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Citadel: Forged With Fire è ancora una bozza

Più che un MMORPG sembra il prototipo di un survival

PROVATO di Simone Tagliaferri   —   08/08/2017

Qualche giorno fa è stato pubblicato nell'Accesso Anticipato di Steam Citadel: Forged With Fire di Blue Isle Studios, il team di Slender: The Arrival e Valley. Si tratta del primo MMORPG di questi prolifici ragazzi, a cui il pubblico ha risposto con una certa fiducia, facendogli vendere circa settantacinquemila copie. Incuriositi, abbiamo deciso di provarlo per scoprirne le potenzialità, anche a fronte di quelle che ci sembravano delle ottime idee. Appena avviata la partita creiamo il nostro mago decidendone l'aspetto esteriore. Non c'è altro da fare per ora, perché il sistema di gioco ci permette di assegnare i punti ottenibili salendo di livello su tutte le caratteristiche disponibili, senza darci limiti. In questo modo possiamo sviluppare il personaggio come vogliamo.

Citadel: Forged With Fire è ancora una bozza

Le abilità su cui possiamo spendere la nostra sudata esperienza sono legate non soltanto a nuovi incantesimi, ma anche all'equipaggiamento e alla costruzione del nostro rifugio. Sì, Citadel ha anche una fortissima componente survival, quindi si passa parecchio tempo a raccogliere materiale e a costruire edifici. Fortunatamente l'intera operazione di raccolta è stata velocizzata grazie all'introduzione di un incantesimo che consente di succhiare le risorse direttamente dagli oggetti. Vi serve del legno? Basta puntare un albero, "risucchiarlo" e potete velocemente costruire il tetto che serve alla vostra catapecchia sfruttando l'apposito menù di costruzione, richiamabile a parte rispetto agli altri menù di gioco. Avete bisogno di cristalli? Stesso iter. Ovviamente non mancano strutture che servono per realizzare oggetti avanzati, come una forgia, un banco da lavoro e così via, che danno anche un preciso senso della progressione. Insomma, la tradizione del genere è completamente rispettata e a dire il vero funziona anche abbastanza bene, nonostante in certi momenti ci si chieda come mai in un gioco simile si debba passare il tempo a costruirsi casa... E noi che speravamo di vivere qualche avventura da maghi!

E ora che facciamo?

Giocando qualche ora si scopre il più grosso problema di Citadel: Forged With Fire, e cioè che non c'è niente da fare. Letteralmente. Sì, c'è la progressione del personaggio, ma è completamente fine a se stessa. Per il resto non ci sono missioni da svolgere o compagne da intraprendere: si gira per il mondo di gioco, si uccidono i mostri e si cerca materiale sempre più raro per costruire gli oggetti avanzati, fino alla scopa volante che in effetti è una finezza non da poco, perché permette di volare liberamente e ammirare dall'alto il nulla assoluto che è la mappa. Ma facciamo un passo indietro.

Il mondo di Citadel è un'enorme distesa vuota popolata da mostri distribuiti senza alcuna soluzione di continuità. In alcune zone capita di trovarsi a combattere contro degli orsi che collaborano con dei draghi che collaborano con degli scheletri guerrieri. Gli stessi dungeon rintracciabili sulla mappa sono solo dei grossi buchi nel terreno pieni di nemici messi praticamente a caso, che proteggono del bottino generato a caso. Dietro non c'è una minima progettualità, se non quella di nasconderci qualche materiale raro. Del resto i combattimenti sono ancora impalpabili e non offrono alcuna vera sfida: si impugna l'arma e si attacca sperando di uccidere il nemico che si ha di fronte prima che lui uccida noi. Se è più forte del nostro livello abbiamo poche opzioni: possiamo scappare; oppure possiamo sfruttare le pozioni di vita e di mana che abbiamo creato per continuare a combattere a oltranza... oppure si può sfruttare uno dei tanti bug dell'intelligenza artificiale per trovare una posizione di vantaggio da cui attaccare senza preoccuparsi delle ritorsioni (non funziona con tutti i nemici). L'idea stessa di tattica non è assolutamente contemplata, figurarsi quella di abilità.

Citadel: Forged With Fire è ancora una bozza

Quando si viene uccisi si riappare in uno dei punti di respawn presenti sulla mappa, compreso quello del nostro rifugio (se lo abbiamo creato), e si ricomincia a vagare ammazzando nemici e raccogliendo risorse. In realtà qualche struttura qua e là si trova, ma come il resto del gioco sembra essere stata messa solo per spezzare la monotonia di un'ambientazione povera di dettagli e di interesse. Ci sono anche delle icone da raggiungere che nascondono degli incontri, ma di solito si finisce per combattere con gruppi di mostri già comunque incontrati altrove, oppure per recuperare salute o mana in qualche pozza e così via. Di più strutturato non c'è davvero nulla.

Più survival che gioco di ruolo

L'unica soddisfazione che si può trarre dal gameplay riguarda la sua natura survival: accumulati risorse e potere, si può creare un piccolo esercito di animali, addomesticabili grazie alla magia, per attaccare le fortezze degli altri giocatori, magari dopo aver fatto comunella con qualche altro giocatore, in modo da avere più possibilità di vittoria. Sì, anche questa è una meccanica da survival puro. In questo caso la tragedia però è la stabilità dei server, che spesso crollano e vengono riavviati, vanificando un bel po' di lavoro. Negli ultimi giorni la situazione sembra migliorata, ma visto ancora il lavoro che c'è da fare per trasformare questa bozza in un gioco completo, immaginiamo che qualche problema si ripresenterà.

Fondamentalmente Citadel si offre come un MMORPG, ma la verità è che funziona soprattutto come survival, che non sarebbe neanche un male se non fosse sottosviluppato, visto che gli manca tutta la parte di procacciamento dei beni di prima necessità e che la sezione dedicata alla costruzione è complessivamente povera. Insomma, la sostanza è che possiamo creare un personaggio che può volare e lanciare potenti incantesimi, ma per fare cosa? Quando gli sviluppatori sapranno rispondere a questa domanda, allora forse vi consiglieremo di provarlo. Per ora sembra di trovarsi di fronte solo a un grosso prototipo ambientato in un mondo creato sfruttando l'editor di terreno dell'Unreal Engine 4 per allargare il vuoto a dismisura, riempiendolo di alberi e rocce. Un po' poco, sinceramente.

Sulla carta Citadel: Forged With Fire è un titolo dalle grandi potenzialità, che però risultano appena abbozzate nel gioco vero e proprio. Per qualche ora riesce a divertire, ma si trova in uno stato davvero troppo acerbo per consigliarlo. Come già sottolineato nell'articolo, in certi momenti sembra un prototipo, ben lontano dalla qualità richiesta a un gioco finito. Magari aggiungetelo alla lista dei desideri e riconsideratelo tra qualche mese.

CERTEZZE

  • Il volo funziona molto bene ed è anche divertente per qualche minuto
  • Alcuni incantesimi funzionano bene

DUBBI

  • Il mondo di gioco è troppo vuoto
  • Non c'è molto da fare... quasi nulla, in realtà
  • Ancora tanti problemi di stabilità dei server che vanificano i progressi