Con l'appena uscito Torment: Tides of Numenera, Inxile Entertainment replica quanto fatto con Wasteland e lancia il suo incantesimo rivitalizzante su un altro storico franchise nel genere dei giochi di ruolo occidentali. Ma mentre le attenzioni sono tutte rivolte al seguito spirituale di Planescape Torment, lo sviluppatore californiano si è presentato alla GDC di San Francisco con un inedito progetto in realtà virtuale ambientato nell'universo di The Bard's Tale. Esclusiva temporale per Oculus Rift, si tratta di un dungeon crawler che si rifà a RPG classici come Wizardry e la serie Mighty & Magic, sfruttando il supporto a Oculus Touch per immergere completamente il giocatore nel ruolo di un apprendista stregone.
Uno dei giochi più interessanti per Oculus Rift è un RPG a portata di Abracadabra
Palle di fuoco in VR
Con la promessa di una decina di livelli, per un'avventura dalla durata di circa dieci ore, The Mage's Tale si presenta non come l'ennesima micro-esperienza per dimostrare le potenzialità della realtà virtuale, ma come un dungeon crawler corposo e articolato, che porta ad esplorare labirintici ambienti, lanciare incantesimi, affrontare boss e creare nuove magie attraverso un'originale meccanica di artigianato.
Il sistema di controllo, una combinazione di teletrasporto e piccoli passetti laterali o frontali, ricorda vecchi dungeon crawler in stile Eye of Beholder. Il movimento della testa serve invece a spostare il mirino, visto che gli incantesimi vengono lanciati nella direzione in cui si guarda. È tutto molto intuitivo: col tocco di un tasto e il movimento di una mano si seleziona uno degli incantesimi a propria disposizione, che nelle fasi iniziali del gioco sono quelli che ci si aspetterebbe da un apprendista alle prime armi. Si può lanciare una scarica elettrica capace di paralizzare interi gruppi di goblin, congelare un avversario con una magia di ghiaccio o abbrustolirlo con una palla di fuoco ben piazzata. È possibile anche evocare uno scudo con cui proteggersi da frecce e altri colpi dalla distanza. Tutte queste abilità non sono utili soltanto in combattimento, ma si rivelano indispensabili anche per risolvere alcuni puzzle, magari attivando un congegno meccanico con una scarica elettrica o creando una piattaforma ghiacciata per attraversare una pozza d'acqua. Dal momento che gran parte dell'avventura si svolge tra stretti corridoi sotterranei, i combattimenti avverranno perlopiù contro piccoli gruppi di avversari, col giocatore che deve prendere la mira mentre si allontana o schiva i colpi nemici. Poco vario, certo, ma dalla demo che abbiamo provato l'impressione che ci siamo fatti è che gli sviluppatori sappiano bene come intrattenere chi gioca all'interno di questo mondo fantasy in prima persona.
Alzare lo sguardo verso la gigantesca statua di un demone lascia senza fiato, l'incontro con un enorme boss ci ha fatto venire la pelle d'oca, mentre l'intera esperienza non si prende mai troppo sul serio e anzi è piena zeppa di dialoghi e situazioni buffe, proprio come in Bard's Tale. Come in ogni RPG tradizionale è possibile salire di livello e sbloccare via via nuove abilità e potenziamenti, ma uno degli aspetti più riusciti e divertenti riguarda senza dubbio la componente di artigianato. In qualsiasi momento ci si può infatti teletrasportare nel proprio laboratorio e sperimentare con le pozioni e i materiali trovati nel gioco per creare nuovi incantesimi con delle proprietà uniche. Ad esempio, versando i giusti ingredienti nel calderone si può creare un incantesimo del fuoco capace di rimbalzare e moltiplicarsi, e magari di fare suoni buffi e creare colorate esplosioni di coriandoli. Previsto entro l'estate, The Mage's Tale difficilmente sarà la killer application che la realtà virtuale sta aspettando, eppure sembra avere le carte in regola per soddisfare quei possessori di Oculus stanchi di esperienze mordi-e-fuggi e in cerca di esperienze più solide e divertenti.
CERTEZZE
- Buffo sistema di crafting
- Alcuni momenti mozzafiato
- L'atmosfera tipica di Bard's Tale
DUBBI
- Il rischio è che i combattimenti siano poco vari
- I puzzle visti finora erano piuttosto semplici