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Gli albori della magia

Torna la serie Spellforce con il terzo capitolo. Quanto ne sappiamo finora?

ANTEPRIMA di Simone Tagliaferri   —   06/06/2016

Quello tedesco è sempre stato un mercato particolare, con delle dinamiche interne tutte sue. All'inizio del nuovo millennio, quando PlayStation 2 dominava la scena videoludica e il PC perdeva esclusive su esclusive per via delle scarse vendite dei giochi nei negozi, la Germania fece registrare tendenze diametralmente opposte. Il suo mercato interno era PC-centrico e molti erano i giochi che venivano pubblicati solo da quelle parti, senza alcuna distribuzione internazionale.

Gli albori della magia

Fu in quegli anni che si affermarono alcuni dei più rilevanti studi di sviluppo tedeschi come Crytek, Piranha Bythes e Ascaron, supportati da publisher come JoWood e Koch Media. Titoli come Far Cry e i primi due Gothic potevano rivaleggiare tranquillamente con i più importanti esponenti di generi affini prodotti internazionalmente. Non stupisce quindi che proprio allora Phenomic, studio formato da ex-Blue-Byte (The Settlers), poté realizzare e lanciare un titolo come Spellforce: The Order of Dawn, un miscuglio ben riuscito tra strategia in tempo reale e gioco di ruolo, che portò a casa recensioni entusiaste e si ritagliò un grosso seguito di appassionati. Il resto è storia nota: il successo degli Spellforce spinse Electronic Arts ad acquisire Phenomic che, dopo BattleForge (2009), fu messa al lavoro su dei titoli free-to-play di scarso richiamo e di altrettanto scarso successo (Lord of Ultima del 2010 e Command & Conquer: Tiberium Alliances del 2012). Electronic Arts ha chiuso definitivamente Phenomic nel 2013. Nel frattempo la serie Spellforce, rimasta nelle mani di JoWood, ha preso un'altra strada, ossia quella delle espansioni a oltranza. Il secondo capitolo ne conta la bellezza di tre. La prima, Dragon Storm, fu pubblicata nel 2007, a ridosso dell'uscita del gioco. Le altre due, Faith in Destiny e Demons of the Past, sono state pubblicate a sorpresa rispettivamente nel 2012 e nel 2014, dopo che la proprietà intellettuale della serie è finita in mano a Nordic Games. Nonostante molti appassionati non abbiano preso benissimo la pubblicazione dei due pacchi a distanza di così tanti anni, soprattutto per la loro fattura non proprio eccelsa, si trattava di un buon segno: la serie non era morta.

Leggete la nostra anteprima di Spellforce 3, per scoprire tutto ciò che si sa sul gioco finora

Eo prima della catastrofe

Fu proprio nel 2014 che Nordic Games annunciò lo sviluppo di Spellforce 3, affidato a un nuovo studio di sviluppo, Grimlore Games. Fortunatamente non è avvenuto ciò che molti temevano, ossia una qualche deriva verso le tendenze più moderne del genere. Il nuovo Spellforce ripartirà dai vecchi capitoli, sia per quanto riguarda le meccaniche di gioco, sia per il retroterra che farà da sfondo alle vicende narrate. Si tratta di un prequel, visto che sarà ambientato cinquecento anni prima di The Order of Dawn e della Convocazione, ossia quando ancora il mondo di Eo non era stato fatto a pezzi e non c'era bisogno di utilizzare i portali per viaggiare tra i vari territori.

