Il nostro Umberto ci aveva già raccontato le sue impressioni su Battlefield 1 in occasione dell'EA Play prima che aprissero ufficialmente le porte dell'E3 2016, ma grazie ad una "seduta extra" un paio di giorni dopo siamo tornati a giocare col nuovo lavoro dei ragazzi svedesi DICE. In questa occasione abbiamo potuto testare un pochino meglio e più a lungo la modalità Conquest e sviscerare maggiormente in profondità la suddivisione in classi. Oggi, a scadenza di embargo, torniamo a parlare - anzi, a scrivere - del gioco che, vi ricordiamo, uscirà il prossimo 21 ottobre.
Battlefield 1 è un sano toccasana contro la guerra moderna: ecco il nostro provato
La battaglia di San Quintino
Due eserciti: L'Impero tedesco e quello inglese lottano per il predominio (sei punti di conquista) della zona di San Quintino, in Piccardia nel nord della Francia, teatro di una sanguinosa battaglia nel 1914. La mappa è molto grande, ma non sterminata come alcune di quelle presenti in Battlefield 3 o Battlefield 4. Al centro della mappa c'è il villaggio di Travecy, circondato ai lati da collinette e alture punteggiate da trincee, artiglierie, casupole e mulini dalle quali avere un buon colpo d'occhio ( e ottime linee di tiro) sulla vallata. Il piccolo agglomerato "urbano" restituisce un buon feeling da combattimento ravvicinato, si può entrare praticamente in tutte le case, anche nei piani alti, c'è una spiccata distruttibilità, non mancano postazioni di mitragliatrice fissa e soprattutto piccoli cannoni (tanto efficaci quanto lenti nel procedimento di fuoco) utili contro i carri armati.
Quest'ultimi possono comunque manovrare agilmente nelle strade del paesino che sono sufficientemente larghe, fermo restando che il level design e alcuni "gadget" di classe possono favorire le imboscate. In tal senso i carri armati sono pensati apposta per fare in modo che a seconda della tipologia, leggero o pesante, quindi "veloce" o lento, controllati da uno, tre e cinque giocatori, si possa scegliere il terreno di impiego più favorevole. Per rimanere in tema di combattimento ravvicinato abbiamo provato l'assalto alla baionetta. Il nostro alter ego inizia a correre, ci troviamo quasi su binari, la nostra "scioltezza" e agilità ne risentono, ma una volta infilzato il malcapitato parte una bella animazione ad enfatizzare l'uccisione. Spettacolare senza dubbio e anche efficace, ma non ci ha dato l'impressione di essere una feature irrinunciabile. Parlando di classi troviamo una suddivisione tipica per Battlefield ma con qualche novità importante. Assalto è dotato di mitra o fucile a pompa e due gadget fatti apposta per l'uso anticarro, una super granata composta da sette testate normali tenute assieme con lo spago e una sorta di cannoncino statico da usare col bipede. Supporto nasce per la difesa di punto e il fuoco di soppressione in testa, è dotato di mitragliatrice leggera, cassetta di munizioni per la squadra e mina antiuomo. Il medico è ora una classe separata: può sparare con un fucile semiautomatico ed ha ovviamente garza e siringa per curare o far tornare in vita gli alleati. Lo scout ha in dotazione diverse tipologie di fucile da cecchino, con o senza ottica (disponibili anche per le mitragliatrici leggere), pistola razzo da segnalazione e proiettili perforanti anti blindato. La vera novità sono le classi peculiari per i mezzi, Tanker per i carri armati e Pilot per gli aerei, ognuna con armi e gadget propri.
Pericolo attraversamento carri!
Provando un po' tutte le classi ci siamo divertiti particolarmente nei panni del medico e dello scout, non tanto per le loro "abilità" secondarie di cura e segnalazione, quanto per le armi in dotazione. Nella frenesia della battaglia il fucile colpo singolo e in misura minore quello semiautomatico ci hanno fatto provare "sensazioni antiche", davvero diverse rispetto alla guerra moderna o del futuro tanto giocata in questi ultimi anni. Un headshot dalla media-lunga distanza regala grandi soddisfazioni; ci vogliono davvero tempismo e abilità per centrare qualcosa, date le hitbox della giusta grandezza e la balistica piuttosto evidente, soprattutto quando si imbraccia il fucile da cecchino.
