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Le specie videoludiche - Parte 1

Venuto da mondi lontani, l'alieno Scatarraz ha catalogato le specie videoludiche: oggi si parla di consolenazi, playstationari, boxari, nintendari e PC Master Race!

SPECIALE di Simone Tagliaferri   —   19/03/2017

Avvertenza

Il contenuto di questo articolo ha scopo puramente satirico. Ovviamente sappiamo che le specie descritte non esistono (figuratevi se possono esistere simili aborti della natura... dai, è irrealistico). Nel caso vi ci riconosciate... beh, problemi vostri.

Ecco i link alle uscite successive:

Le Specie Videoludiche - Parte 2

Le Specie videoludiche - Parte 3

Diario di Scatarraz, esploratore alieno, leader della squadra S.F.I.G.A.T.I.

Dopo anni di esplorazioni e di studi è giunto il momento di fissare su server il risultato delle nostre ricerche. Innumerevoli sono le specie che popolano il pianeta Terra, alcune intelligenti, altre proprio no, alcune ci siamo sbagliati e le abbiamo fatte estinguere mettendogli inavvertitamente un piede sopra (con otto gambe capita), altre ci hanno fatto un po' schifo, tipo le lumache, ma chi siamo noi per giudicare le composizioni cellulari dei pianeti altrui? In particolare ci siamo concentrati nell'analisi della specie umana, formata da creature apparentemente senzienti, ma in ultima analisi eccessivamente prona a comportamenti idioti e autolesionistici.

Le specie videoludiche - Parte 1

Abbiamo passato mesi a osservarne i comportamenti e ormai possiamo affermare di sapere molto su questi bipedi parlanti. Non è stato difficile scoprire come si nutrono, visto che basta entrare in uno di quelli che chiamano supermercati per trovare il loro cibo. Anche le loro pratiche di accoppiamento non sono state ardue da studiare, dato l'altissimo numero di siti internet dedicati all'argomento che offrono catalogazioni pronte all'uso. Certo, abbiamo faticato un po' a capire cos'è una MILF e perché ci siano umani che si accoppiano con specie diverse dalla loro. Anche il fatto che alcuni amino spargere il loro seme sui volti non ci è ancora molto chiaro, ma crediamo di non avere più molti dubbi sull'argomento. Durante il lungo periodo che abbiamo passato in compagnia degli umani, siamo stati attratti in particolare da una sottospecie, quella dei videogiocatori, che ha comportamenti peculiari rispetto alle altre. A parte che sono stati loro ad averci suggerito i migliori siti per studiare gli accoppiamenti, fornendoci decine di link, abbiamo anche scoperto che esistono delle differenziazioni notevoli tra i vari tipi di videogiocatori. Sono loro stessi a distinguersi in base alla macchina da gioco che utilizzano, ai generi di videogiochi che preferiscono e, più in generale, a come si approcciano al mondo dei videogiochi. Per questo motivo abbiamo deciso di dedicargli un interno capitolo della nostra "Enciclopedia delle Specie Umane" , il sessantanovesimo, chiamato "Le Specie videoludiche".

Da bravi emuli di Alberto Angela, abbiamo catalogato per voi le maggiori specie videoludiche!

Il ConsoleNazi

Apparentemente il consolenazi è una creatura schiva e pacifica. A trasformarlo in un feroce predatore è il rapporto amoroso che instaura con la console che sceglie di acquistare dopo lunghe tribolazioni mentali. Presa la sua decisione, il consolenazi muta, diventando il più strenuo portabandiera della casa produttrice cui ha dato i soldi. La difende ovunque: nei forum, sui social, nei commenti agli articoli della stampa specializzata, nei temi scolastici, durante gli accoppiamenti (degli altri) e addirittura nei suoi sogni. È sempre felice di pagare per un novo servizio e una nuova periferica hardware, purché siano del marchio che ha scelto di sposare. Con il tempo il consolenazi sviluppa delle strane deviazioni mentali, la più evidente delle quali è l'incapacità di divertirsi se prima non è riuscito a dimostrare agli altri, in particolare ai suoi avversari, che la sua scelta è stata la migliore possibile e che chi ha fatto altrimenti ha sbagliato. Da notare che i consolenazi sono soprattutto maschi e che per loro il mondo dei videogiochi si limita a essere quello che gravità intorno alla loro macchina.

