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Un anno di New Nintendo 3DS

Che fine ha fatto la "nuova" console portatile della grande N?

SPECIALE di Christian Colli   —   06/01/2016

Analizziamo i fatti. Il 13 febbraio 2015 Nintendo distribuisce, in Europa e in America, una nuova console Nintendo 3DS chiamata, senza tanta originalità, New Nintendo 3DS. La console è già uscita in Giappone l'ottobre precedente e a gennaio era possibile acquistare la limitatissima edizione "ambassador" attraverso Nintendo.

Un anno di New Nintendo 3DS

Il New Nintendo 3DS viene distribuito, in Europa, in due versioni: standard e XL. In America esce inizialmente solo in versione XL, e gli yankee dovranno aspettare il settembre successivo per acquistare anche quella standard. Le due console, oltre che per le dimensioni, differiscono anche per il fatto che alla versione standard è possibile sostituire la cover, personalizzando la macchina. Questo riguarda l'aspetto esteriore, ma in che cosa è diverso il New Nintendo 3DS dal Nintendo 3DS già in commercio? In primis, cambia l'hardware: grazie al nuovo processore e alla maggior quantità di RAM e VRAM, il New Nintendo 3DS è sensibilmente più veloce e potente del precedente handheld. La tecnologia NFC integrata consente la compatibilità con gli amiibo senza ricorrere all'acquisto di periferiche esterne dedicate. Il nuovo 3D super stabile migliora nettamente l'effetto stereoscopico e un sensore dedicato modifica automaticamente la luminosità dello schermo. Il New Nintendo 3DS supporta inoltre le schede di memoria Micro-SD e propone due tasti dorsali aggiuntivi e uno stick analogico in più. Rispetto al precedente Nintendo 3DS, il New Nintendo 3DS garantisce un'esperienza nettamente migliore sotto praticamente ogni aspetto, nonché una maggior longevità in termini di batteria. È la stessa console, soltanto più potente: una revisione, insomma, come lo era stato il Nintendo DSi nel 2009. E proprio qui casca l'asino.

Chi ha incastrato il New Nintendo 3DS? Analizziamo il 2015 per cercare di immaginare il suo futuro...

Fraintendimenti?

Un anno di New Nintendo 3DS

Nintendo non ha mai affermato che il New Nintendo 3DS fosse il successore del Nintendo 3DS: l'handheld è stato concepito fin dal principio come una revisione dello stesso hardware, non dissimile da quelle che si sono succedute negli anni a ogni nuova console portatile Nintendo. Tuttavia, la grande N ha fatto qualche passo falso che ha tratto in inganno il pubblico, e se si sia trattata di una astuta strategia di marketing o di una mancata lungimiranza non lo sapremo mai veramente. Fatto sta che l'handheld, pur chiamato "New" Nintendo 3DS, voleva proporsi come una valida alternativa a chi non aveva ancora comprato il precedente Nintendo 3DS o a chi lo amava così tanto da voler investire su un sensibile miglioramento prestazionale. Quei pochissimi secondi di caricamento in meno garantiti dal nuovo hardware, per esempio, hanno deliziato i giocatori di Monster Hunter 4 Ultimate che, al contempo, hanno potuto godere di un leggero miglioramento visivo. Queste minuzie fanno la differenza tra il giorno e la notte per i veri fan di determinati giochi.

