Bethesda si è purtroppo trattenuta in questa GamesCom edizione 2016 e dopo averci fatto vedere un filmato davvero risicato di Prey, ha pensato bene di fare lo stesso anche con Dishonored 2, se possibile stringendo ancora di più la cinghia. Seduti nel piccolo teatro abbiamo infatti potuto assistere a un breve video che riassumeva due sequenze di gameplay ambientate in altrettante sezioni ben distinte ed entrambe giocate nei panni di Emily con una chiara propensione agli attacchi violenti. La prima parte aveva per protagonista la villa del maniaco inventore di gran parte delle tecnologie di Karnaka.
Esattamente la location mostrata nel primissimo trailer di gioco con tutte le pareti, le porte e le scale che continuavano a mutare forma semplicemente spostando leve e attivando migliaia di ingranaggi nascosti nella struttura. Il risultato, pur rimanendo lontano dalla meraviglia coreografica del teaser di annuncio, era assolutamente d'impatto con la continua mutazione della geografia dello scenario che costringeva Emily a sfruttare ogni riparo dell'ambiente, le zone più elevate e le porte per raggiungere e uccidere le guardie evitando di precipitare nelle voragini che si andavano ad aprire nel pavimento o di rimanere incastrata durante la trasformazione di una stanza. Il dialogo con il geniale proprietario della villa ci ha ricordato le interazioni migliori con il mitico Andrew Ryan di BioShock ma quello che più ci ha colpito è la sentinella meccanica, anche questa protagonista del primo trailer del gioco. Rispetto alla visione originale, ora i robot sembrano avere una figura ancora meno umanizzata nel volto e soprattutto possiedono inserti in legno invece che in ceramica. Rimane però inalterata la loro micidiale violenza. Una volta individuata Emily infatti, queste entità meccanizzate attaccano attraverso scariche elettriche sulla distanza per cercare di paralizzare la protagonista, quindi nel combattimento ravvicinato sfruttano le numerose lame di cui sono dotati i loro arti. È stato interessante notare che pur essendo piuttosto lente nel reagire alla presenza della Kaldwin, sono in grado di compiere enormi balzi per tenerla continuamente sotto pressione e non allontanarsi mai da lei durante il combattimento. Per farle fuori era necessario riuscire a montare sulle loro spalle per staccargli la testa e successivamente bloccare gli ingranaggi centrali. La particolarità è che dopo il primo colpo inferto, le sentinelle rimangono comunque attive e combattive ma semplicemente "accecate" e quindi pronte a girovagare per l'ambiente in una sorta di modalità "berserk". Tra l'altro tutta la scena finale di questa prima parte della dimostrazione si concludeva nella stanza delle invenzioni dove Emily doveva tenere a bada tre diverse sentinelle dopo aver stordito o ucciso l'inventore.
A sottolineare l'enorme libertà del sequel, non c'era solo lo stile di combattimento della figlia dell'imperatrice che in questa demo era davvero scatenata, ma anche l'esito dell'incontro che si concludeva con il proprietario della villa, caricato sulle spalle di Emily e scaricato su una sorta di sedia elettrica ovviamente un attimo prima di accenderla con il preciso obiettivo di torturarlo. Proprio parlando di combattimento, il filmato mostrava non solo l'uso cruento della lama di cui è dotata Kaldwin e con cui può letteralmente smembrare ogni avversario contrattaccando al momento giusto ma anche un costante utilizzo dei poteri speciali della protagonista. Abbiamo potuto notarne uno che non avevamo visto nei nostri incontri precedenti: una sorta di clone d'ombra che poteva essere lanciato contro un avversario per tenerlo a bada con dei colpi basilari. Ovviamente l'altra peculiarità di Dishonored 2 è proprio la possibilità di concatenare tra loro sia i poteri che gli attacchi in mischia con risultati talvolta stupefacenti come quando Emily ha utilizzato la trasformazione in ombra per posizionarsi alle spalle di due guardie, ucciderle molto rapidamente, collegarne altre tre tramite il domino e quindi affrontare all'arma bianca una di queste per parare un colpo e decapitarla rapidamente. Il risultato era vedere in un attimo anche le teste degli altri due nemici saltare per aria.
Dishonored 2 migliora a ogni incontro e non vediamo l'ora di giocare la versione finale
Quel gusto horror
La seconda parte della demo, decisamente più breve, era invece focalizzata su uno scenario completamente inedito: il Conservatorio Reale. Da quel poco che siamo riusciti a vedere si tratta di un'ambientazione che sembra recuperare quella vena horror che nel primo Dishonored era confinata ad alcune parti dei DLC. Non si sa se anche questo sequel proporrà un'esperienza di questo tipo ben confinata a specifiche sezioni ma il livello visto nella dimostrazione lasciava intendere che anche in questo capitolo sembrano esserci in gioco forze sovrannaturali che Emily e Corvo dovranno affrontare.
Il nemico da uccidere era Breanna Ashworth mentre le entità che abitavano l'inquietante struttura, a metà strada tra una biblioteca e un museo, sembravano essere una versione mutata e leggermente alterata delle streghe viste anche nel titolo originale. Adesso non è ben chiaro se ci sarà un legame con la Delilah Copperspoon dei DLC del primo Dishonored però i nemici introdotti in questa sezione sembravano avere dei chiari riferimenti a quanto visto in passato. A demo conclusa ci siamo fermati a riflettere ancora una volta sull'eccezione qualità artistica di questo sequel che sembra davvero spremere al massimo il nuovo motore grafico, il Void, proponendo ambienti e scenari semplicemente meravigliosi che sembrano denotare un'attenzione per i particolari che difficilmente è possibile apprezzare in altre produzioni. Pur rimanendo tecnicamente un titolo piacevole ma assolutamente non eccezionale, Dishonored 2 rimane impresso nella memoria di chi lo guarda dal primo istante proprio grazie alle sue peculiarità artistiche. Appuntamento all'11 novembre, giorno in cui potremo finalmente giocarlo e giudicarlo su PC, PlayStation 4 e Xbox One.
CERTEZZE
- Il gioco continua a stupire per la varietà degli scenari proposti
- La componente action non ha nulla da invidiare a quella stealth
- Artisticamente è davvero splendido
DUBBI
- Alcune sequenze ci hanno restituito l'idea di una Emily davvero troppo forte