Le specie videoludiche - Parte 1

Quando si scontrano, inscenano quella che in gergo viene definita console war. Nonostante il nome altisonante, durante una console war non scorre mai del sangue. Dovendola descrivere la definiremmo come un confronto dialettico elementare in cui i contendenti si lanciano addosso dati di vendita e quantità di esclusive. Nei momenti di stallo, possono essere evocati anche fattori più sottili come periferiche aggiuntive o voti delle esclusive stesse. Negli anni più recenti la console war ha visto nascere diverse varianti: la più assurda è stata la resolution war, ossia il confronto tra le risoluzioni dei titoli multipiattaforma fatti girare su diverse macchine; molto più recente è invece la teraflops war, una guerra combattuta sulla presunta potenza di calcolo delle console. Ovviamente il consolenazi non capisce molto di questioni che sono squisitamente ingegneristiche, ma ciò non gli impedisce di sparare numeri presi dai templi dell'analisi tecnica pop come Digital Foundry. La storia dei consolenazi è lunga e inizia con l'avvento della prima console war, quella tra NES e Sega Master System. C'è addirittura chi ritiene che la nascita di questa specie sia una conseguenza delle console war stesse e non viceversa. Comunque si narra che esistano consolenazi anche per sistemi insospettabili come l'Atari 2600 o il 3DO, ma di questi ultimi non abbiamo trovato traccia. Riteniamo che siano creature mitologiche, un po' come il Bigfoot o il cugino trombatore. Attualmente esistono tre grosse famiglie di consolenazi, legate alle tre maggiori console sul mercato (PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch) che si differenziano per alcuni, decisivi, fattori. Prima di illustrarli è importante che capiate l'adattabilità delle tesi espresse dai consolenazi, che cambiano a seconda delle circostanze: se la loro console è meno performante delle altre, sono i giochi che contano; se ha meno esclusive, però ha quelle giuste e così via. Insomma, il consolenazi si adatta al mutare degli eventi e non teme di contraddirsi per difendere la macchina che ama. Per questo motivo, le tesi dei consolenazi del presente potrebbero essere state assunte in passato anche da consolenazi avversari. L'importante non è la coerenza, ma prevalere.

Il playstationaro

Il possessore di console Sony (attualmente PlayStation 4, con sfumature di PlayStationVR). Il playstationaro, o pleistescionaro per i nemici, attualmente guarda il mondo console dall'alto in basso. Vive nella sicurezza di avere la macchina più performante, sia a livello hardware che di esclusive, e bagna il suo ego nei dati di vendita, che ormai danno PlayStation 4 vincente su tutta la linea.

Da qualche tempo il playstationaro vive nei boschi e mangia solo prede meccaniche
Da qualche tempo il playstationaro vive nei boschi e mangia solo prede meccaniche

Ogni mattina il playstationaro si alza e carezza la sua console, quindi si prepara e svolge le sue attività quotidiane, sicuro di essere ammirato dagli altri per aver fatto la scelta giusta: quella più popolare. Utilizza Aloy, la protagonista di Horizon Zero Dawn, come sfondo del telefono, cita Uncharted 4: Fine di un Ladro anche quando parla di preservativi e nutre un amore viscerale per i loghi animati che vede sul palco di Sony all'E3, quelli che vengono utilizzati dai publisher per gli annunci di giochi che usciranno dopo almeno quattro anni o più. Se da qualche parte legge la parola Naughty non aspetta nemmeno di leggere Dog e fa scattare il braccio destro in aria urlando al capolavoro. Venera Hideo Kojima come se fosse un dio ed ha già prenotato una copia di Death Stranding anche se non è ancora prenotabile. Si bea dei 4,2 teraflops di PlayStation 4 Pro, ma ultimamente è in ansia per l'annuncio di Scorpio, che pare avrà una potenza di 6 teraflops (non che sappia cosa sono i teraflops, ma capisce che 6 è un numero più grosso di 4,2). Ovviamente, quando arriverà sul mercato, il playstationaro assumerà la tesi preferita dai nintendari, ossia che la potenza non conta, ma contano i giochi, di cui in effetti dispone in grande quantità. Attualmente possiamo considerarlo la sottospecie dominante tra le specie videoludiche. Quantomeno è quella più organizzata.

