Il Ryzen 3 1200 e il Ryzen 3 1300X, già disponibili e venduti rispettivamente a 115 e 136 euro, completano la prima famiglia di processori desktop basati sulla nuova architettura AMD Zen a 14 nanometri. Stiamo parlando della tanto attesa fascia bassa che è arrivata nel mezzo della maturazione di un ecosistema che tra prezzi a dir poco concorrenziali e miglioramenti continui ha visto AMD recuperare 10.4 punti percentuali nel mercato delle CPU. E i margini nel campo delle soluzioni economiche sono altrettanto buoni se non addirittura superiori visto il gran numero di preassemblati che ancora viene venduto dai grandi magazzini specializzati in elettronica. Non stupisce, quindi, che per conquistare questo segmento la compagnia abbia adottato un approccio aggressivo mettendo in campo due processori quad core, entrambi VR Ready e venduti in bundle con un dissipatore Wraith Stealth, che utilizzano lo stesso die, assorbono entrambi 65W, dispongono di 8MB di cache di livello 3 e dispongono di tutte le tecnologie dei modelli superiori, incluse le possibilità di overclock. Queste sono precluse nel caso in cui si abbia una scheda madre con chipset A320, ma quest'ultimo consente comunque l'overclock della memoria ed è un elemento importante per sfruttare a pieno la tecnologia di interconnessione Infinity Fabric. Ovviamente nella nostra prova lo abbiamo fatto, sfruttando il medesimo setup che abbiamo utilizzato per provare i processori Ryzen 5 e che è composto da motherboard AsRock AB350 Fatality Gaming K4, MSI GTX 1080 Gaming X e memorie GeIL EVO X DDR4-3200.
Il processore AMD Ryzen 3 1200 è una valida CPU economica e può essere acquistata per circa 120 euro. AMD Ryzen 3 1300X costa invece qualche decina di euro in più, fermandosi attorno ai 140. Diversa la questione per il potentissimo AMD Ryzen 3 1800, che costa la bellezza di 450 euro, rivolgendosi chiaramente a un pubblico più esigente.
Ryzen 3 all'opera
Il Ryzen 3 1200 parte da 3.1 GHz, si spinge fino a 3.4GHz e può arrivare a 3.45, pompando al massimo due soli core, grazie all'XFR. Lo abbiamo provato con il Wraith Stealth incluso nel pacchetto che mantiene il processore a 36 gradi in idle, plausibili vista la temperatura ambientale di 28 gradi, e gli impedisce di superare i 45 i gradi sotto stress. Verificata la salute del sistema siamo passati ai test relativi alla potenza nuda e cruda della CPU, limitandoci a un paio di benchmark vista la natura budget della serie Ryzen 3. Come ci aspettavamo ci siamo subito scontrati con l'assenza del multithreading, già evidente dalla maggiore fatica a gestire applicazioni come Ryzen Master in multitasking. Dai 1863 in single thread di CPU-Z, nella stessa versione usata anche per i test precedenti, siamo passati ai 6828 in multithread contro i 2038 e 9106 del Ryzen 5 1400 stock, per una differenza netta anche se inferiore a quella registrata con Cinebench R15 che vede l'R5 1200 a 132 punti in single core e 469 punti in multicore contro i 728 del modello base della serie R5, sempre con frequenze stock. Ma il punteggio non è male per un processore da 115 euro dollari che pur rinunciando al multithreading mette in campo quattro core fisici contro i due delle controparti Intel. Quello che ci interessa però, è l'ambito gaming, testato sempre in 1080p e con le impostazioni al massimo possibile per testare effettivamente la CPU, e siamo scesi in campo con il timore che la nostra GeForce GTX 1080 risultasse castrata. E invece i quattro core hanno fatto il loro lavoro tenendo The Witcher 3 a 90 frame al secondo di minimo nel mezzo di Larvik, mentre Grand Theft Auto V è rimasto al di sopra dei 40 frame al secondo nelle situazioni più pesanti e Mafia III a 53 frame al secondo nel solito incrocio affollato usato per tutti i test. Risultati davvero niente male per un processore di fascia economica anche se laddove contano anche le frequenze, come in Overwatch, le prestazioni soffrono e la nostra GTX 1080 piomba a 90 frame al secondo nei momenti di maggiore caos. Il Ryzen 3 1300X, sempre abbinato a un Wraith Stealth, parte inevitabilmente avvantaggiato da frequenze superiori che partono da 3.5 GHz di base, passano per 3.7 GHz in boost e possono raggiungere i 3.9 GHz su due core, sempre che il raffreddamento tenga, grazie all'XFR. La temperatura segnata da Ryzen Master è di 43 gradi circa in idle e sale a 61 gradi sotto stress anche se il dissipatore non dà segni di sofferenza e il livello di calore potrebbe non essere segnalato correttamente. I 549 punti in Cinebench R15 multicore e i 140 in single core mettono in chiaro l'importanza delle frequenze che si fa sentire con ancora maggiore peso nei test CPU-Z con un altisonante punteggio di 2126 in single thread e uno un po' meno eclatante di 7932 in multithread. Anomalo invece il comportamento di The Witcher 3 che scende costantemente a 85 frame al secondo contro i 90 registrati con il 1200, ma è un caso isolato mentre sono coerenti le rilevazioni di Grand Theft Auto V, che fa registrare 46 frame al secondo di minimo e Mafia III, che non scende al di sotto dei 59. Anche nel caso di Overwatch le cose migliorano, ma con circa 100 frame al secondo di minimo, le prestazioni, come vedremo, sono inferiori rispetto a quelle dell'R5 1200 mantenuto stabilmente a 3.5GHz.
