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Il Grande Fratello non s'ha da fare

Dopo l'annuncio delle scorse settimane, abbiamo provato per la prima volta Watch Dogs 2

PROVATO di Antonio Fucito   —   13/06/2016

Il piano di comunicazione di Watch Dogs 2 è stato parecchio serrato nelle ultime settimane, a partire dal trailer teaser di annuncio fino allo streaming dedicato con le caratteristiche principali. La prova del gioco ha rappresentato uno dei primi appuntamenti dell'E3 2016 di Los Angeles, ben due giorni prima dell'inizio delle danze ufficiali.

Il Grande Fratello non s'ha da fare

Il primo capitolo ha avuto un'accoglienza particolare e a dir poco contrastata, definita da premesse indubbiamente interessanti e coinvolgenti, ma in parte disattese da una gestione tecnica migliorabile e da alcune implementazioni incompiute in termini di gameplay, seppur non pochi giocatori abbiano apprezzato le qualità di questa nuova proprietà intellettuale di Ubisoft. Fin dall'annuncio del seguito, ad ogni modo, è stato evidente come il produttore franco-canadese abbia voluto apportare diverse modifiche alla formula originale, sia dal punto di vista della struttura, e ci torneremo a breve, sia per quanto riguarda protagonista e ambientazione. Marcus Holloway si aggirerà attraverso le strade di una San Francisco se vogliamo più riconoscibile per il pubblico europeo, dal punto di vista morfologico, rispetto a Chicago, in un titolo open world all'interno del quale sarà possibile avere maggiore libertà e sfruttare inoltre dinamiche legate al Parkour. Aiden Pearce era riuscito a sabotare il sistema operativo ctOS che teneva alle strette la capitale dell'Illinois, adesso Marcus si trova alla prese con la versione 2.0 prodotta dalla Blume, con la quale è riuscita a creare un profilo digitale completo di ciascun cittadino, che può essere tracciato e modificato in qualsiasi momento.

Abbiamo già potuto giocare Watch Dogs 2 approfittando di un evento organizzato da Ubisoft

Dalla Bay Area alla Silicon Valley

Prima della prova su strada vi è stata una presentazione che ha compresso in pochi minuti, per esigenze di tempo, una missione legata alla storia. Marcus si trova in cima ad un palazzo e dopo aver parlato con un altro misterioso personaggio, dotato di maschera facciale con led personalizzati, deve infiltrarsi all'interno dell'edificio adiacente, allo scopo di scaricare sui server della cellula attivista californiana di Dedsec informazioni utili per la lotta contro la Blume. L'introduzione di un nuovo protagonista di colore ha generato soprattutto negli Stati Uniti alcune critiche stupidamente razziste e gratuite, a noi interessa capire invece quanto potrà essere carismatico nell'economica dell'avventura complessiva. È ancora presto per dirlo, ovviamente, e laddove la sua realizzazione ci è parsa un po' anonima, il giudizio finale sarà legato alle azioni compiute durante il gioco e nei dialoghi, che solitamente definiscono l'affezione verso un personaggio all'interno di una serie videoludica.

Il Grande Fratello non s'ha da fare
Il Grande Fratello non s'ha da fare
Il Grande Fratello non s'ha da fare

