L'evento dei grandi annunci o quello delle importanti conferme? L'intervallo che storicamente separa l'E3 dalla GamesCom ha fatto da sponda a Microsoft, che ha potuto organizzare in tutta tranquillità il media briefing di Colonia senza il fiato sul collo di una Sony che invece ha preferito saltare l'appuntamento tedesco e preparare al meglio le proprie carte in vista della Paris Games Week di ottobre. Tenendo in considerazione i maggiori produttori e le terze parti, vediamo dunque quale fra le due fiere è stata globalmente la migliore.
E3 2015 o GamesCom 2015? Facciamo il punto sulle due fiere e decretiamo la migliore
Da PlayStation...
La conferenza tenuta da Sony all'E3 2015 è stata la più incisiva del lotto, non tanto per la concretezza dei titoli annunciati, praticamente tutti in uscita l'anno prossimo, quanto per la capacità di coinvolgere una larga fetta d'utenza, di suscitare grandi emozioni a botte di colpi di scena.
L'evento si è aperto con un megaton notevole, l'ufficializzazione di The Last Guardian, che è passato come previsto su PlayStation 4. Magari alla fine dei conti deluderà le aspettative, come spesso capita ai progetti che arrivano nei negozi dopo uno sviluppo lungo e travagliato, ma lì per lì il reveal è stato sensazionale e ha mandato il pubblico in visibilio, sia quello in sala che i numerosissimi utenti che hanno seguito la conferenza da casa e che ormai non avrebbero scommesso un centesimo sul fatto che l'avventura di Fumito Ueda potesse diventare realtà. C'è stato poi il clamoroso annuncio di Shenmue III, anche questo di incredibile rilevanza per i videogiocatori della vecchia guardia, a cui Sony ha dimostrato di tenere particolarmente. Un progetto condiviso con Yu Suzuki, che è poi approdato con successo su Kickstarter e che rimane una completa incognita, ma su quel palco ha senz'altro contribuito a creare la magia. Dalla nostalgia alle prove di forza, grandissimo protagonista della conferenza è stato di certo Uncharted 4: A Thief's End, con una demo che ha lasciato tutti a bocca aperta, nessuno escluso, e che ha dimostrato ancora una volta l'incredibile capacità di Naughty Dog di tirare fuori dall'hardware Sony anche più di quanto normalmente sarebbe possibile.
...a Xbox
Da ormai qualche anno Microsoft soffre in modo particolare la concorrenza di Sony all'E3 e anche nell'edizione 2015 la storia si è ripetuta. La conferenza messa a punto da Phil Spencer e dai suoi collaboratori è stata senz'altro solida e ricca di contenuti, peraltro nell'ottica di una line-up per gran parte in arrivo entro fine anno e quindi più concreta rispetto alla concorrenza, ma non è stata capace di creare la "sensazione" vista poi nell'evento Sony.
La grande attesa nei confronti del reveal di Gears of War 4 si è infatti scontrata con gli spigoli di una demo che non ha suscitato particolare scalpore, per lo più a causa dello scenario buio e ristretto in cui era ambientata, mentre ai nuovi giochi annunciati è stato concesso troppo poco spazio perché potessero godere di una certa visibilità. Il colpo di scena c'è stato nei primi minuti, con l'ufficializzazione a sorpresa della retrocompatibilità di Xbox One, ma si tratta di una feature soggetta a reazioni contrastanti: chi possiede una sconfinata ludoteca di titoli per Xbox 360 sarà felice di poterli ancora utilizzare sulla nuova console, così come saranno contenti quelli che hanno saltato la scorsa generazione per acquistare direttamente XOne; chi però ha già dato con i vecchi giochi e non considera la retrocompatibilità un fattore rilevante su di una nuova piattaforma, sarà rimasto certamente indifferente di fronte a tale annuncio. Ben diversa è stata la storia raccontata alla GamesCom: priva di particolari pressioni, Microsoft è riuscita a esporre in modo brillante una line-up oggettivamente ottima, basata tanto sulle produzioni first party quanto sulle esclusive delle terze parti, in primis Rise of the Tomb Raider e Quantum Break, grandi protagonisti dell'evento. C'è stato anche spazio per un nuovo annuncio, quello di Halo Wars 2, che però non ha suscitato particolari reazioni.
Nintendo e le terze parti
La grande N è in evidentissima difficoltà, e lo ha dimostrato tanto all'E3 quanto alla GamesCom. Il sistema dei Direct in luogo della tradizionale conferenza pone la competizione su di un piano differente, ma senza piattaforme e giochi adeguati a supporto, si è rivelata un'arma a doppio taglio. Nintendo è colpevole di non aver mostrato The Legend of Zelda a Los Angeles, dando credito alle teorie che ipotizzano un passaggio del gioco su NX, così come accaduto per Twilight Princess in passato, e di non aver valorizzato a sufficienza un titolo come Star Fox Zero, che promosso in modo adeguato avrebbe certamente potuto ottenere un migliore riscontro.
Stendiamo inoltre un velo pietoso su Metroid Prime: Federation Force, accolto talmente male dalla community da spingere qualcuno a creare una petizione online perché venga cancellato. Insomma, la sensazione è che la casa nipponica abbia agito senza una direzione precisa e la prematura scomparsa di Satoru Iwata potrebbe parzialmente spiegare il perché di una condotta così approssimativa. Non si può dire lo stesso delle terze parti, Bethesda in primis, al debutto con una propria conferenza all'E3 e capace di generare grandissimo entusiasmo grazie alla spettacolare demo di DooM, all'annuncio di Dishonored 2 e soprattutto alla presentazione di Fallout 4, che ha conquistato tutti. Ubisoft ed Electronic Arts, dal canto loro, hanno realizzato degli eventi solidi ed equilibrati, bilanciando piuttosto bene la valorizzazione di prodotti già annunciati e il reveal di alcune interessanti novità, seppure non sia mancato neanche stavolta uno spazio eccessivo dedicato ai titoli casual, che i videogiocatori propriamente detti storicamente non apprezzano. Da For Honor a Tom Clancy's Ghost Recon Wildlands, dall'irriverente South Park: The Fractured but Whole agli spettacolari reboot di Need for Speed e Mirror's Edge, dalle promettenti novità di Unravel e Plants Vs. Zombies: Garden Warfare 2 alle importanti conferme di Star Wars: Battlefront, Assassin's Creed Syndicate, FIFA 16 e Tom Clancy's Rainbow Six: Siege, si può dire che le terze parti abbiano fatto un gran bel lavoro di promozione in quel di Los Angeles, utilizzando poi lo showfloor della GamesCom per consolidare le proprie line-up.
Sogni o solide realtà?
Sebbene Microsoft abbia contribuito ad alzare sostanzialmente il livello qualitativo della GamesCom 2015, caricandosi coraggiosamente l'evento sulle spalle e presentando una line-up straordinariamente solida e concreta, con tanti titoli d'eccellenza in arrivo nel giro di tre mesi, la sfida fra le due fiere quest'anno è stata particolarmente impari a causa della strategia di Sony. L'E3 2015 si pone dunque come l'evento migliore fra i due, grazie a numeri difficilmente raggiungibili dalla GamesCom e alla rilevanza internazionale di cui ancora gode, che ha portato tanti produttori a presentare su quel palcoscenico i propri titoli. Dove non c'è stata concretezza c'è stata l'emozione, vedi in particolare gli annunci per PlayStation 4 a Los Angeles, tuttavia il lavoro delle terze parti ha bilanciato alla grande tali mancanze, lasciando a Colonia una Xbox One in gran forma ma poco altro.