Grand Theft Auto V uscì nel settembre del 2013 su Xbox 360 e PlayStation 3. Rockstar lo aveva annunciato con un trailer a novembre 2011. Già dai tempi dell'annuncio si iniziò a vociferare che sarebbe uscito anche su PC, ma per sapere qualcosa di questa versione abbiamo dovuto attendere fino all'E3 2014, quando sono state svelate anche quelle PlayStation 4 e Xbox One. Queste ultime due sono state lanciate pochi mesi dopo, ossia nel novembre del 2014, mentre la versione PC è stata rimandata ancora, finendo per essere pubblicata ad aprile 2015. Un lancio così dilazionato fu giustificato dal fatto che la versione PC è effettivamente la migliore tra tutte in termini di resa visiva e di caratteristiche, superiore anche a quella per le console di ultima generazione. È stata solo una questione di rifinitura e ottimizzazione, quindi? Decisamente no. Se leggiamo i dati di vendita del gioco riportati da Steam Spy scopriamo che Grand Theft Auto V su PC ha venduto la bellezza di circa 5,4 milioni di copie. Non male, anche in virtù del fatto che dal lancio è stato quasi sempre tenuto a prezzo pieno e nelle poche occasioni in cui è stato scontato il prezzo è stato ridotto massimo del 33%. Chi frequenta Steam dispone anche di un dato empirico relativo al successo del gioco: è dal lancio che non esce dalla top 10. Nelle ultime settimane è un po' calato, vero, ma ha comunque occupato stabilmente le prime posizioni della classifica di Steam per mesi. Insomma, è improbabile che dopo simili numeri Rockstar possa snobbare la piattaforma PC, eppure anche il suo nuovo gioco, Red Dead Redemption 2, è stato annunciato prima soltanto per console (Xbox One e PlayStation 4). Diciamocelo: molti giocatori PC ci sono rimasti davvero male. In questo caso è venuta meno anche la scusa relativa al gap tecnologico tra le piattaforme, perché quando il gioco uscirà (è previsto per l'autunno del 2017), PlayStation 4 Pro sarà già stata disponibile per un anno e Xbox Scorpio potrebbe essere già stata messa in vendita, oppure potrebbe arrivare pochi giorni o settimane dopo. Qual è il problema? Antipatia per la piattaforma? Fossimo degli idioti lo crederemmo anche noi, ma i dati ci raccontano altro.
Rockstar odia il mondo PC? O ci sono delle precise strategie economiche dietro ai lanci posticipati?
Mercati a confronto
Cambiamo prospettiva e tiriamo in ballo i dati globali di Grand Theft Auto V. A febbraio del 2014, quando ancora non erano state annunciate le versioni PlayStation 4, Xbox One e PC, l'ultimo capitolo della serie di Rockstar aveva venduto la bellezza di 32,5 milioni di copie. Il risultato è tanto più sconvolgente perché relativo a due macchine all'epoca ormai a fine corsa (Xbox 360 e PlayStation 3), dove altri titoli, pur di gran pregio, faticavano moltissimo a fare numeri. Importante anche considerare il lasso di tempo in cui si è prodotto questo risultato. Come già detto GTA V fu lanciato a settembre 2013. Considerando che i dati di febbraio 2014 arrivavano a contare le copie vendute fino al 31 gennaio 2014, ne risulta che le 32,5 milioni di copie sono state piazzate in meno di cinque mesi.
Altro dato da non sottovalutare: sono tutte copie vendute a prezzo pieno. Sicuramente qualcuno avrà usufruito di qualche offerta, ma nel periodo preso in considerazione non ci sono stati sconti generalizzati relativi al gioco. Anche solo facendo confronti con i dati di febbraio 2014 abbiamo un quadro netto: la versione PC complessivamente ha venduto un sesto rispetto a quelle Xbox 360 e PlayStation 3 nei loro primi mesi di vita. Se prendessimo in considerazione i primi cinque mesi del gioco su Steam il gap crescerebbe ancora, dato che le 5,4 milioni di copie di cui abbiamo parlato sono state vendute in diciotto mesi e non tutte a prezzo pieno. Inserendo nel mucchio le versioni Xbox One e PlayStation 4 però la distanza aumenta ancora. A maggio 2016 abbiamo appreso da fonti ufficiali che Grand Theft Auto V ha venduto complessivamente sessantacinque milioni di copie. Strauss Zelnick, il CEO di Take-Two, parlò in modo entusiastico dell'andamento del gioco durante un meeting con gli azionisti, svelando i suoi ricavi complessivi: 3,9 miliardi di dollari. Ovviamente nel mucchio sono conteggiati anche i soldi provenienti dalle microtransazioni di Grand Theft Auto Online, ma per la nostra analisi si tratta di un dato non essenziale. Ciò che conta è la proporzione finale. Le copie vendute dalla versione PC di Grand Theft Auto V rappresentano l'8% circa del totale. Si tratta dell'unica versione di cui è possibile ricavare con una certa precisione questo dato, perché non si conoscono le copie vendute per le altre piattaforme considerate singolarmente. Ovviamente c'è da valutare che si tratta di un'analisi basata su dei valori approssimativi ma, pur considerando un certo margine di errore, dovrebbe aver reso l'idea della diversa incidenza del mercato console rispetto a quello PC sulle vendite del gioco.