Un anno di New Nintendo 3DS

Nonostante ciò, in precedenza abbiamo citato il Nintendo DSi per un preciso motivo: il New Nintendo 3DS, infatti, non era stato pensato per una nuova libreria. Non era stato pensato, insomma, come un altro Game Boy Color. Quest'ultimo vantava un vero e proprio ecosistema di giochi esclusivi, ma Nintendo, apparentemente, non aveva progettato lo stesso futuro per il New Nintendo 3DS. Ecco perché Xenoblade Chronicles 3D è un vero e proprio enigma. La cartuccia, uscita pochi mesi dopo la console, è stata la prima e unica proposta retail per il "nuovo" handheld Nintendo: come probabilmente saprete, si trattava di una conversione pedissequa dell'omonimo JRPG pubblicato per Wii qualche anno prima. Il gioco è compatibile soltanto col New Nintendo 3DS e non funziona con la vecchia versione dell'hardware. In altre parole, New Nintendo 3DS "legge" tutti i giochi Nintendo 3DS, oltre a Xenoblade Chronicles 3D. Si tratta, dunque, di una macchina retrocompatibile? Questa parola aggiunge un nuovo livello di lettura alla questione, perché dà per scontata l'esistenza di una nuova libreria alla quale la vecchia sarebbe complementare. In realtà, Xenoblade Chronicles 3D è una specie di paradosso. Essendo l'unico gioco retail per New Nintendo 3DS, è stato distribuito con tanto di packshot apposito, ma è rimasto completamente solo fino allo scorso ottobre, quando ha fatto capolino un nuovo gioco "esclusivo" per New Nintendo 3DS... solo che è stato distribuito solo digitalmente. Stiamo parlando di The Binding of Isaac: Rebirth, e abbiamo virgolettato la parola "esclusivo" perché, sì, il gioco funziona solo su New Nintendo 3DS e non su Nintendo 3DS, ma è stato proposto anche su praticamente tutte le altre piattaforme disponibili, PlayStation Vita compresa. Di conseguenza, Xenoblade Chronicles 3D resta comunque l'unico gioco retail uscito per New Nintendo 3DS. Come si spiega questa cosa?

Le aspettative

La prima ipotesi che si potrebbe fare è che la revisione del Nintendo 3DS non abbia venduto quanto sperato, costringendo la grande N a sopprimere la sua libreria esclusiva sul nascere. La realtà è che le vendite del New Nintendo 3DS hanno superato le aspettative, sia al lancio che in seguito. La seconda ipotesi cui si potrebbe pensare è che Xenoblade Chronicles 3D sia uscito per incuriosire i giocatori in vista dell'uscita di Xenoblade Chronicles X per Wii U, pubblicizzandolo allo stesso tempo.

Un anno di New Nintendo 3DS
Un anno di New Nintendo 3DS

Se è vero che, a quel punto, il titolo originale per Wii era praticamente introvabile, è altrettanto vero che stiamo parlando di macchine completamente diverse e di due release a sei mesi di distanza l'una dall'altra: difficile credere che gli utenti, acquistato Xenoblade Chronicles 3D, sarebbero stati spinti, sei mesi dopo, a comprare il suo sequel spirituale per un altro hardware. L'ipotesi più credibile, nonostante tutto, è che Nintendo abbia investito sul lancio di Xenoblade Chronicles 3D nella speranza che i giocatori acquistassero il "nuovo" hardware credendo che il gioco di Monolith Soft fosse soltanto il primo di una lunga serie di conversioni. Può sembrare un ragionamento molto gelido - forse persino subdolo, parliamoci chiaro - ma si tratta di puro e semplice marketing che, a quanto pare, ha funzionato alla perfezione. Non è un caso se, all'uscita del New Nintendo 3DS e di Xenoblade Chronicles 3D, siano proliferate le congetture e le discussioni sulla futura line up esclusiva del "nuovo" handheld. C'è chi pensava ai titoli più famosi per Wii - come Super Mario Galaxy o Sin & Punishment: Successor of the Skies - e chi addirittura guardava ancora più indietro, ripensando a Super Mario Sunshine e ai The Legend of Zelda per GameCube. In questa manovra di difficile interpretazione, c'è anche chi ci vede un riflesso della situazione un po' sconclusionata in cui si è trovata Nintendo durante il 2015. Il New Nintendo 3DS potrebbe essere anche la solita revisione pensata per fare da "ponte" tra le generazioni delle macchine Nintendo, in vista del famigerato NX che la società di Kyoto dovrebbe presentare nei prossimi mesi e che si vocifera incarni anche la nuova architettura portatile. Da questo punto di vista, l'uscita del New Nintendo 3DS avrebbe senso anche in termini di tempistiche, ma resta comunque un caso abbastanza straordinario persino per le tipiche strategie di Nintendo. Bisogna dire che, ora che è uscito anche The Binding of Isaac: Rebirth, nel 2016 potrebbero vedere la luce nuovi titoli esclusivi per l'handheld, magari anche sotto forma di conversioni distribuite esclusivamente per via digitale come nel caso del gioco di Nicalis. Al di là di tutte le congetture, le ipotesi e le potenziali lineup, attualmente il New Nintendo 3DS resta senza alcun ombra di dubbio la migliore incarnazione dell'ultimo handheld Nintendo che, dal canto suo, continua a contare su una libreria assolutamente straordinaria sia in termini di qualità che di quantità.