Gli albori della magia

Il gioco rimane un RTS/GDR in cui si guida un gruppo di eroi che deve andare a caccia di risorse per crearsi un esercito e contemporaneamente deve svolgere delle quest per sviluppare abilità e trovare equipaggiamento sempre più potente. Immaginiamo che, come negli episodi precedenti, la campagna single player presenterà situazioni decise a livello di design per mantenere il gameplay coerente con la narrazione. Quindi ogni mappa offrirà una sfida a sé, con elementi prefissati da gestire. Ad esempio il tipo e il numero di unità, o il level cap degli eroi. Come in passato ci saranno livelli più incentrati sulle meccaniche da gioco di ruolo, mentre altri saranno progettati per magnificare quelle da RTS. La storia inizierà a Nortander, dove ritroveremo alcuni dei personaggi incontrati negli altri capitoli. La situazione politica sarà molto diversa da quella che conoscevamo, perché Eo è ancora un mondo unito, controllato da diverse casate, ognuna con i suoi interessi da perseguire. Del protagonista non si sa molto, a parte che avrà una sua storia da scoprire nel corso dell'avventura e che dovrà entrare in rapporto con le varie casate per scoprire le oscure trame che lo riguardano. Nordic Games ha promesso che sarà più personalizzabile rispetto ai vecchi capitoli, anche se non ha spiegato in che termini.

Gli albori della magia

La serie Spellforce

Tutti i capitoli della serie Spellforce sono acquistabili su Steam. Li trovate qui: link. La collezione completa comprende anche tre scenari supplementari per Faith in Destiny pubblicati come DLC. Nordic Games ha specificato che non c'è bisogno di averli giocati per godersi il terzo capitolo. Noi comunque vi consigliamo di recuperarli, perché sono ancora oggi godibilissimi, soprattutto The Order of Dawn e Shadow Wars.

SpellForce: The Order of Dawn (Phenomic - 2003)
SpellForce: The Breath of Winter (Phenomic - 2004)
SpellForce: Shadow of the Phoenix (Phenomic - 2004)
SpellForce 2: Shadow Wars (Phenomic - 2006)
SpellForce 2: Dragon Storm (Phenomic - 2007)
SpellForce 2: Faith in Destiny (Mind Over Matter Studios - 2012)
SpellForce 2: Demons of the Past (Mind Over Matter Studios - 2014)

Da soli o in compagnia

La campagna single player durerà la bellezza di trenta ore e sarà giocabile anche in modalità cooperativa con un secondo giocatore. Quindi, volendo, potremo superarla una prima volta da soli, quindi una seconda volta in compagnia, raddoppiandone la durata. Come tradizione vuole, ci sarà anche una modalità schermaglia, che permetterà una maggiore personalizzazione degli eroi e dell'esercito rispetto alla campagna single player.

Gli albori della magia

Immaginiamo che ci saranno delle mappe prefissate su cui giocare, ma non è chiaro se sarà reso immediatamente disponibile un editor per realizzarne di proprie. Non sarebbe male e darebbe al titolo un tocco in più, mettendolo in paro con la concorrenza. Ovviamente non mancheranno modalità multigiocatore, sulle quali il publisher non si è esposto più di tanto. Si parla di modalità competitive e cooperative. Quest'ultima parola è stata declinata al plurale, quindi immaginiamo che ci sia altro oltre alla già citata possibilità di giocare in coppia la campagna principale. Per il resto non ci sono informazioni. Guardando le poche immagini pubblicate possiamo affermare con certezza che Grimlore Games ha cercato di favorire una certa varietà di ambientazioni. Ci saranno quindi mappe desertiche, altre ambientate in lussureggianti foreste, e altre ancora in lugubri scenari rocciosi. Per ora non sono state mostrate immagini di ambienti urbani, anche se immaginiamo che almeno Nortander sarà visitabile per la parte GDR. Per il resto non ci resta che attendere l'E3 2016 per il reveal completo del gioco, la cui uscita è prevista entro l'anno. Non sappiamo quando con precisione, ma siamo pronti a scommettere che la data sarà fissata in un giorno tra settembre e novembre, ossia nel periodo natalizio.

CERTEZZE

  • Dinamiche RTS/GDR interessanti
  • Campagna lunga e varia

DUBBI

  • Diffile trovare l'equilibrio tra i due aspetti del gioco
  • Motore grafico da verificare