Che Capcom sia una delle aziende più abili e attente nello sfruttare fino in fondo i suoi marchi più famosi, ormai pensiamo ci siano pochi dubbi. Che la tentazione di espandere e monetizzare con operazioni al risparmio un franchise di successo sia potenzialmente un rischio, anche. Questo perché il pericolo di esagerare, di proporre qualcosa di obsoleto o che snaturi troppo il concept di una serie, suscitando le ire di fan e semplici appassionati, è sempre dietro l'angolo. Resident Evil: Umbrella Corps, lo spin-off del popolare survival horror incentrato su frenetiche sparatorie e sul multiplayer cooperativo/competitivo, sembra rientrare in quella categoria di prodotti in bilico tra l'essere un onesto "prodotto alternativo" e un potenziale flop. Il gioco è ambientato nel 2015, due anni dopo gli eventi di Resident Evil 6 e dodici anni dopo il crollo della Umbrella, e vede diverse aziende decise a raccoglierne l'eredità a qualsiasi costo. Anche a quello di ingaggiare gruppi di mercenari per recuperare preziose informazioni, campioni e BOW della società caduta in disgrazia. I militari delle multinazionali coinvolte nelle operazioni sono pronti a tutto, anche a uccidere e a recarsi nei luoghi più disparati del pianeta ancora infestati dalla presenza di creature infette.
Lo strano mix fra Resident Evil e Call of Duty targato Capcom proporrà anche una modalità single player
Test attitudinali
L'occasione per parlare nuovamente di Resident Evil: Umbrella Corps ci viene offerta da un nuovo trailer rilasciato in questi giorni da Capcom. Nel filmato, infatti, oltre a essere mostrate scene di frenetici combattimenti tra mercenari all'interno di locazioni tratte in buona parte dagli episodi regolari della serie, viene svelata una novità importante, vale a dire la presenza nel gioco di una modalità single-player. La novità è denominata The Experiment e a prima vista sembrerebbe strutturalmente simile alle missioni extra a obiettivi dei vecchi episodi della serie, quelli per intenderci dei Mercenari che si sbloccavano generalmente a fine avventura.
In realtà Capcom pare voler proporre qualcosa di più, con un'offerta che prevede sì una ventina di incarichi da completare, ma non sempre a cronometro o svolti all'interno di "arene". Si vocifera infatti che le sfide saranno legate tra loro da una sorta di trama e da alcuni filmati integrati all'interno del gameplay. Insomma, pur non trattandosi di una vera e propria modalità storia, quella in questione non dovrebbe essere nemmeno la classica Orda: oltre che sparare come un forsennato per cercare di sopravvivere agli orrori del quartier generale di Tricell e fuggire da lì sano e salvo, quindi, il protagonista dell'avventura potrebbe essere chiamato talvolta a indagare, sabotare e raccogliere elementi utili, seppur in chiave minore rispetto ai Resident Evil "normali". Non è chiaro poi se la modalità in questione potrà essere giocata in qualche variante co-op online, visto che nel trailer viene evidenziato il fatto, come detto prima, che l'esperienza sarà in single-player e che il personaggio principale, probabilmente un soldato sottoposto a esperimenti o rimasto vittima dell'infezione di qualche variante dei virus trattati dall'azienda, sia appunto l'unica cavia di quello che dovrebbe appunto essere un test di sopportazione degli effetti della contaminazione e/o di preparazione agli orrori che dovrà affrontare nelle future missioni.
Mercenari in Rete
Per quanto riguarda la modalità multiplayer, ne abbiamo parlato qualche mese fa in occasione di un nostro provato, anche se in queste ore sono emerse alcune novità in proposito. Come molti di voi sapranno, il multigiocatore di Umbrella Corps dovrebbe presentare delle modalità di gioco cooperative e competitive, e vedere sei giocatori sfidarsi online in una serie di battaglie a squadre o "tutti contro tutti" ambientate in diverse mappe. Queste ultime riprenderanno alcuni degli scenari e dei nemici più famosi dei vecchi Resident Evil, dal villaggio contadino di Resident Evil 4 alla baraccopoli africana di Resident Evil 5, più altri inediti.
A tal proposito Capcom ha spiegato che ogni scenario è stato scelto e in parte rivisto per valorizzare il concetto che dovrebbe essere alla base delle sfide tra utenti, e cioè "uccidere velocemente o morire altrettanto rapidamente". Una sorta di mantra del gameplay, tant'è che l'azienda giapponese ha perfino dichiarato che Umbrella Corps "non è uno sparatutto dove bisogna necessariamente salire di livello per migliorare le proprie abilità tramite punti esperienza, o potenziare le armi a disposizione, ma un titolo dove sarà fondamentale il livello di abilità del singolo giocatore, nonché la sua capacità di creare la miglior strategia per eliminare i suoi avversari per portare il team di cui fa parte alla vittoria". Ad ogni modo, tornando alla conformazione delle aree di gioco e al sistema di combattimento, oltre a lottare gli uni contro gli altri sfruttando la mappa anche in verticale, gli utenti dovranno fare attenzione ai mostri e alle creature che infesteranno le locazioni, e che attaccheranno indiscriminatamente i membri delle due fazioni in lotta, creandogli non poche difficoltà. Questo ovviamente a patto che il dispositivo anti-mostri montato sulle spalle dei combattenti sia disattivato o danneggiato. Ogni militare, infatti, ha a disposizione un non meglio precisato aggeggio che lo fa passare inosservato agli occhi e ai sensi dei morti viventi (e pare anche alle altre creature, ma questo elemento è ancora da confermare), i quali continueranno quindi a caracollare inebetiti per i fatti loro pure in presenza di esseri viventi. Ma basterà colpire il dispositivo o mandarlo fuori uso per vedere gli zombi, i quali possono essere utilizzati come scudi ambulanti alla bisogna, iniziare ad attaccare e a inseguire famelici la sfortunata preda, rendendogli la vita molto più complicata. Sotto il profilo tecnico il titolo non ci ha molto impressionato fino ad oggi, anche se a onor del vero c'è da dire che quando lo abbiamo visto dal vivo in occasione dello scorso Tokyo Game Show era probabilmente ancora in una fase iniziale di progettazione, mentre più recentemente abbiamo potuto dargli un'occhiata solo attraverso il filmato citato all'inizio, ragion per cui non ce la sentiamo di trarre dei giudizi affrettati. Per il momento, quindi, restiamo semplicemente tiepidi davanti a un progetto particolare per una saga che, almeno nel suo periodo di massimo splendore, si è sempre distinta per la sua capacità di incutere tensione e paura anche attraverso il senso di inferiorità rispetto ai terrificanti e numerosi nemici. Sensazioni forse difficili da ricreare e riproporre in un contesto palesemente action e multigiocatore come sembra a oggi quello di Umbrella Corps, che rischia dunque di non trovare una propria dimensione né per i fan di Resident Evil, né per quelli degli sparatutto competitivi in prima/terza persona. Non ci resta però che attendere ancora qualche mese per avere fugato ogni dubbio, visto che il gioco verrà distribuito in digitale su PC e PlayStation 4 proprio a maggio di quest'anno.
CERTEZZE
- La modalità in singolo, se ben implementata, potrebbe aggiungere un po' di pepe alla produzione
- Meccaniche legate all'interazione con gli zombi
- Sparatutto frenetico e immediato...
DUBBI
- ...ma all'apparenza privo di nerbo e ripetitivo
- Il multiplayer offrirà abbastanza modalità e opzioni per renderlo appetibile nel lungo periodo?
- Tecnicamente non sembra un granché