Molti di voi saranno sicuramente dei fan dei supereroi di DC Comics. Chissà quindi quante volte vi sarete chiesti quali di loro sarebbero i protagonisti perfetti per un videogioco monografico. Ci siamo voluti porre la stessa domanda, da cui abbiamo tirato fuori cinque nomi che speriamo vi trovino concordi. Certo, siamo coscienti che ogni fan avrebbe potuto farne altri, ma la vita è fatta di scelte, quindi bisogna sapersi accontentare. Dalle selezione abbiamo tenuto fuori il buon Batman, che di videogiochi se n'è visti dedicare moltissimi e ne ha sicuramente altri in sviluppo, alcuni dei quali davvero validi. Abbiamo anche evitato di considerare i videogiochi macedonia per i singoli personaggi, come gli Injustice, gli MMO DC e Lego Batman 2: DC Super Heroes. Insomma, aver avuto dedicato un gioco brutto o essere stato parte di un titolo corale non ha rappresentato un criterio di esclusione dalla selezione. Di base è rimasto fuori solo Batman, che quando lo saprà diverrà ancora più triste e rabbioso. Abbiamo faticato un po' anche ad accettare Superman, ma considerato che sono anni che non si vede dedicare un titolo degno di menzione, abbiamo comunque deciso di includerlo.
The Flash
The Flash, tra l'altro da oggi disponibile su Infinity, apparve per la prima volta in un videogioco del 1991 per Game Boy, quindi nel 1993 su Sega Master System. Si trattava in entrambi i casi di brutti platform che, pur avendo la licenza ufficiale ufficiale del velocissimo personaggio di DC Comics, proprio la velocità se l'erano scordata a casa. Entrambi infatti mal sfruttavano le caratteristiche del povero Flash, che secondo alcuni sarebbe stato perfetto se usato come una reskin di Sonic. Nel 1996 lo vediamo riapparire su Game Boy Advance, in Justice League Heroes: The Flash, un picchiaduro a scorrimento meno che dimenticabile in cui gli unici a correre erano i giocatori verso il più vicino bagno, spinti dal disgusto (dai, non era così male NDultimobrandellodicoscienzarimastaalredattore). Per il resto il personaggio di Gardner Fox e Harry Lampert, che dal 1940 scorrazza nelle nostre vite, cioè da ben prima che la maggior parte di noi nascesse, non ha mai ricevuto troppe attenzioni dal mondo dei videogiochi, evidentemente intimorito proprio dalla sua velocità, o più interessato a sfruttare altri personaggi. In particolare gli manca un videogioco monografico che gli renda giustizia, fosse pure un endless runner, ovviamente realizzato con tutti i crismi del caso, pur trattandosi della scelta più banale. Meglio sarebbe un open world alla Spider-Man, o anche un platform: basta che corra!
Superman
Superman, poveraccio. Di videogiochi dedicati ne ha avuti, e anche molti, ma di decenti se ne ricordano davvero pochi. Sarà la sua natura da fighetto laccato a renderlo particolarmente antipatico agli sviluppatori? Eppure nella sua carriera seriale ha avuto anche dei momenti oscuri, che l'hanno reso un po' più umano. Davvero merita di essere snobbato in questo modo dal mondo videoludico? Insomma, Batman ha avuto più volte gloria con giochi belli e molto belli. Basti pensare alla serie Arkham, ma anche a titoli molto più vecchi come Batman: The Movie. E l'uomo d'acciaio? Be', un titolo di spicco rimasto impresso nella storia della nostra industria ce l'ha, peccato che sia diventato tale perché considerato uno dei videogiochi più brutti di sempre: Superman 64 per Nintendo 64, evidentemente sviluppato da Lex Luthor per indispettirlo. No, non ci siamo. Noi vogliamo un gioco di Superman che sia bello e che rimanga impresso. Magari un open world in cui vederlo utilizzare tutti i suoi poteri contro nemici come Darkseid e Doomsday. È vero che, come già notato da qualcuno, per sviluppare un mondo adatto ai poteri di Superman bisognerebbe realizzarne uno grande almeno come un intero pianeta, visto che il giovane kryptoniano può attraversare territori grandi come quelli di un The Witcher 3 in uno starnuto, ma non è questo il punto. Tra i titoli più recenti (nemmeno troppo), giusto Superman: Shadow of Apokolips per GameCube e PlayStation 2 si salva, ma non basta per un personaggio di tale caratura. Paradossalmente il buon Kal-El ha avuto molte più attenzioni in epoca 8/16 bit, dove qualcosa di decente si trova. Ma noi vogliamo un titolo moderno!
