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Cosa aspettarsi dal single player?

Dopo l'emozionante trailer di Battlefield 1, è il momento di fare il punto della situazione!

SPECIALE di Lorenzo Fantoni   —   28/09/2016

Dopo tante speculazioni, finalmente abbiamo un'idea più chiara di ciò che sarà la campagna single player di Battlefield 1 e come l'orribile realtà del primo conflitto mondiale verrà trasportata sui nostri. Il marchio di Battlefield non è mai stato associato a esperienze in solitaria particolarmente esaltanti o in grado di rivaleggiare con la potenza di fuoco della concorrenza, ma Hardline, pur con tutti i suoi evidenti difetti, ha in un certo senso sviluppato questo aspetto che, forse, finalmente con Battlefiled 1 arriverà a una piena maturazione. Ieri abbiamo avuto un primo assaggio di quello che ci possiamo aspettare: cerchiamo di analizzare quanto mostrato e di fare il punto su quello che vorremmo vedere (e giocare) tra qualche settimana.

Facciamo il punto su Battlefield 1 e su quello che ci aspetta tra poche settimane

Un conflitto unico

Come ogni trailer che si rispetti, anche quello di Battlefield 1 fa un ampio uso di sequenze spettacolari, momenti emozionanti e scorci di narrazione che potrebbero farci intuire la trama. Oggettivamente, pur non brillando per originalità, è un trailer in grado di suscitare una certa emozione, se poi vogliamo addirittura metterci a leggere i commenti sotto il video c'è già chi preannuncia il funerale di Call of Duty, ma forse ci stiamo spingendo un po' oltre. La Prima Guerra mondiale, come ogni conflitto, presenta senza dubbio degli interessanti risvolti narrativi, che la particolarità di questo scontro rendono ancora più peculiari.Ci furono molti teatri di guerra differenti, la tecnologia bellica mise in campo novità terribili come i carri armati, gli aerei e i gas letali, ma le strategie con cui fu affrontata furono arretrate, assurde e spesso legate a logiche ormai morte e sepolte, come le cariche di cavalleria o le trincee, che altro non fecero che aumentare a dismisura il numero dei morti. Dal punto di vista di DICE, questo consente di spaziare tra teatri di guerra completamente diversi tra di loro, possiamo scorgere il Sahara, quello che potrebbe essere il confine franco-tedesco, forse avremo una sezione ambientata sulle Alpi. Quel che è certo è che, essendo una campagna single player, avremo la possibilità di testare ogni aspetto del gioco, quindi non solo la triste vita del fante, ma anche quella del carrista e l'emozione degli scontri aerei in quello che sembra essere uno scenario innevato, probabilmente le Alpi di cui parlavamo sopra. Per un brevissimo secondo si scorge anche il nostro alter ego mettersi una maschera antigas, chissà se sarà un gesto automatico o dovremo ogni volta ricordarci di metterla per evitare una morte orribile. Dal punto di vista del gameplay, questa alternanza dovrebbe garantire una certa varietà, resta da capire come sarà gestita, pilotare un carro armato o sfrecciare sopra le trincee con un aereo da ricognizione possono essere attività estremamente tediose se tutta la parte di scripting non è gestita a dovere e tutto si riduce a una semplice serie di combattimenti poco ispirati. Particolarmente emozionante è la sequenza che vede contrapposti un soldato afroamericano e uno tedesco, sarà stata fatta solo per il trailer o la vivremo veramente? Questo momento ha già generato un sacco di speculazioni in rete. Si narra che Hitler fu risparmiato da un soldato inglese durante la Prima Guerra Mondiale, forse DICE vuole farci rivivere a modo suo questa scena?

Lawrence come d’Arabia?

Se i giochi sulla Seconda Guerra Mondiale hanno saccheggiato tutto quello che si poteva saccheggiare, da Salvate il Soldato Ryan e Band of Brothers, Battlefield 1 non può che fare altrettanto su quelli che hanno come scenario il primo conflitto mondiale. Il problema è che questo genere di film forse hanno una presa inferiore sul pubblico più giovane, che probabilmente non conosce Lawrence D'Arabia, Orizzonti di Gloria o Niente di nuovo sul fronte occidentale. In particolare, le gesta di Thomas Lawrence sembrano aver ispirato non solo un pacchetto aggiuntivo, ma tutta la parte ambientata nel deserto.

Cosa aspettarsi dal single player?
Cosa aspettarsi dal single player?

Per quanto riguarda invece il fronte europeo, il trailer, e quindi probabilmente anche il gioco, sembra voler fare appello alla dimensione umana del conflitto, che si contrappone al lato bestiale, quello fatto di crudeltà, lotta corpo a corpo e milioni di persone mandate al macello. "Dietro ogni mirino c'è un essere umano" è senza dubbio una frase molto evocativa, speriamo che il gioco sia in grado di restituirci questa dimensione, saremmo di fronte al primo sparatutto in cui uccidere qualcuno acquista tutto un altro senso. Quello che senza dubbio sperimenteremo sarà un intreccio di storie e di amicizie che molto difficilmente supereranno il flagello della guerra. Possiamo già scorgere un protagonista che probabilmente ci accompagnerà per la campagna della fanteria e che, stando alle indiscrezioni, dovrebbe rivestire il ruolo di porta ordini, ovvero quei poveracci costretti a correre evitando colpi di mortaio e pallottole per consegnare gli ordini ai vari reparti. Senza dubbio vestiremo anche gli accaldati panni di un carrista e quelli ben più pesanti di un aviatore; nel trailer si scorgono anche alcuni bombardamenti navali, forse avremo modo di sperimentare anche la vita di un marinaio? Da una parte la presenza di molti protagonisti darebbe verosimiglianza alla storia e permetterebbe una certa varietà, dall'altra un singolo protagonista che passa dalla fanteria all'aviazione attraverso i carri armati, per quanto assurdo, permetterebbe di affezionarsi maggiormente al protagonista. Di sicuro saremo affiancati da alcuni comprimari interessanti, uno sembra essere un fratello o un amico d'infanzia, poi abbiamo un soldato anziano con quello che sembra essere un cappello in dotazione all'esercito Australiano e che sembra aiutare il protagonista in alcuni frangenti, infine una donna vestita con quelli che sembrano essere indumenti Tuareg, con tanto di tatuaggi all'henné. Al di là dell'assurdità di questo personaggio, non è chiaro se useremo anche lei o sarà soltanto una spalla, senza dubbio sembra esserci un certo legame tra lei e il nostro alter ego sahariano. Nel filmato spicca anche la presenza di un antagonista che ha scritto sulla fronte "cattivo tedesco", è pelato, ha un monocolo e veste di nero; più didascalico di così si muore. Ovviamente per il momento questo sono solo speculazioni, perché i trailer, si sa, per lavoro devono essere menzogneri, la speranza è che l'ottimo impianto grafico di Battlefield 1 si sposi con una narrazione che sia innanzitutto ben ritmata, ma anche originale, emozionante, ricca di momenti spettacolari, colpi di scena e che riesca a spingere un po' più in là l'ormai consueto canovaccio di giochi di guerra, in cui tutto sembra ruotare solo ed esclusivamente attorno a noi. Se Battlefield 1 riuscirà a farci sentire una misera pedina in un gioco più grande di noi, avrà ottenuto un risultato impressionante.