Il boxaro

Il possessore di console di Microsoft (attualmente Xbox One). Il boxaro ha vissuto gli ultimi anni crogiolandosi con i risultati ottenuti da Xbox 360, per questo l'arrivo di Xbox One lo ha messo in crisi. Di fronte al cambio di paradigma: meno potenza dell'avversario e più Kinect, il boxaro ha tentato di adattarsi fingendosi eccitato di poter parlare alla console e di muoversi come uno scemo davanti a una telecamera, ma con scarso successo.

Due tipici boxari che vanno a fare la spesa
Due tipici boxari che vanno a fare la spesa

Per questo nella comunità dei boxari sono iniziate a circolare leggende come la presenza di un processore nascosto non si sa bene perché, o quella delle DirectX 12 che, una volta installate, avrebbero aumentato a tal punto la potenza di One da permetterle di generare dei piccoli tifoni casalinghi. Messo in minoranza in Europa, quasi estinto in Giappone, il boxaro non si è comunque mai arreso e ha continuato a supportare la sua amata Xbox One, forte del cambio di marcia imposto alla divisione Xbox dall'amatissimo Phil Spencer, un uomo che passa le giornate a fare complimenti all'amatissima gente che incontra per strada e a cancellare studi first party ed esclusive, oltre che a decantare la magnificenza di Scorpio, ossia la prossima versione di Xbox One che, nei sogni dei boxari, all'accensione aspirerà tutte le PlayStation 4 dei vicini grazie ai suoi 6 teraflops di potenza. Recentemente il boxaro ha avuto una piccola crisi, causata dalla cancellazione di Scalebound, l'esclusiva più promettente per Xbox One. Nonostante la ferita sia ancora aperta e il dolore non si sia sopito, il boxaro si sta comunque riprendendo e guarda con fiducia al futuro: l'E3 sta arrivando e da lì in avanti Scorpio si ergerà maestosa sulla folla, schiacciando gli altri consolenazi con la sua immensa potenza.

Il nintendaro

Il nintendaro (attualmente possessore di Switch e 3DS) è un consolenazi con il pedigree. Anche quando ha dieci anni, si considera un grande vecchio che ha trasceso quasi tutte le generazioni della storia dei videogiochi, seppellendo rivali come Sega e Atari: lui è il più saggio di tutti e sopravvivrà a ogni possibile scossone del mercato.

Una famiglia di nintendari. Questa specie è molto più fertile delle altre
Una famiglia di nintendari. Questa specie è molto più fertile delle altre

Nato nella metà degli anni '80, si considera un benefattore della storia dei videogiochi perché il NES fece uscire l'industria dalla grande crisi e il Game Boy inventò le console portatili. Esperto di console war, le combatteva quando ancora playstationari e boxari non erano stati eiettati dallo scroto cosmico di Sony e Microsoft. Insomma, l'essere di due generazioni più anziano dei primi e dei secondi è per lui motivo di gran vanto. Non per niente all'urlo di "Nintendo difference" continua a comprare gli stessi giochi su ogni nuova console. Ma giustamente per lui è impossibile vivere senza avere una copia di Super Mario Bros. installata e sempre accessibile. Il suo motto è "la grafica non conta", ossia contava quando Nintendo era più competitiva dal punto di vista tecnologico, ma ha smesso di farlo da quando ha scelto la via dell'originalità. Il nume tutelare del nintendaro è ovviamente Mario, che guida ogni sua azione quotidiana. Cosa farebbe Mario? È la domanda che il nintendaro si pone di fronte a ogni difficoltà della vita, prima di prendere a testate un muro alla ricerca di monete. A differenza degli altri consolenazi, il nintendaro tende a mettere su famiglia con altri nintendari. Non sono rari i casi di ritratti di famiglia in cui possiamo vedere lui vestito da Mario, lei vestita da Peach e i figli vestiti da Link o da funghi allucinogeni. Con Wii U la sottospecie dei nintendari si era ridotta notevolmente, ma pare che con l'uscita di Switch possa tornare a proliferare.

