La strada scelta dai DICE per il nuovo Battlefront è evidente: accessibilità in primis, a costo di destrutturare le caratteristiche tipiche del marchio e intraprendere una direzione nuova.
È una soluzione che ha fatto discutere e provocato un bel po' di straniamento in una parte del pubblico, ma anche appoggiata su una base logica granitica nel mercato odierno. Dopotutto, Battlefront è uno sparatutto studiato attorno ai nuovi fan della saga di Guerre Stellari e ai neofiti degli shooter, pensato per essere fanservice puro e divertire senza troppi fronzoli. Nel mercato la sua formula era - almeno per il periodo d'uscita - perfettamente logica e accompagnata da una fedeltà audiovisiva alla saga senza precedenti, che lo rende ancora oggi uno dei migliori modi per immergersi nelle atmosfere dell'epica di Lucas. Il suo successo commerciale non deve pertanto sorprendere, così come non deve stupire il supporto continuato al progetto, nonostante DICE stia lavorando alacremente su vari titoli. L'ultima espansione, guarda caso, riguarda l'imminente Rogue One, e noi l'abbiamo testata a Londra negli uffici di Electronic Arts. Insieme alle nuove mappe abbiamo però potuto provare anche una curiosa missione VR sviluppata in collaborazione con Criterion (a cui il team ha plausibilmente chiesto supporto proprio per non spezzettare troppo le forze), capace di sorprenderci più del dovuto. Che il futuro di questo titolo risieda proprio nei visori?
Siamo volati in Inghilterra per pilotare un Ala-X e combattere sulla spiaggia di Scarif!
Tra le fresche frasche
Il nuovo DLC del gioco è ambientato sul pianeta Scarif e conta quattro mappe, divise in realtà in una macrozona con diversificazioni limitate. La location è tropicale, con splendide spiagge e una vegetazione folta e verdeggiante, ma i DICE non hanno approfittato di alberi e cespugli vari per strutturare mappe ricche di coperture e punti d'attacco. Indipendentemente dalla zona in cui lo scontro deciderà di infilarvi, infatti, avrete due o più piazzole primarie collegate da strade delimitate dalla flora, solo parzialmente aggirabili grazie al jetpack.
Non un luogo con grandi strategie o tattiche applicabili in parole povere, che però giova delle sue modalità dedicate e comincia con un introduzione "spaziale" che, seppur non originale, risulta godibile e piuttosto rapida. In base alla vostra appartenenza ai ribelli o all'impero, dovrete difatti arrivare sulle coste del pianeta a bordo di Ala-B (proteggendoli anche su rapidi Ala-X) o fermare la feccia ribelle volteggiando sugli immancabili Tie Fighter, in uno scontro a fuoco che di norma termina nel giro di cinque/dieci minuti. Arrivati sul pianeta, la battaglia vi vede attaccare (o difendere) tre obiettivi, che in un caso sono cariche esplosive da far saltare per i ribelli, e in un altro blocchi di informazioni da recuperare in modo simile a una variante del classico "Cattura la Bandiera". Poche le novità effettive, sia a livello di armi che di gameplay: non abbiamo notato bocche da fuoco inarrestabili, ma i revolver a sei colpi (facilitati dalla marcatissima mira assistita del titolo) sono risultati fin troppo efficaci in partita, mentre le carte abilità contenenti mine e torrette particolarmente utili per facilitare la difesa dei punti focali delle mappe. Si poteva senza dubbio creare qualcosa di più atipico o originale rispetto alle mappe già viste; questo è obiettivamente solo un po' di sano gioco extra per chi non si è stancato della formula del gioco. Non abbiamo peraltro potuto esplorare a fondo le abilità dei nuovi eroi disponibili: Orson Krennic e Jyn Erso, ma è abbastanza evidente che il condottiero dell'impero è dotato di abilità marcatamente più difensive della sua controparte ribelle.
Metti il casco e via
Ben più "fresca" è risultata invece la missione VR provata in compagnia dei Criterion durante il pomeriggio. Completamente gratuita per i possessori di Battlefront dotati di visori, la breve quest vi mette nei panni di un pilota di Ala-X, impegnato a proteggere una nave dall'impero. Non è una sessione di gioco dal ritmo molto frenetico o ricca di trovate geniali, ma è bastata per dimostrare la competenza del team con la realtà virtuale e darci un assaggio del potenziale del gioco in questa forma "alternativa".
Tutto parte dall'interno del proprio caccia stellare, con visuale libera e a 360 gradi (persino il drone è chiaramente visibile se si gira la testa): il livello di dettaglio è piuttosto elevato, e la cura per i vari elementi maniacale come al solito, senza contare che risulta facile "sentirsi a casa" grazie alle fasi iniziali che introducono al meglio a comandi e gestione della nave. La velocità di movimento, a volerla dir tutta, è sensibilmente minore a quella effettiva delle sezioni spaziali del gioco base, probabilmente per evitare la sensazione di nausea; ciò non significa ad ogni modo che le battaglie di questo DLC siano noiose, vuoi per la spettacolarità aggiunta dal visore, vuoi per la presenza di alcuni obiettivi extra che gli donano un minimo di rigiocabilità (come la necessità di salvare dai caccia TIE uno dei propri compagni, a la Star Fox). I Criterion stessi hanno precisato di aver voluto creare una missione introduttiva per chi si avvicina alla realtà virtuale, ma il risultato è già piuttosto appassionante sia per i fan che i per i giocatori novelli, e le possibilità di sviluppo della cosa notevoli. Il team sta pur sempre facendo ricerche e osservando i vari esperimenti legati ai visori per implementare il sistema di fuoco del titolo in forma virtuale, o aggiungere altre missioni capaci di far "vivere" ai giocatori i film in uscita. Per un titolo dove il fanservice scorre potente come questo, la realtà virtuale è un'arma non indifferente per ricatturare l'attenzione del pubblico perso col passare del tempo.
CERTEZZE
- Sempre estremamente spettacolare e molto accessibile
- La missione VR è immersiva e ben programmata
DUBBI
- Le nuove mappe e le modalità introdotte non sono particolarmente elaborate