I mitra della classe assalto ci sono sembrati invece non troppo precisi superata la media distanza, anche se dotati di una buon rateo di fuoco. Senza dubbio sono perfetti per un approccio mordi e fuggi, per rapide scorribande nelle linee nemiche, cercando di infliggere più danni possibili ai blindati e ai carri armati, ma davvero ci riportano verso lidi che conosciamo sin troppo. Meglio imbracciare il fucile a colpo singolo e approfittare delle lunghe linee di tiro, insomma. Tornando a parlare dei mezzi siamo rimasti impressionati dalla mobilità del carro leggero controllabile da un solo giocatore, poco resistente certo, ma ben armato col suo cannoncino. All'estremo opposto troviamo il carro armato pesante. Richiede buona coordinazione da parte della squadra data la presenza dei cannoni sui lati, cosa questa che impone una guida particolarmente "ragionata" da parte del pilota per non "chiudere" la mira ai compagni. Nello stesso tempo però i cacciatori di carri devono cercare di colpire le parti vitali dei tank, come i cingoli o la parte superiore dove la corazzatura è meno spessa. Abbiamo avuto poco tempo a disposizione con i mezzi aerei, e purtroppo sempre nel ruolo di supporto, come mitragliere, e mai sul gigantesco Behemoth, lo Zeppelin che incrocia i cieli sopra il paesino. Non possiamo dirvi quindi qual è il feeling di guida dei veloci biplani o del più lento bombardiere, ma non crediamo possa essere tanto diverso rispetto al modello di guida di Star Wars Battlefront. Poter ammirare la mappa dall'alto ci dà lo spunto per dire la nostra sull'aspetto tecnico del gioco.
Vive la Levolution!
L'abbiamo giocato su PC (1440P con GeForce GTX 1080) e siamo rimasti praticamente sempre a bocca aperta. Il dettaglio dei mezzi, delle armi, ma anche dei tessuti che compongono le divise dei soldati è davvero molto alto, si nota subito il grande lavoro fatto in sede di studio per donare al gioco un aspetto il più fedele possibile alla realtà dell'epoca. Ma dove Battlefield 1 lascia di stucco è nella distruttibilità e nel meteo dinamico. Il Behemoth può essere abbattuto, esplodere sul terreno devastando il villaggio, radendolo al suolo e lasciano solamente gli scheletri delle case, creando di fatto un level design inedito nel bel mezzo della partita. Un bellissimo evento catastrofico, ma nulla che non si sia già visto grazie al Levolution di Battlefield 4. Più tatticamente interessante è la deformazione del terreno.
Di fatto ogni esplosione crea un cratere che può essere usato a nostro vantaggio, sia offensivo che difensivo. Alla stessa maniera la distruzione ambientale sembra esser tornata agli antichi fasti di Bad Company 2. Complice strutture in legno e pietra quasi tutto può esser raso al suolo. Inutile dire quanto questo sia rilevante a livello di gameplay. E poi c'è il meteo dinamico. Può piovere in una estremità della mappa e agli antipodi no, si può alzare la nebbia, riducendo la visibilità, o splendere il sole, il tutto in maniera casuale, senza un pattern predefinito.
Combattere in mezzo alle trincee, sotto la pioggia, tra case diroccate, scheletri di alberi, esplosioni e colonne di fumo che si alzano dal terreno, il tutto in un tripudio di effetti particellari immersi in un grigio spettrale è un'esperienza davvero indimenticabile. Giocare con Battlefield 1 ci ha sinceramente divertito. Si avverte che non siamo di fronte ad una semplice "total conversion" targata prima guerra mondiale di Battlefield 4, ma nello stesso tempo il feeling di gioco è lo stesso, mediato attraverso tutta una serie di differenze che lo rendono unico e peculiare , più action e ovviamente più spettacolare del realistico Verdun uscito lo scorso anno su PCm tanto per fare un paragone. Torneremo sicuramente a parlare di Battlefield 1 nel corso dell'estate, probabilmente in occasione della beta, o perché no, dalla Gamescom di Colonia di agosto.
CERTEZZE
- Tecnicamente bellissimo
- Ottimo feeling delle armi
- Distruzione ambientale
DUBBI
- Rappresentazione troppo "action" della Prima Guerra Mondiale?
- Corpo a corpo non sembra essere essenziale