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Long War 2: XCOM 2 diventa una vera guerra

Dopo il primo Long War, Pavonis Interactive torna a sfidarci trasformando XCOM 2 in una estenuante lotta per la sopravvivenza dell'umanità

SPECIALE di Mattia Armani   —   13/03/2017

XCOM: Enemy Unknown di Firaxis ha ripreso lo spirito e diverse meccaniche di uno degli strategici a turni più avanzati e amati di sempre. Il seguito, XCOM 2, ci ha sorpreso potenziando diversi aspetti del già riuscito titolo, incluso il modding che ci porta a Long War 2, una modifica da 1.7 gigabyte targata Pavonis Interactive e sviluppata in collaborazione con Firaxis, che aggiunge parecchia carne al fuoco ed è compatibile con tutte le lingue supportate dal gioco, incluso l'italiano. La campagna si dilata arrivando a durare in media tra le 100 e le 120 missioni e si fa più complessa attraverso meccaniche di infiltrazione, nuove dinamiche legate alla resistenza, ben nove classi per i soldati, due tipologie inedite di arma e tonnellate di nuovi nemici controllati da un'intelligenza più attenta e aggressiva, sia sul campo di battaglia che sulla mappa tattica. Il tessuto narrativo, escluse le prime battute, è il medesimo della versione "vanilla" del gioco Firaxis, ma le novità strategiche, l'immenso numero di missioni necessarie per arrivare al finale e la possibilità di inviare più squadre sul campo, danno al tutto il respiro di una vera guerra e non di una semplice sequenza di missioni che ci separano dall'epilogo.

La modifica Long War 2 trasforma il secondo XCOM in una estenuante lotta contro la minaccia aliena

Alien nation

In XCOM 2 gli invasori spaziali si sono integrati nel tessuto sociale, hanno giocato con il DNA umano e hanno nascosto le loro intenzioni dietro all'organizzazione cooperativa ADVENT. La situazione è a dir poco critica ed è per questo che ci troviamo a organizzare una resistenza su scala planetaria che attraverso le modifiche di Long War 2 guadagna qualche strumento in più per opporsi alla minaccia aliena. Prima di entrare in missione, dopo aver scelto la squadra, possiamo avviare un'azione di infiltrazione durante la quale i soldati cercano di individuare il bersaglio restando nascosti tra la popolazione. Questa fase è distinta dalle meccaniche stealth sul campo e si palesa con un semplice contatore sulla mappa strategica che aumenta di percentuale mentre il tempo passa.

Long War 2: XCOM 2 diventa una vera guerra

Purtroppo durante l'operazione non è possibile compiere scelte che non siano spendere informazioni per aumentare le nostre possibilità di riuscita, ed è un vero peccato, ma la composizione della squadra, il numero di soldati e il tipo di equipaggiamento trasportato influenzano la possibilità di raggiungere il 100% prima che il tempo a disposizione scada, riducendo o aumentando la nostra possibilità di successo e, quindi, quella di affrontare meno nemici una volta entrati effettivamente in azione. L'infiltrazione altera radicalmente la difficoltà di missioni che in Long War 2 sono spesso molto impegnative e può essere una risorsa vitale, ma è bene tenere anche a mente che utilizzare slot per silenziatori e abilità dedicate indebolisce la forza d'impatto della squadra che potrebbe essere utile nel caso in cui il fallimento ci costringa ad affrontare il nemico a piena forza. Per questo potrebbe essere sensato cercare un equilibrio che ci permetta di cavarsela in ogni evenienza e per farlo possiamo contare sulle cinque classi di base, sulle tre create dagli sviluppatori del primo Long War e su un'unità tutta nuova. Se a questo aggiungiamo nuovi tipi di missioni che possono avere effetti permanenti sulla mappa e la nuova intelligenza artificiale, che oltre a metterci nei guai sul campo consente alle forze Advent di intervenire laddove il nostro intervento le ha indebolite, risulta chiaro il gran lavoro di Pavonis Interactive. Un lavoro che ci permette di attaccare una città per costringere il nemico a spostare la sua attenzione e include anche la possibilità di ottenere risorse, come rifornimenti o le già menzionate informazioni, grazie a un nuovo menù che ci permette di dare istruzioni ai civili nelle aree che possiamo contattare. La meccanica in questione è piuttosto semplice e non aggiunge molto alla profondità tattica, ma contribuisce ad ampliare la sensazione di affrontare una vera guerra contro la minaccia aliena.