Il selvaggio west
I numeri di Grand Theft Auto V ci dicono qualcosa anche su Red Dead Redemption 2, almeno dal punto di vista delle strategie che saranno adottate per lanciarlo. Noi ne diamo per scontata la versione PC per il semplice fatto che Rockstar e Take-Two non rinunceranno mai a una fetta d'utenza comunque così ampia.
Allo stesso tempo però comprendiamo il volersi concentrare prima sulle versioni console perché rappresentano il grosso del loro mercato. Per Red Dead Redemption 2 alcuni analisti parlano di un potenziale di circa quattordici milioni di copie vendute dalle versioni Xbox One e PlayStation 4. Se applichiamo la proporzione ricavata da Grand Theft Auto V, ne risulta che la versione PC potrebbe vendere poco più di un milione di copie a prezzo pieno. Anche portando il dato ottimisticamente a due milioni di copie, la distanza rimane notevole (ribadiamo che stiamo ragionando per ipotesi). Ora, è chiaro che la versione PC sarà la migliore del gruppo dal punto di vista tecnico. Anche in questo caso lo diamo per scontato partendo dall'ottimo lavoro fatto con Grand Theft Auto V. Domanda: se foste voi a dover decidere, alienereste gran parte del vostro pubblico potenziale mostrandogli qualcosa che non giocheranno? Oppure incentrereste la maggior parte delle risorse sulle versioni che sapete già che saranno le più vendute, per poi dedicarvi in un secondo momento a una terza versione che vi garantirà comunque entrate, ma non della stessa portata? Arriviamo quindi al secondo fattore, ancora più determinante. Partiamo da un dato: nell'autunno del 2017, quando sarà lanciato Red Dead Redemption 2, saranno passati circa cinque anni dall'uscita di Grand Theft Auto V. Rockstar non è la più prolifica delle software house, anche perché investe cifre astronomiche su ogni progetto. Se nel periodo che intercorre tra il lancio di un gioco e l'altro non si coprisse in qualche modo, rischierebbe seriamente di avere problemi finanziari nonostante le alte vendite. Non stiamo parlando di fallimento, ma stare sul mercato senza lanciare nulla per anni e anni ormai non è più fattibile, soprattutto a fronte di investimenti di centinaia di milioni di dollari. Lì dove altri publisher campano di serie annuali e servizi, Rockstar vive di lanci su nuove piattaforme e di microtransazioni di Grand Theft Auto Online. In questo caso non bisogna ragionare da videogiocatori, ma da dirigenti che devono soddisfare gli azionisti anno per anno. Insomma, se hai delle serie annuali molto forti è ovvio cercare di lanciarle contemporaneamente su tutte le piattaforme, visto che le potrai rottamare in breve tempo, mentre se hai un solo titolo con cui devi vivere per più anni, devi cercare di dilatarne nel tempo l'onda d'urto, in modo da coprire gli investimenti negli anni a venire. Traduciamo: Take-Two e Rockstar hanno la necessità di lanciare nuovi prodotti durante ogni anno fiscale. Torniamo a GTA V e osserviamo i lanci divisi per piattaforme da questa nuova prospettiva: le versioni Xbox 360 e PlayStation 3 sono state lanciate nell'anno fiscale 2013/2014 (fine estate / autunno 2013), quelle Xbox One e PlayStation 4 nell'anno fiscale 2014/2015 (autunno 2014), mentre quella PC nell'anno fiscale 2015/2016 (primavera 2015). Notate che gli anni fiscali si chiudono a fine marzo e non corrispondono agli anni solari. Quando è stata lanciata la versione PC? Ad aprile. Tutto chiaro? Rockstar gestisce i lanci per le varie piattaforme anno fiscale per anno fiscale, trattandoli da giochi autonomi e curandoli come tali. Unendo i dati delle vendite a quello relativo alla gestione delle uscite possiamo trarre la conclusione che il lancio dilazionato della versione PC di Red Dead Redemption 2 non è necessariamente un dispetto che viene fatto ai possessori di questa piattaforma (è da sciocchi solo pensarlo), ma il frutto di un calcolo preciso dovuto alla necessità di immettere sul mercato prima le versioni che venderanno di più, per poi sfruttare la terza come se fosse un lancio a parte, così da aggredire il mercato anno per anno e non deprimere il bilancio. Insomma, come al solito decidono gli azionisti. Non l'avete ancora capito?