La missione mostrata ha messo subito in mostra i due gadget in proprio possesso, a partire dal quadricottero, che ha permesso a Marcus di analizzare l'area, avere accesso ad una centralina e quindi sbloccare l'utilizzo di una gru per accedere al tetto dell'edificio. Una volta intrufolati al suo interno, abbiamo apprezzato il drone terrestre, che ha raggiunto il terminale della compagnia per scaricare le informazioni. Da qui è scattata l'allerta, e dopo qualche sessione stealth, grazie alla pistola Taser e al classico strangolamento alle spalle, è partita una sequenza di scontro a fuoco dopo la quale Marcus è riuscito a fuggire e portare a termine la missione. In aggiunta a questi due gadget un'altra novità di Watch Dogs 2 è rappresentata dalla possibilità di fare hacking verso qualsiasi persona, dispositivo elettronico e auto nei paraggi, aprendo il fianco a una maggiore interazione col mondo circostante e di possibilità di approccio alle attività da compiere. Incuriositi da questo ci siamo diretti verso una delle postazioni disponibili per provare, su PlayStation 4, la componente free roaming del titolo, portando contestualmente a compimento un paio di missioni secondarie. L'impatto col gioco è quello classico che ci si aspetterebbe da un esponente del genere, con la gestione della telecamera mediante analogico destro e la corsa con L3. La demo cominciava nei pressi della famosa Coit Tower di San Francisco e da lì, con il Touchpad del DualShock 4, abbiamo buttato un'occhio sull'estensione della mappa. Watch Dogs 2 sembra coprire tutta la parte di Downtown, la Bay Area, comprensiva del Golden Gate Bridge e del Bay Bride, Okland, città natale di Marcus, e la Silicon Valley, base operativa della Blume. Successivamente abbiamo preso confidenza con le restanti abilità del protagonista principale: inquadrando persone e oggetti si evidenzia una linea di collegamento, a questo punto basta premere L1 per accedere, con i tasti frontali del pad, alle opzioni disponibili. Col triangolo, ad esempio, si fa suonare il cellulare allo scopo di distrarre la persona selezionata, con la X si può fare hacking di un dispositivo, col quadrato mandare la propria gang a creare un po' di caos verso un determinato obiettivo. Se il sabotaggio a distanza avviene su una macchina, allora se ne può prendere il controllo a distanza, con i quattro tasti frontali del pad PlayStation 4 che servono per accelerare, fare retromarcia, sterzare a sinistra oppure a destra. In quest'ultimo caso si può creare quindi un diversivo, un attacco a distanza oppure anche una copertura improvvisata: gli scenari potenziali diventano molteplici. Con R3 si accede alla visuale hacker, mediante la quale il protagonista può indagare su obiettivi da raggiungere o da approfondire, grazie alla rete informatica di Dedsec. In relazione a questo abbiamo scorto un punto di interesse nella parte superiore della Coit Tower, di conseguenza utilizzato il quadricottero, mediante la croce digitale verso destra, per raggiungere il punto designato e acquisire le informazioni. Dopo aver ascoltato una conversazione telefonica di un passante, una nuova missione è stata aggiunta a quelle disponibili. Col tasto Option si accede al cellulare di Marcus Holloway, realizzato con estrema dovizia di particolari e secondo uno stile che di primo impatto rappresenta uno dei punti di forza di Watch Dogs 2, con forti riferimenti alla cultura hacker assieme ad colonna sonora di tutto punto, perlomeno nelle tracce che abbiamo avuto modo di ascoltare. Nell'interfaccia del cellulare sono presenti alcune icone per ascoltare musica, leggere messaggi ed altre funzionalità per adesso non meglio precisate; quella delle missioni permette di tracciare sulla mappa una tra le disponibili, lasciando al giocatore la scelta di quale affrontare per prima.

Dopo aver selezionato la missione suggerita da uno sviluppatore che ci faceva da tutor, abbiamo "affittato" una Lamborghini e ci siamo diretti verso il punto designato, situato in prossimità della spiaggia. Il modello di guida è stato rivisto rispetto a quello del primo capitolo, accusato a ragione di essere troppo nervoso e impreciso. Per questo seguito Ubisoft ha virato verso un modello arcade più immediato: un paio di botte le abbiamo date comunque, ma ci è sembrato più gestibile rispetto al passato, al netto di una prova durata solo qualche decina di secondi. Prima di raggiungere l'obiettivo abbiamo fatto una scappata all'iconico Pier 39, riprodotto in maniera accurata, per entrare in un negozio e cambiare d'abito il protagonista scegliendo tra cappello, giacca, pantaloni, borsa e scarpe. I programmatori hanno assicurato che ci saranno diversi negozi a tema differente, allo scopo di personalizzare al massimo il vestiario di Marcus Holloway. La missione affrontata era abbastanza semplice: abbiamo distratto un paio di guardie, eliminate altrettante in modalità stealth, quindi utilizzato il drone di terra per garantirci l'accesso alla porta del piano superiore, sabotando un computer della Blume.

