25

Combattenti, strateghi e forse re in Mount & Blade II: Bannerlord

Mount & Blade II: Bannerlord non ha mancato l'appuntamento con l'E3 portando con se parecchie novità interessanti

ANTEPRIMA di Mattia Armani   —   18/06/2017

Parlando di Mount & Blade II: Bannerlord superiamo i confini della Turchia, una nazione capace di mescolare orgoglio ed enormi contraddizioni. Con il governo di Erdogan la libertà di espressione ha subito parecchi colpi e non possiamo dirci stupiti di fronte a un paese che, tra un bombardamento e l'altro, è ancora alle prese con grosse contraddizioni che toccano religione, profonde divisioni interne e forse sono riconducibili, almeno in parte, al momento in cui Istanbul si chiamava Costantinopoli. Quell'epoca è lontana mentre non lo sono vittime civili e danni che però, pur trovandoci addolorati, non ci competono in questa sede. Qui parliamo di videogiochi e per quanto la cosa possa sembrare insignificante di fronte a drammi di più grossa portata, siamo contenti che gli sconquassi geopolitici non abbiano fermato il lavoro di una coppia che sta molto cara ai videogiocatori PC.

Combattenti, strateghi e forse re in Mount & Blade II: Bannerlord

I due coniugi in questione sono infatti gli autori di Mount & Blade il cui successo strepitoso, partito con un esperimento indipendente e diventato una serie decisamente apprezzata dall'utenza PC, ci porta a questo Bannerlord che è tornato a mostrarsi, accompagnato con una discreta quantità di nuove informazioni, durante questo E3 2017. Purtroppo, a cinque anni dall'annuncio, la data di uscita resta ancora avvolta nel mistero e l'attesa potrebbe essere ancora lunga considerando che parliamo di un piccolo team alle prese con qualcosa di davvero ambizioso. Inoltre abbiamo poche informazioni su un elemento importante come modding, sebbene sia già ufficiale l'arrivo di tool appositi, e brancoliamo nel buio per quanto riguarda le dinamiche multigiocatore, che potrebbe persino includere una campagna cooperativa, ma le novità emerse in quel di Los Angeles sono molto importanti poiché riguardano l'elemento principe di ogni videogioco: il gameplay.

Ranghi serrati e stendardi bene in vista

La serie Mount & Blade è fatta di titoli complessi che combinano elementi gestionali, gioco di ruolo, combattimento realistico con parate direzionali, sessioni multiplayer massicce ed enormi battaglie nel mezzo delle quali il giocatore può impartire ordini in tempo reale a un enorme numero di truppe, pur controllando direttamente un singolo personaggio. E tutto questo non va perduto in Bannerlord che oltre a potenziare in modo massiccio quasi ogni aspetto del primo capitolo, veste grafica e operazioni di assedio incluse, punta molto sulla dimensione tattica mettendo sul piatto anche la gestione avanzata delle truppe sul campo. Ed è proprio questa una delle novità che sono spuntate in occasione dell'E3 2017. In Mount & Blade II: Bannerlord potremo accorpare e dividere truppe definendo nel dettaglio il comportamento delle unità. Ci verrà infatti data la possibilità di far procedere un muro di scudi lentamente ma inesorabilmente, mandando parallelamente la cavalleria a compiere veloci combinazioni di attacco e ritirata per disperdere i contingenti nemici. Questo livello di complessità promette battaglie più complesse e credibili che godranno anche dei benefici di un'intelligenza artificiale decisamente più ambiziosa. Stiamo parlando di comandanti capaci di mettere in piedi tattiche complesse, utilizzando le nuove opzioni di tattiche che permettono loro di ripercorrere i passi dei grandi strateghi della storia. E Taleworld non ha paura di prendere come esempio un calibro come Alessandro Magno, un uomo che in dodici anni ha conquistato l'Impero persiano sfruttando a più riprese la per stordire e disorientare il nemico prima di sferrare il colpo decisivo.

Combattenti, strateghi e forse re in Mount & Blade II: Bannerlord

Tutto questo, secondo gli sviluppatori, funziona già egregiamente in Bannerlord e qualcosa si intravede nei due trailer mostrati durante l'E3 che sono però incentrati su un'altra caratteristica inedita. Come abbiamo visto, la vita del comandante è più complessa e questo dipende anche dall'introduzione del sistema Sergeant, una nuova dinamica che permette ai condottieri di assegnare soldati ai sottoposti ai quali spetta il compito di condurre specifiche unità verso obiettivi specifici. Lo stesso giocatore, quando si troverà al di sotto di un superiore, si troverà a comandare truppe specializzate, come gli arcieri o la cavalleria, con l'obiettivo di scompigliare le linee nemiche o di sfondare una sezione specifica dello schieramento avversario. Inutile dire che tutto questo ci intriga parecchio e va a mescolarsi con un insieme di meccaniche già viste e di promesse che includono assedi, città popolate in modo credibile, un sistema economico più complesso e interazioni politiche che ci consentiranno di scatenare guerre, assoldare personaggi unici, sfidare nobili e costruire un impero. Resta da vedere la profondità effettiva del combattimento anche se quanto mostrato è incoraggiante e le recenti rifiniture includono l'implementazione delle dinamiche direzionali anche per gli scudi, miglioramenti alle combinazioni di colpi, animazioni migliorate e maggiore accuratezza per quanto riguarda l'influenza della fisica sul danno causato in un gioco che tiene conto anche della distribuzione del peso di ogni arma. Niente male e sebbene alcune texture e alcuni modelli non siano all'altezza del resto della produzione, il colpo d'occhio, complici il gran numero di truppe e la valanga di effetti luce, è spettacolare e ci mette di fronte a interi contingenti disarcionati in modo credibile, sabbia che si tinge di sangue e grandi castelli che si stagliano all'orizzonte mentre le truppe si accingono ad attaccarli con le macchine d'assedio. E questo basta per alimentare ulteriormente la nostra voglia di lanciarci alla carica attraverso i campi di battaglia Mount & Blade II: Bannerlord.

CERTEZZE

  • Maggiore complessità strategica
  • Grafica di ottimo livello
  • Un'esperienza complessa e unica

DUBBI

  • Mancano ancora parecchie informazioni importanti
  • Un combattimento più complesso diventa più difficile da bilanciare