Ultimatum alla Terra

Long War 2 mette a dura prova chi spera di poter salvare i propri uomini per portarli con se fino alla vittoria finale. La mortalità, come nel primo Long War, è elevata e combinata con la durata estrema ci mette di fronte a un'esperienza che non fa per tutti. Nemici che non ci lasciano scampo, ben armati e dannatamente aggressivi sono l'ossatura di una lunga battaglia dedicata ai giocatori che sono in cerca di sfide, bramano una full immersion di XCOM 2 e dispongono di pazienza in quantità. L'unico dubbio lo troviamo nella decisione spingere la campagna oltre le cento missioni per un esperienza che, pur specificatamente dedicata a chi ha trovato la campagna originale troppo corta, rischia di stancare anche giocatori piuttosto pazienti. Ma ci sono anche giocatori che gradiscono senza riserve la natura estrema di una modifica che non fa mistero della sua natura a partire dal titolo e che, come abbiamo visto, non si esaurisce alla sola durata.

Long War 2: XCOM 2 diventa una vera guerra

Gli innumerevoli nemici creati dai ragazzi di Pavonis Interactive, tutti spietati e pericolosi, fanno si che il combattimento a turni goda di una varietà di situazioni decisamente ampia, sufficiente a garantire una cavalcata lunga e memorabile sulla larga schiena di un titolo che vanta meccaniche sul campo decisamente robuste. Meccaniche che non vengono rivoluzionate, ma vengono senza dubbio esacerbate con le unità chiave, quelle che comandano e possono scombinare i nostri piani grazie ai poteri psionici, che devono essere braccate e obliterate il prima possibile a costo di sacrificare un membro della squadra. La maggiore varietà di Long War 2 passa anche per la possibilità di portare fino a dieci unità sul campo e per i tre slot di equipaggiamento per tutti i soldati che risultano però più mobili lasciando uno spazio vuoto nello zaino. Inoltre ogni classe ha un'arma secondaria sempre disponibile che va dal bracciale lanciamissili combinato con lanciafiamme del nuovo tecnico, per arrivare al più discreto ma altrettanto utile storditore dei soldati d'assalto. Ogni arma ha un impatto decisivo in una determinata situazione e al contempo soffre di limiti netti che rendono necessaria una gestione attenta dei membri della nostra squadra che tra novità, arma secondaria e abilità partono con una marcia in più e godono di una personalizzazione elevata. Per affrontare Long War 2 è necessario sfruttare ogni possibilità e non a caso Steam trabocca di consigli sulle build che possono aumentare sensibilmente l'efficacia dei nostri soldati. Soldati che grazie all'altra grossa novità di questa modifica possono intervenire in due luoghi contemporaneamente, come nei vecchi XCOM. Purtroppo in questo caso abbiamo a disposizione un solo Skyranger che diventa la nostra base mobile e questo significa che dobbiamo trasportare le due squadre con lo stesso mezzo. Questo limite, comunque, non castra più di tanto il netto aumento di complessità di un'esperienza pensata per chi vive di XCOM 2 e che pur soffrendo ancora di qualche bug mostra un impegno non da poco. Il team, comunque, è ancora al lavoro e, considerando il grosso lavoro a titolo gratuito, non è il caso di esagerare con le pretese, a meno che non abbiano a che fare con il voluto ma triviale bilanciamento dell'esperienza.