Lanterna Verde
Un altro personaggio perfetto per il mondo dei videogiochi, che infatti si è visto dedicato un solo, dimenticabile, titolo, è Lanterna Verde. Probabilmente viene snobbato dagli sviluppatori per via del suo pessimo rapporto con il legno, che non lo rende bravo con le seghe... ok, potete far partire le offese nei commenti, in questo caso ce le meritiamo tutte. No davvero, il primo protettore di Gotham, l'eroe mascherato che ha ispirato Bruce Wayne stesso, in realtà parte di un corpo di polizia spaziale che protegge l'universo dalle peggiori nefandezze (ehi lanterne, dov'eravate prima dell'ultimo concerto di Vasco Rossi? Si scherza, ovviamente), non può non vedersi dedicato un videogioco decente. Ultimamente s'è fatto pure donna, quindi è proprio un delitto non sfruttarlo. È vero che il suo potere di creazione non è facilmente gestibile in ambito videoludico, ma con un certo sforzo e qualche paletto, qualcosa di buono la si può tirare fuori. Certo, se il risultato deve somigliare a quello del gioco del 2011, tratto da film discreto ma non indimenticabile, è meglio lasciare perdere. In realtà non era proprio malvagio, ma se abbiamo incluso il personaggio in questo speciale è perché vogliamo vederlo agire in un contesto più ampio di quello di un blando action... o almeno in un action migliore.
Freccia Verde
Dai, davvero nessuno ha dedicato un videogioco al Robin Hood di Star City? Come non è vero? Aspettate che cerchiamo... ah, in uno è apparso... come personaggio sbloccabile di Justice League Heroes, nel 2006. Ma si può trattare così l'arciere di smeraldo, l'uomo che per primo ha messo un guantone da boxe su una freccia? L'unico, indiscutibile difensore degli umili (grande amicone di un Lanterna Verde, oltretutto)? Cioè, capiamo di vivere in un'epoca cinica e cafona, ma non si fa. Che poi, a ben vedere, Freccia Verde starebbe bene in un numero imprecisato di generi, a partire da un simulatore di tiro al bersaglio, per arrivare a un open world qualsiasi. Altro che Aloy! Fateli gareggiare e poi vediamo chi impala più dinosauri meccanici. In realtà si parla di un imminente film in arrivo, quindi è facile che qualcosa di ludico a lui dedicato possa affacciarsi nelle nostre tristi esistenze. Non diamolo però per scontato, vista la fine fatta da alcuni suoi colleghi. Certo, in questo caso sperare non costa davvero nulla.
Catwoman
L'unica volta che Catwoman fu omaggiata da un videogioco monografico non ne uscì tanto bene. Era il 2004 e al cinema girava il brutto film omonimo con Halle Berry, da cui fu tratto un pessimo videogioco. La scelta più ovvia fu farne un platform adventure alla Tomb Raider, a quei tempi uno dei generi commercialmente più redditizi, ma la scarsa cura nello sviluppo produsse uno di quei disastri ludici che fa ancora male al cuore ricordare (soprattutto a chi lo acquistò a prezzo pieno), con l'agilissima donna gatto che faticava a salire pure una rampa di scale. Brutti ricordi a parte, il limitato interesse del mondo dei videogiochi per la graffiante Selina Kyle un po' fa male. Certo, in alcuni Arkham è stata un'ottima comprimaria di Batman, ma essere sempre subordinata all'uomo pipistrello è un'ingiustizia bella e buona. Vogliamo che le si dedichi più spazio, e magari un videogioco in cui possa dare sfoggio di tutte le sue qualità. Ad esempio quanto starebbe bene a correre per tetti di un Assassin's Creed, scalando palazzi e frustando guardie? Possibile che assassini e templari non abbiano bisogno di una micetta tanto prestante? Apriamo una petizione per avere una donna gatto nel prossimo capitolo della serie di Ubisoft, che oltretutto è ambientato nell'antico Egitto, dove i gatti erano sacri. Ovviamente si scherza, anche se il nucleo del discorso rimane validissimo: datele spazio. Dai, ha pure sette vite: più videoludica di così!