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Esperienze da brividi

Alla GDC 2017 abbiamo provato una versione avanzata di Paranormal Activities: The Lost Soul. Da paura o semplicemente terrificante?

PROVATO di Umberto Moioli   —   28/02/2017

L'anno scorso quando provammo per la prima volta Paranormal Activities: The Lost Soul le impressioni non furono delle più positive. La realtà virtuale si presta naturalmente bene ad una casa infestata dagli spiriti e ai ritmi compassati di un survival horror, allo stesso tempo però il senso di immersività che la tecnologia riesce a garantire fa anche da cartina tornasole per tutti quei difetti che davanti al televisore non si notano, o comunque si notano in percentuale minore. Alle preoccupazioni di dodici mesi or sono si aggiunge l'uscita di Resident Evil 7 biohazard: il titolo Capcom ha alzato l'asticella per quanto riguarda le avventure horror in prima persona e il suo successo si è esteso anche a una convincente versione per PlayStation VR. A questo punto la domanda è: Paranormal Activities: The Lost Soul riuscirà a fare il necessario salto di qualità oppure punterà al 100% su un brand riconoscibile (in particolare fino a una manciata di anni addietro) e qualche salto sulla sedie? Noi per il momento propendiamo per la seconda ipotesi e i tempi per cambiare rotta non sono oramai più così tanto generosi...

Paranormal Activities: The Lost Soul porta la saga cinematografica su Vive, Oculus e PlayStation VR

Il sotterraneo

Il prossimo 14 marzo Paranormal Activities: The Lost Soul uscirà su Steam in Accesso Anticipato, così da permettere agli utenti di HTC Vive, piattaforma sulla quale ci siamo impegnati a provarlo anche noi, di mettere le mani su una versione ancora non definitiva. In futuro il titolo sbarcherà però anche su Oculus Rift, PlayStation VR e su Xbox One in una conversione che giocoforza non richiede l'ausilio dei visori.

Esperienze da brividi

Inforcato il nostro fido Vive i primi minuti di gioco ci hanno grossomodo riportato lì dove avevamo lasciato il gioco lo scorso anno: la visuale in prima persona funziona bene e tutto sommato lo schema dei controlli che richiede di agire sul touch pad per andare avanti e indietro e di muovere lo sguardo per ruotare funziona, peccato però che quando ci si sposta si ha la sensazione di pattinare piuttosto che camminare, e che molte delle interazioni con lo scenario siano poco rifinite. Per tutti e quindici i minuti di demo abbiamo litigato con un accendino che non voleva saperne di restare a terra, tornandoci in mano ancora e ancora, e con una torcia che qualsiasi cosa facessimo finiva sempre scagliata contro il muro. Elementi che tendono a rompere la quantomai necessaria sospensione dell'incredulità. La casa dove si svolge il titolo è nel complesso ben riprodotta, la classica villetta che ogni esponente della borghesia americana sogna di comprare e che è destinata inevitabilmente a nasconderne tutti gli orrori, i segreti e le paure. Questa volta non ci siamo concentrati come l'ultima nell'esplorazione del pianterreno, spostandoci in un sotterraneo dove ad aspettarci c'era un puzzle che richiedeva di completare una sorta di rito satanico. Nulla di particolarmente complesso, andavano semplicemente cercate e trovate cinque monete utili per disegnare un pentacolo. Completato l'enigma e seguito il consiglio di una bambina spuntata dal nulla che ci suggeriva di nasconderci, la demo si concludeva con il classico spavento quando una donna strillante ci colpiva sbucando dal nulla. Anche mettendo da parte i più o meno riusciti elementi tecnici del titolo, che tutto sommato non è brutto da vedere ma non brilla nemmeno per pulizia e soprattutto rischia di scadere nel già visto, qui il problema è legato all'esile struttura ludica del prodotto.

Esperienze da brividi

Non ci sono apparentemente combattimenti e quello che bisogna fare è semplicemente spostarsi da un punto all'altro della villa per trovare il prossimo puzzle. Non c'è l'inventario, non ci sono particolari meccaniche o interazioni: Paranormal Activities: The Lost Soul è più vicino a un'esperienza da luna park piuttosto che a un videogioco da PC e console come siamo abituati a immaginarlo. Vero che un Outlast, tanto per citare uno dei titoli appartenente al genere più popolari, in fondo non fa molto di più ma qui ritmo e realizzazione non sembrano risollevare un prodotto che rischia di essere, semplicemente, noioso. La sensazione di chi scrive è che la versione console, in particolare quella PlayStation VR, potendo contare sul supporto del controller che faciliterà un po' i movimenti e renderà più snello il gameplay, risulterà nel complesso anche la più godibile. Le priorità da qui a metà marzo e poi durante il periodo di Accesso Anticipato non potranno che essere quelle di rifinire al massimo tutte le componenti dell'avventura, magari puntando su una durata contenuta e qualche idea in più. Purtroppo ad eccezione di qualche mosca bianca, come il già citato Resident Evil 7 biohazard, non ci sono molti team che sono andati oltre le soluzioni più semplici e scontate per la realtà virtuale, e intanto il tempo passa, l'offerta dedicata sui cataloghi degli store online langue e c'è il rischio che si avvicini un secondo fallimento della promessa della realtà virtuale.

CERTEZZE

  • Paranormal Activities è un nome che ancora (probabilmente) attira gli amanti del genere horror

DUBBI

  • Ancora la realizzazione non è al livello della concorrenza, VR e non
  • Meccaniche e offerta sembrano un po' troppo risicate