Rottami ovunque con Wreckfest

Bugbear non ha assolutamente paura di tornare a graffiare le piste. L'appuntamento con il gioco di corse, a distanza di giorni, è stato uno dei più simpatici di tutto l'E3 2017, più che altro per l'allegria con la quale lo sviluppatore Bugbear e THQ Nordic (il publisher) hanno riempito la mezz'ora trascorsa assieme. Cominciamo col dire che siamo tutti consapevoli che ormai, dopo tre anni di disponibilità in Accesso Anticipato su Steam, sia proprio ora che esca il prodotto finito. Non è un'urgenza quanto una grande consapevolezza del team, che ha dato priorità massima alla conclusione dei lavori su Wreckfest, così da donare ai fan ciò che vogliono sperabilmente per fine 2017. È ottimistica come data, ma possibile. I ragazzi, nel darci in mano un pad, ci hanno spiegato come il titolo sia ora ricco di varie modalità e offra un'ampia gamma di personalizzazioni, ognuna figlia di quel gran bel pezzo di orgoglio di motore proprietario sviluppato interamente in-house dai finlandesi. Parliamo di ROMU - letteralmente rottame dal finlandese - non a caso grande vanto del team, che ha trascorso anni di studi di ingegneri e matematici per realizzarlo, studiando con passione tomi di fisica e renderlo quanto più accurato possibile. Diamine, sembra che ci siano riusciti.

Distruggi bene

Nel parlarci di Wreckfest, i ragazzi ci hanno fatto tornare indietro di vent'anni con Destruction Derby: l'imminente opera Bugbear si ispira pesantemente alla gloria per PlayStation, ponendo l'accento sulla distruttibilità dei veicoli e sulla precisione della fisica che regola i danni permanenti. Il risultato ci è piaciuto. Pad alla mano siamo entrati in un'arena circolare con circa 24 veicoli - modalità Demolition Derby, obiettivo sopravvivenza - con un occhio costante sulla HUD in basso a destra dello schermo a indicare la salute delle varie zone del nostro bolide.

La sessione è stata divertente, oltre che per un discorso puramente ludico, anche perché nello sfondare gli altri con la parte anteriore della macchina, dopo aver fatto evolvere il cofano in una sottiletta, ci siamo resi conto che non sarebbe bastato. E quindi giù di retromarcia, utilizzando ogni angolo della vettura per conquistare il podio. Si va avanti: gara su sterrato, dove abbiamo modo di apprezzare ancora meglio la risposta al pad del motore fisico, con un giudizio ovviamente positivo. La capacità di rispondere con altissima precisione a ogni contatto fisico con macchine e ambiente è realmente un grande centro per Bugbear. Attualmente, i ragazzi sono convinti che non ci siano assolutamente rivali in grado di fornire un così preciso gradiente di distruttibilità nel panorama di corse mondiale. Ovviamente, è nostro dovere rompere anche un po' le uova nel paniere, quindi abbiamo chiesto quanto sentono forte la pressione di brand arcade iconici come Gran Turismo e Forza Motorsport, ma non solo, gli stessi Project Cars e Assetto Corsa sono facce della stessa medaglia che ormai si sono ritagliate la propria riconoscibilità. Beh, non ne sono granché spaventati perché sono convinti che il gioco si rivolga a entrambe i pubblici, sia quello arcade che quello simulativo.

Foto sul volante

C'è un altro pezzo da aggiungere all'assoluta fiducia di Bugbear in ROMU: la modalità Photo. Appena fatto un incidente si potrà fermare tutto e andare a visionare l'istante preciso, con tanti di particelle dei pezzi di macchina in volo e gradienti di distruttibilità sul veicolo. Non finisce qui: a corsa finita, potrete riviverla dalla macchina e prospettiva che più vi piace. Nella nostra prova, abbiamo testato una macchina piuttosto avanzata, guidandola anche parecchio male, ma vien da sé che all'inizio il veicolo sarà di un livello estremamente inferiore. L'appuntamento si è concluso con una prova su cockpit, volante e tre schermi: l'abilità non è migliorata nel frattempo, ma l'immersione ne ha giovato parecchio. Tra modalità Carriera, personalizzazione dei veicoli, cospicuo numero di tracce e multiplayer, sembra che Bugbear stia per tornare in maniera importante. Ce lo sapremo ripetere quando si degneranno di confermare una data di uscita.