Il PC Master Race

Il PC Master Race si definisce già solo per il nome che si è scelto. L'appellativo "master race" (razza superiore) gli è stato infatti affibbiato per prendere in giro le sue tendenze megalomani, dato l'ovvio richiamo al nazismo, ma lui l'ha leggermente frainteso assumendolo come nome della sottospecie cui appartiene. È facilmente riconoscibile in mezzo agli altri videogiocatori, perché è quello che indossa sempre una coda di pavone fatta di schede video di ultima generazione.

Le specie videoludiche - Parte 1

Il suo hobby preferito è leggere le specifiche tecniche delle console per ricordarsi quanto il suo sistema con tre schede video da mille euro l'una, sedici processori, 256 GB di memoria, alimentatore a uranio impoverito, motherboard rivestita di pelle umana e via discorrendo, sia più potente di quelle macchine così inferiori e proletarie che non vanno nemmeno configurate e che non possono essere overclockate. Quando il PC Master Race accende il PC, la sua stanza, tenuta appositamente buia, si illumina di luci colorate, manco fosse un discoteca, proiettate dal case, quest'ultimo rigorosamente con la scocca in titanio e il sistema di raffreddamento a Crystal del Cigno. Al PC Master Race non interessa semplicemente giocare. Ciò che vuole davvero è riuscire a far andare ogni gioco ad almeno duecentoquaranta fotogrammi al secondo, testandolo su tre monitor affiancati da quaranta pollici l'uno. Ora che anche le console si stanno avvicinando ai 4k, lui pensa agli 8k. I più ambiziosi anche ai 16k. Il nume tutelare del PC Master Race è Gabe Newell, l'uomo che con Steam ha portato al rinascimento del PC come macchina da gioco. Nonostante tanta magniloquenza nell'acquisto dell'hardware, il PC Master Race diventa taccagno quando si tratta di acquistare giochi. 60€ sono troppi, 50€ pure, 40€ non scherziamo, 30€ si ragiona ma no, 20€ possiamo parlarne ma no lo stesso, 10€ ci stiamo avvicinando, 3€ è il prezzo giusto... ma uno sconticino? Gli sviluppatori devono campare d'amore per i videogiocatori o devono regalare i giochi con le schede video. Ovviamente i suoi periodi dell'anno preferiti, oltre alle fiere in cui nVidia e AMD annunciano del nuovo hardware, sono quelli dei saldi di Steam. Nonostante l'hardware a sua disposizione, il PC Master Race soffre di una strana malattia, che lo porta ad acquistare giochi incompleti e mal ottimizzati nell'Accesso Anticipato di Steam, che rimarranno tali per anni e anni prima di essere abbandonati o chiusi in fretta e furia. Più dei console nazi, il PC Master Race ha grosse difficoltà nel trovare una compagna di vita, anche perché non ha ancora capito in quale slot si deve montare.

Le specie videoludiche tornano la prossima settimana

L'avventura dell'esploratore Skatarraz e la sua banda non è ancora finita. La settimana prossima leggeremo cosa ha scritto di altre specie videoludiche:

- L'e-sportivo
- Il Jappominkia
- Il giocatore sul tubo
- Il mobile gamer
- Il casualone estremo
- Il monotematico
- Il giornalista videoludico
- Lo sviluppatore sotto intervista
- Lo Youtuber
- Il misogino
- Il timorato della figa
- Il piratone
- Il complottista
- Il retrogamer