Stando a un aneddoto raccontato da Julien Eveillé, ex designer di Arkane Lyon, Dishonored 2 ha avuto dei costi superiori a quelli di The Elder Scrolls 5: Skyrim vendendo molto meno copie. Dal punto di vista finanziario non parliamo dunque di un successo, ma nonostante ciò il livello qualitativo raggiunto da questo gioco ha rappresentato una sorta di "sigillo di qualità" che ha "salvato" lo studio da una potenziale chiusura.
"È stato un po' strano e bizzarro", ha raccontato Eveillé a PC Gamer. "Penso che quando Bethesda guardava i numeri, pensava: OK, Skyrim ha venduto tantissimo. E la sua realizzazione è costata meno di quella di Dishonored 2. Quindi si sono posti delle domande. Dal punto di vista dei costi esecutivi, ha senso porsi queste domande: "Perché dovremmo continuare a lavorare con voi?". Ma sapevamo di avere una sorta di sigillo di qualità, realizzando quelli che forse sarebbero stati considerati i giochi più raffininati dell'intero catalogo Bethesda". Questa sorta di buona reputanzione "ha in un certo senso salvato lo studio", secondo Eveillé.
Anche Arkane Lyon ha rischiato di essere convertito in uno studio per giochi live service
L'ex designer ha riferito anche che Dinga Bakaba è riuscito a ridare "fiducia ai vertici" di Bethesda dopo la partenza di Raphael Colantonio, uno dei fondatori di Arkane Studios e game director della serie Dishonored, convincendoli a lasciare che lo studio di Lione continuasse a concentrarsi su ciò per cui lo studio era noto, senza inseguire tendenze come i giochi live service. Una scelta che si è rivelata fondamentale per il "futuro successo dello studio".
Come sappiamo dopo Dishonored, Arkane Lyon ha sviluppato Deathloop e ora sta lavorando a Marvel's Blade. Al contrario la filiale di Austin non è stata altrettanto fortunata. Dopo Prey, apprezzato da molti ma di scarso successo commerciale, il team ha cambiato completamente stile e toni con Redfall, che purtroppo si è rivelato un progetto ben al di sotto delle aspettative, portando anche alla chiusura di questo studio.