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Ni no Kuni II diventa un gestionale nella demo della Gamescom 2017

Finalmente svelata la modalità schermaglia di Ni no Kuni II, tra reami da espandere e confini da proteggere

PROVATO di Vincenzo Lettera   —   23/08/2017
Ni no Kuni II: Il Destino di un Regno
Ni no Kuni II: Il Destino di un Regno
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Attraverso i trailer, le interviste, gli eventi organizzati e le fiere di settore, il puzzle di Ni no Kuni II: Il Destino di un Regno ha cominciato a prendere sempre più forma, stuzzicando i fan dell'episodio originale con la promessa di un'avventura fiabesca ed emozionante, personaggi a cui affezionarsi e uno stile estetico che - grazie al design di Yoshiyuki Momose e alle musiche di Joe Hisaishi - mantiene nel DNA i geni dello Studio Ghibli. Alla Gamescom di Colonia, Bandai Namco ha fatto chiarezza su quello che era rimasto forse l'ultimo pezzo mancante dell'intero puzzle, una "modalità Kingdom" in cui espandere, gestire e difendere il proprio reame in parallelo allo svolgersi dell'avventura. Un'aggiunta sulla carta interessante, ma che in quanto a realizzazione si porta dietro non pochi punti interrogativi.

Ni no Kuni II diventa un gestionale nella demo della Gamescom 2017

Ma che bel castello

L'idea attorno a questa nuova modalità è semplice e intelligentemente integrata al resto del gioco. Nella storia di Ni no Kuni II, Evan è infatti un sovrano in erba che, dopo essere stato esiliato, decide di fondare un nuovo regno. Si parte quindi da un piccolo castello nella mappa del mondo di gioco, ma per espanderne i confini e il numero di abitanti bisognerà guadagnare la fiducia del popolo portando a termine le missioni principali e secondarie nel corso dell'avventura. Aiutando persone che si incontrano lungo il viaggio di Evan si può conquistare la loro fiducia, convincendoli a trasferirsi nel nostro regno, ma ancora più interessante è il fatto che ogni abitante avrà un ruolo particolare e porterà dei benefici al reame. Durante il viaggio potrebbe capitare, ad esempio, di incontrare un costruttore di barche e ricevere da lui una missione secondaria: portatela a termine e lo sconosciuto si unirà al vostro regno, costruendo imbarcazioni per voi e creando nuove rotte marittime per esplorare il mondo. Allo stesso modo, mercanti, armaioli e contadini apriranno dei negozi all'interno del reame, permettendo così a Evan di accedere a nuovi equipaggiamenti e risorse.

Ni no Kuni II diventa un gestionale nella demo della Gamescom 2017

Mantenere l'ordine nel proprio regno non sarà però una passeggiata, e con l'espansione dei confini aumenteranno anche le probabilità di essere invasi da gruppi di barbari o dagli eserciti dei sovrani vicini. Quando si viene attaccati si entra in quella che Level-5 ha chiamato "Modalità Schermaglia", una battaglia che sembra un mischione di elementi tratti da Little King's Story, Pikmin e Fire Emblem. Il giocatore controlla Evan assieme a piccole truppe alleate, ognuna specializzata in una tipologia di arma particolare: ci sono soldati armati di spada, martello o lancia, così come gli arcieri che attaccano dalla distanza. Come in Fire Emblem, un semplice sistema di sasso, carta e forbici determina gli equilibri di forza delle proprie truppe (i soldati con spada battono quelli col martello, che a loro volta battono quelli con la lancia). Queste unità non sono controllabili direttamente, ma è possibile cambiare la loro posizione rispetto a Evan in base ai nemici che ci si trova ad affrontare. Non mancano neppure abilità speciali, come una cura ad area o un bombardamento aereo, ma nel complesso l'esperienza risulta molto poco tattica e profonda. Ni no Kuni II rimane principalmente un JRPG, sia chiaro, ma proprio perché questo sistema gestionale e strategico sembra essere così integrato col viaggio di Evan, un approccio così all'acqua di rose rischia di perdere appeal molto presto e rallentare soltanto il ritmo dell'avventura. Questa schizofrenia del gioco si riflette anche nello stile estetico utilizzato, che passa dal vivace cel shading dell'avventura a una grafica nettamente meno ispirata durante le schermaglie e la navigazione della mappa. Provato su PlayStation 4, Ni no Kuni II dà l'impressione di essere piuttosto fluido, sebbene sembra improbabile che gli sviluppatori riusciranno a raggiungere quei 60 frame al secondo che invece dovrebbero caratterizzare le versioni PlayStation 4 Pro e PC. Pochi sono invece i dubbi sulle sessioni più tradizionali del gioco, e la demo alla Gamescom ha confermato ancora una volta la bontà del nuovo sistema di combattimento, dei personaggi e delle ambientazioni. A tal proposito ci è stata mostrata Hydropolis, una nuova città marittima all'apparenza tranquilla e meravigliosa, ma dove le forze dell'ordine e il governo opprimono il popolo nella più orwelliana delle tradizioni.

Ni no Kuni II diventa un gestionale nella demo della Gamescom 2017

La speranza è che gli ultimi mesi prima dell'uscita serviranno a Level-5 per arricchire e migliorare l'equilibrio tra i diversi sistemi di gioco, così che tutte queste idee nuove non si rivelino alla fine un peso per quello che invece ha le carte in regola per essere uno dei migliori JRPG del prossimo anno.

CERTEZZE

  • Modalità JRPG e gestionale integrate tra loro
  • Il gioco promette essere ricco di contenuti e sorprese

DUBBI

  • La Modalità Schermaglia per ora sembra molto scialba e semplice
  • L'incoerenza dello stile grafico tra modalità fa storcere il naso