adesso potrà attaccare dall'alto i nemici dopo averli mirati e avrà una sorta di spallata caricata utile anche per sfondare saracinesche o piccole pareti. Dicevamo delle mappe più vaste e ce ne siamo resi conto quando, nella missione mostrata, Chief spaccava un bandone aprendo un vastissimo hangar al Blue Team che ci si calava saltando verso il basso. Un'area enorme e lontanissima, raggiunta con un balzo in verticale degno di titoli come Just Cause, per quanto era lontano il pavimento. Non solo questo, però, visto che per proseguire e sempre utilizzando eventualmente la spallata per spianarsi la strada, si poteva scegliere, piuttosto che passare camminando sul pavimento nella parte più bassa, se andare su una serie di piattaforme sospese sulle pareti laterali e proteggere il cammino del team cecchinando i Covenant da una posizione sopraelevata. Team che nel frattempo poteva essere comandato col cursore di cui sopra. Gli Spartan, come il giocatore, potevano essere rianimati a meno che non si morisse per una granata al plasma (quelle che si attaccano per intendersi) o per un colpo di cecchino, ovvero per una delle armi in grado di uccidere con un colpo.
In questi casi, il giocatore in coop rinascerà al successivo checkpoint, mentre il game over sopraggiungerà solo con la morte di tutti i giocatori. La seconda missione terminava con un Master Chief, probabilmente, svenuto a colloquio con Cortana in una strana caverna in un luogo non meglio precisato, facendo capire che la narrativa avrà uno spazio preponderante in questo nuovo capitolo. Certo ancora bisogna capire quanto sarà necessario conoscere l'universo per potersi godere il tutto e come si svilupperanno i livelli, visto che Halo 4 era un gran titolo, ma aveva un paio di punti di stanca che avrebbero potuto essere evitati, ma è innegabile che i 343 industries siano una delle realtà migliori tra quelle rimaste tra gli studi first party di Microsoft. Il gioco mostrato già girava evidentemente a 1080p e 60 frame al secondo con un livello di dettaglio ben superiore a sparatutto con caratteristiche analoghe e una pulizia d'immagine certosina. Belli gli effetti di luce e la solidità delle strutture poligonali realizzate con uno stile a metà tra Portal e il più classico dei livelli di Halo. Gli Spartano non sono mai stati così carichi di poligoni e il fatto di averne tre sempre attorno aiuta a godere delle armature in tutti i loro dettagli. Master Chief sembra pronto a riprendersi il posto che gli spetta tra gli sparatutto su Xbox e sembra proprio che il prossimo autunno sarà uno di quelli da ricordare.
CERTEZZE
- I nuovi spartan ispirano potere e voglia di sparare
- Impianto tecnico d'eccellenza
- Mappe vaste e una lunga campagna con cui emozionarsi
- Il focus sul multiplayer
DUBBI
- La trama dovrà essere all'altezza delle aspettative di milioni di fan...
- ...così come i livelli della campagna