Overclock e conclusioni
Per sfruttare a pieno le possibilità del chipset abbiamo portato la memoria a 3200 MHz mentre abbiamo spinto tutti i core del Ryzen 1200 a 3.5 GHz. La frequenza che abbiamo scelto è di soli 100MHz in più rispetto al massimale in boost, ma a differenza della modalità base il clock non fluttua e questo si riflette sulle prestazioni. Impedendo al processore di cambiare in modo dinamico il clock abbiamo inevitabilmente aumentato le temperature che si sono spinte fino a 43 gradi in idle e a 66 circa sotto stress ponendo un freno alle nostre mire di overclock vista la temperatura estiva e il silenzioso ma non troppo potente dissipatore Stealth. Ciò nonostante, come previsto, abbiamo riscontrato cambiamenti tangibili. Il punteggio single core di CPU-Z è balzato a 2043 punti superando l'R5 1400 non overclockato, mentre quello multicore è arrivato a 7726 che non sono niente male considerando l'assenza del multithread. Il punteggio Cinebench R15, invece, è salito a 545 punti in multicore ed è arrivato a 139 in modalità single core, superando i 137 punti dell'R5 1400 stock sebbene quest'ultimo resti inevitabilmente avvantaggiato grazie al simultaneous multithreading. Non sono però molti i motori che lo sfruttano e la cosa si riflette passando ai test sui giochi. The Witcher 3, pur non particolarmente sensibile alle frequenze, ha toccato i livelli raggiunti con la maggior parte delle CPU Ryzen con 92 frame al secondo di minimo, mentre Grand Theft Auto V ha beneficiato alla grande dell'overclock di CPU e memorie che ci hanno consentito di sfruttare meglio la GPU arrivando, con una fluidità complessiva decisamente superiore, a un minimo di 46 frame al secondo. Anche Mafia III è migliorato sensibilmente, salendo da 53 a 57, e lo stesso vale per Overwatch che è salito fino a un minimo di circa 105 frame al secondo, nonostante l'aumento nelle frequenze, almeno della CPU, non sia particolarmente generoso. Nel caso del 1300X, forte di frequenze base decisamente più elevate, abbiamo portato il clock a 3.8 GHz, sempre in combinazione con le memorie spinte a 3200 MHz. La temperatura in idle è salita a circa 45 gradi ed è arrivata a quota 70 sotto stress. Abbastanza per lanciarci in sicurezza nei test CPU-Z che ci restituiscono 2217 punti in single thread e 8367 in multithread. Cinebench R15 tocca invece quota 581 in multicore e 149 con il singolo core. Passando a The Witcher 3 si conferma qualche problema, seppur dal peso infinitesimale, con 91 frame al secondo di minimo. Pienamente coerente, invece, il comportamento in Grand Theft Auto V, con 52 frame al secondo di minimo, così come quello di Mafia III che ha toccato lo stesso picco minimo di 65 frame al secondo dell'R5 1400 spinto alla medesima frequenza. E sono salite sensibilmente anche le performance con Overwatch che si comporta complessivamente molto meglio una volta alzate le frequenze, sebbene il picco minimo di 108 frame al secondo non sia esaltante. Lo è, però, il quadro complessivo. Con quattro core fisici i due processori AMD, che godono anche dei miglioramenti all'ecosistema introdotti da AMD in questi mesi, se la battono con le soluzioni base della serie Intel Core i5 e mettono in campo l'overclock a un prezzo decisamente contenuto. Il Ryzen 5 1400 resta un'abbondante spanna sopra in quanto a capacità di calcolo e multitasking, ma in questo caso parliamo di processori economici che non se la cavano male in nessun ambito. Inoltre, una volta alzate le frequenze di CPU e RAM, le prestazioni in gran parte dei giochi sono molto vicine se non identiche a quelle delle CPU Ryzen superiori e questo significa che ci troviamo di fronte a prodotti che possono mettere in seria difficoltà tutta la famiglia di processori Core i3 di Intel. Certo, l'overclock è quasi d'obbligo, se non altro nel caso della memoria, e questo potrebbe essere un ostacolo per chi non ha voglia di complicazioni, ma lo sforzo vale il risultato e premia senza dubbio il Ryzen 3 1200, un processore che con un po' di spinta è capace di sfruttare adeguatamente anche una GeForce GTX 1080 e che permette di assemblare un sistema da gioco di ottimo livello a partire da una spesa di soli 115 euro.