Il Grande Fratello non s'ha da fare
Il Grande Fratello non s'ha da fare
Il Grande Fratello non s'ha da fare

Poi siamo fuggiti, sperimentando brevemente le abilità di Parkour del protagonista principale, in grado di superare agevolmente ostacoli grazie alla pressione del trigger R2 unitamente alla corsa e allo spostamento con l'analogico sinistro. Il funzionamento avviene in maniera estremamente fluida, ed anche qui rimaniamo in attesa di vedere come si tramuterà in missioni primarie e secondarie più complesse, che potranno metterne in evidenza i suoi punti di forza. La seconda missione ci ha permesso di sperimentare la modalità cooperativa e gli scontri a fuoco. In Watch Dogs 2 la componente online dovrebbe essere integrata in maniera impercettibile, e qualora si dovesse incontrare un altro personaggio controllato da una persona, come accaduto nella nostra sessione, basterà premere la croce digitale verso il basso e invitarla nel proprio party per affrontare insieme la missione selezionata. In quella suggerita lo scenario è diventato notturno, siamo arrivati ad Oakland (col trasferimento veloce) e quindi raggiunto la zona nella quale erano presenti due obiettivi con dati sensibili da recuperare. Assieme al nostro compagno abbiamo lavorato di squadra mediante chat vocale, disabilitato alcuni sistemi di sicurezza, quindi ingaggiato uno scontro a fuoco. Il cerchio delle armi si raggiunge con la croce digitale verso l'alto, nella demo Marcus aveva oltre al Taser anche un fucile automatico che abbiamo utilizzato per ripulire l'area, muovendoci tra le coperture con la X in maniera del tutto simile al precedente capitolo. La nostra prova è quindi terminata, lasciandoci un po' di tempo per fare mente locale su quanto apprezzato durante l'evento. Watch Dogs 2 ci è sembrato indubbiamente più vario rispetto al titolo originale, lasciando pregustare una buona complessità delle missioni e diversi tipi di approccio possibili. Altresì una demo incentrata unicamente sulle caratteristiche di base del gameplay è stata ben lungi dall'essere eccitante o in grado di rivelare appieno le potenzialità di un prodotto che per genere di appartenenza necessita di parecchie ore prima di poterne avanzare un giudizio, anche solo preliminare. Dal punto di vista tecnico San Francisco ci è sembrata essere riprodotta molto bene e con le giuste proporzioni, con una buona qualità del dettaglio e come detto l'ottimo stile implementato dagli sviluppatori per evidenziare la trama di un mondo completamente interconnesso. Il sistema di illuminazione e la gestione delle collisioni negli scontri necessitano però di parecchio lavoro, perché attualmente l'impatto visivo risulta ancora abbastanza piatto, e il coinvolgimento durante i combattimenti poco incisivo. Il gioco uscirà il prossimo 15 novembre e quindi c'è ancora tempo per la fase di ottimizzazione, tra le altre cose ci è stato confermato che la demo proviene da una versione del gioco di qualche settimana addietro. Qual è il nostro giudizio, quindi, dopo il primo contatto con Watch Dogs 2? Positivo con riserva, perché la reale cartina al tornasole per il titolo di Ubisoft sarà rappresenta dal design delle missioni principali, dalla varietà delle situazioni proposte e dalla commistione di tutte le altre componenti, cosa che per adesso non abbiamo potuto ancora verificare.

CERTEZZE

  • Stilisticamente ispirato
  • Gameplay più vario del precedente capitolo
  • San Francisco sembra riprodotta molto bene

DUBBI

  • Tecnicamente un po' piatto
  • La prova della sola componente free roaming ci lascia alla finestra sulla bontà del gameplay